Dopo aver rilasciato l’atteso Crysis 2 ormai quasi un anno fa, i ragazzi di Crytek non sono di certo rimasti con le mani in mano. All’E3 2011 la software house ha infatti annunciato Ryse, un promettente titolo per Kinect che metterà il giocatore nei panni di un guerriero dell’antica Roma, mentre solo lo scorso settembre è stata resa ufficiale la partnership con THQ per sviluppare un seguito di Homefront che farà uso dell’ultima tecnologia CryEngine. Prima di vedere tutti questi progetti maggiori, però, gli studi di Crytek Seoul hanno preparato in sordina una nuova IP, pensata inizialmente per il solo mercato asiatico, ma poi estesa al rilascio internazionale. Si tratta di Warface, un nuovo FPS online che sposerà il sistema free-to-play e che dovrebbe arrivare quest’anno nel vecchio continente.
Chi non uccide in compagnia, o è un ladro o è una spiaIl gioco, ambientato in un futuro non troppo lontano, si dividerà in due sezioni: una parte PvP, ovvero Player vs Player e una PvE, quindi Player vs Environment. La prima di queste si baserà sui classici scontri online tra giocatori e pare sarà suddivisa in diverse modalità, seppure l’unica rivelata finora sia il caro e vecchio deathmatch. Come sempre, in questo tipo di partite si guadagneranno punti tramite le uccisioni e si potranno incrementare i propri risultati mettendo a segno headshot e migliorando l’accuratezza dei colpi sparati. A differenziare le meccaniche di Warface da quelle della maggior parte degli shooter in circolazione, ci sarà però la possibilità di scivolare e di arrampicarsi: la prima, ispirata palesemente a quanto visto in Crysis 2, permetterà di passare velocemente al di sotto di camion e quant’altro e quindi di sorprendere l’avversario sbucando dal nulla; la seconda, invece, grazie a scale e appigli ben posizionati all’interno delle mappe, permetterà di raggiungere piattaforme molto elevate, verticalizzando il gameplay e quindi aprendo diverse possibilità di agire. Come se non bastasse, sarà possibile posizionarsi di fianco a muri e cancelli per aiutare un compagno di squadra a scavalcarli o a salire su un tetto, con l’opportunità, subito dopo, di farsi dare una mano per salire in prima persona e quindi proseguire insieme. Il vero pezzo forte di Warface sembra però essere la parte PvE, dedicata esclusivamente al gioco cooperativo. Crytek aggiornerà le missioni selezionabili su base giornaliera e, ognuna di queste, avrà un momento centrale in cui per proseguire sarà indispensabile fare gioco di squadra. Ad esempio potranno esserci sezioni in cui un enorme nemico corazzato ci sbarra la strada e l’unico modo per portare a termine la missione sarà di usare parte del team per distrarlo continuando a sparare mentre i rimanenti commilitoni cercano di sbucare alle sue spalle senza esser visti. A rendere più convincente il gioco cooperativo c’è poi il sistema delle classi. Si potrà scegliere tra Soldato, Ingegnere, Medico e Cecchino, ognuna delle quali avrà in dotazione uno specifico equipaggiamento formato da un fucile, una pistola, un’arma bianca e un set di granate. In un modo del tutto simile ad altre grandi produzioni del genere FPS, ogni classe avrà un’abilità speciale che si rivelerà fondamentale sul campo di battaglia: il Medico sarà in grado di guarire i compagni messi al tappeto, il Cecchino potrà raggiungere postazioni privilegiate per fornire copertura, il Soldato procurerà munizioni aggiuntive e l’Ingegnere disporrà di equipaggiamento esclusivo e sarà in grado di offrire upgrade all’armatura. Le missioni PvE saranno di vario genere e scortare un personaggio per metterlo al sicuro, andare dal punto A al punto B o perfino abbattere enormi mech sono solo alcuni esempi di quello che potremo ritrovarci a fare. Purtroppo abbiamo ancora pochi dettagli riguardo i livelli di difficoltà del gioco, ma gli sviluppatori hanno assicurato che l’esperienza sarà agevole sia per i novizi che per i giocatori più esperti. Il gioco offre infine la possibilità di personalizzare le singole componenti della propria arma da fuoco (mirini, silenziatori, caricatori ecc.) in modo da massimizzare l’efficienza della stessa e renderla più adatta al proprio stile di gioco. Altrettanto interessante sembra essere la possibilità di pilotare enormi mech antropomorfi, ma purtroppo Crytek non ha ancora svelato i dettagli riguardanti questa insoltia feature.
Che aspetto ha una faccia da guerra?Utilizzando il CryEngine 3, Warface promette di offrire la stessa fisica e intelligenza artificiale che abbiamo avuto modo di saggiare in Crysis 2. Sebbene sia in realtà ancora troppo presto per giudicarlo, il comparto grafico del titolo si preannuncia decisamente al passo coi tempi, valorizzato peraltro da ambientazioni varie, curate e ricche di dettagli. Il motore grafico di Crytek fa sì che le luci e le ombre reagiscano dinamicamente ai movimenti che avvengono su schermo, rifrangendo i colori e rendendo in generale effetti veramente realistici. Stando alle parole degli sviluppatori, per godere di quanto descritto finora non sarà affatto necessario avere hardware stratosferici : Warface è pensato per requisiti quanto più bassi possibile e, anche con un processore da 2 Ghz e 1 GB di RAM, non si dovrebbero avere problemi a farlo girare decentemente. Più che l’aspetto tecnico del gioco, quello che desta maggiori preoccupazioni è il modello free-to-play, che come sempre prevede un apposito mercatino attraverso il quale si potrà migliorare la propria esperienza di gioco pagando con valute reali e in-game. Purtroppo non sappiamo ancora quanto gli acquisti effettuati incideranno sulle sessioni di gioco vere e proprie, ma speriamo vivamente che il tutto non finirà per ridursi alla spiacevole meccanica del “vince chi paga di più”; Sarebbe davvero un peccato viste le convincenti premesse di questo titolo.
– Sistema PvE convincente
– Ottimo uso del CryEngine 3
Nonostante ci sia ancora tanto da scoprire, per ora Warface sembra promettere bene. Il gioco, unicamente online, offrirà sia scontri competitivi che missioni da affrontare in cooperativa, dove sarà indispensabile sfruttare a dovere il sistema delle classi e, soprattutto, fare tanto gioco di squadra. Anche dal punto di vista tecnico il titolo sembra convincente: grazie al CryEngine 3 gli sviluppatori hanno assicurato un impatto visivo al passo coi tempi, che a quanto pare si potrà godere anche essendo sprovvisti di hardware sensazionali. Speriamo solo che ad accompagnare il modello free-to-play non ci sarà un sistema di shopping troppo invasivo e, soprattutto, che non sarà indispensabile comprare di tutto e di più per scalare le leaderboard online.