Nathan Drake è ufficialmente entrato nei cuori degli utenti Sony, diventando una delle nuove icone della macchina giapponese. I milioni di fans sparsi per il globo stanno aspettando con ansia il secondo capitolo di questa saga action/adventure sempre più importante e significativa nel mondo videoludico. Durante la nostra visita agli stand Sony abbiamo avuto modo di mettere le mani su la demo giocabile della modalità single player la quale mostrava il nostro eroe alle prese con un misterioso artefatto e una cittadina abbandonata dove sono rimasti solo dei mercenari pronti a tutto pur di fermare Nathan.
Arrampicate, sparatorie e tanto divertimento
La prima cosa che salta subito all’occhio giocando ad Uncharted 2 è l’incremento dell’agilità di Nathan. Ora è possibile sfruttare ogni appiglio possibile per esplorare la zona, fuggire da situazioni scomode e godere di visuali davvero suggestive. Nello showfloor Sony abbiamo quindi giocato un livello ambientato in una cittadina sull’Hymalaia. La sezione di giocato gode di un inizio scoppiettante con un tentativo da parte di un enorme fuori strada d’investire il nostro protagonista mentre scappa attraverso un angusto vicolo ancora stordito dalla dura tormenta di neve appena passata. E’ incredibile osservare la cura con la quale è stato riprodotto il movimento di uomo sfinito il quale cerca di scappare il più velocemente possibile mentre recupera pian piano le forze. Anche la mira ovviamente ne risentirà ma sarà essenziale assestare alcuni colpi ben piazzati affinché vi possiate liberare della minaccia incombente. Dopo questo caloroso benvenuto ci siamo addentrati nell’ambiente cittadino il quale vanta una dovizia di particolari che non teme rivali nell’attuale generazione di console; vecchi banconi di frutta con le cassette ancora impilate oppure le maschere tradizionali del posto in bella mostra su alcune vetrine ancora intatte nonostante l’incuria generale del luogo. Purtroppo il tempo è tiranno e abbiamo dovuto proseguire in maniera spedita fino a quando non ci siamo imbattuti nel primo gruppo di guerriglieri, i quali sin da subito ci hanno dato numerosi problemi sia numericamente parlando sia per la loro abilità con le pistole. Ecco quindi emergere l’anima action/shooter del titolo Naughty Dog, composta da coperture, diverse armi a disposizione e un’azione a dir poco adrenalitica. Sotto questo punto di vista il sistema di controllo è rimasto pressoché invariato rispetto al predecessore. Il divertimento è assicurato anche dalla componente “arrampicata” che regala un feeling molto adventure al titolo, dandogli così anche la possibilità di dimostrare lo spessore del motore grafico in grado non solo di gestire molti personaggi a schermo senza alcun rallentamento o un panorama mozzafiato ma anche applicazioni fisiche mai effettivamente sfruttate prima. Basti pensare al peso corporeo di Nathan quando si appende ad un condizionatore d’aria esterno, questo dopo pochi secondi tende a staccarsi dal muro per l’eccessivo carico da sostenere, creando così nel giocatore un senso di precarietà atto a velocizzare l’intera azione di gioco.
Da questa breve prova abbiamo potuto ammirare lo splendido lavoro grafico svolto dal team Naughty Dog. Siamo stati abituati molto bene già dal primo episodio e questo sequel non fa eccezione, anzi, riesce persino a migliorare sotto tanti aspetti il suo predecessore, offrendo una ricchezza grafica studiata al dettaglio difficile da trovare altrove. Vi lasciamo ora all’intervista rilasciataci da Arne Mayer, marketing manager di Naugthy Dog.
Spaziogames: Ci ha molto incuriosito la scelta di far partire le basi della storia dai resoconti dei viaggi in oriente di Marco Polo, a chi è venuta questa idea? Che cosa vi ha affascinato nella vita dell’esploratore veneziano?Arne Mayer: Nei nostri studi di sviluppo abbiamo un team specializzato in ricerche storiche, leggendo i testi di Marco Polo si sono resi conto di un misterioso periodo non coperto dai resoconti, precisamente quello tra la partenza dalla corte del Kublai Khan in Cina e l’arrivo a Venezia, durante il quale viene decimata la ciurma e spariscono diversi tesori. Crediamo che l’ambientazione perfetta per una storia come quella di Uncharted debba basarsi su fatti realmente accaduti per stuzzicare la fantasia dei giocatori ed ovviamente anche dei nostri scrittori! Ovviamente spetterà a Nathan, ed alla coprotagonista Chloe, andare alla ricerca del tesoro ed evitare che cada nelle mani di una potente organizzazione criminale. L’avventura sarà poi occasione per un viaggio introspettivo, ma non possiamo rivelare di più al momento. Quello che posso dire è che non sarà indispensabile avere giocato il primo capitolo per godere appieno di Uncharted 2, ovviamente l’avere giocato Drake’s Fortune darà un punto di vista migliore, ma abbiamo fatto in modo che questo non risulti fondamentale.
Spaziogames: Il primo capitolo è stato tra i titoli dall’impatto grafico più imponente, ci sono delle novità su questo fronte?Arne Mayer: Fondamentalmente il motore grafico è rimasto il medesimo del primo capitolo, quello che è stato fatto è un lavoro di ottimizzazione che ci ha permesso di alzare globalmente il livello qualitativo. Abbiamo quindi migliori effetti particellari (e mi riferisco soprattutto alla neve di cui andiamo molto fieri), migliori riflessi ed illuminazioni e soprattutto migliori interazioni con l’ambiente che circonda Nathan. Alcuni cambiamenti hanno influenzato direttamente il gameplay, per esempio abbiamo decisamente migliorato l’intelligenza artificiale dei nemici che ora saranno meglio organizzati tra loro e sfrutteranno a dovere l’ambiente circostante.
Spaziogames: Parliamo del multiplayer, quali modalità saranno disponibili? Perché avete deciso di non inserire una modalità cooperativa per la campagna principale?Arne Mayer: Il multiplayer sarà disponibile in due diverse modalità: competitiva e cooperativa. Nella prima fino a dieci giocatori potranno scontrarsi nelle modalità classiche quali deathmatch, team deathmatch e cattura la bandiera. La modalità cooperativa vedrà invece fino a tre giocatori affrontare un numero crescente di nemici all’interno di alcune aree chiuse oppure saranno presenti dei mini livelli ad obbiettivi. La scelta di non rendere multiplayer l’intera campagna principale è stata dettata dal nostro indirizzo narrativo: Uncharted è principalmente la storia di Nathan, mentre tutti gli altri personaggi sono esclusivamente dei coprotagonisti per quanto possano aggiungere degli elementi interessanti alla vita di Nathan e svelare dei risvolti del suo passato.
– Dettaglio tecnico di altissimo livello
– Ci si può arrampicare ovunque
– Azione frenetica e divertente
Le nostre aspettative per Uncharted 2: Among Thieves si sono confermate molto alte non solo per il livello tecnico strabiliante, ma per tutta una serie di fattori che possono portarlo ad eleggerlo come uno dei miglior action/adventure degli ultimi anni. Vi rimandiamo come di consueto alle pagine di Spaziogames per tutti gli aggiornamenti sulle avventure di Nathan Drake.