Nonostante le ovvie restrizioni con cui il mondo indie è costretto a convivere, spesso e volentieri negli ultimi anni abbiamo assistito all’avvento di piccole grandi perle in questo ambito, che per cura e qualità non hanno nulla da invidiare alle produzioni mainstream da milioni di dollari sempre sotto i riflettori. L’esempio calzante per chi vi scrive è Bastion, quel primo titolo dei ragazzi di Supergiant Games che servendosi di meccaniche di gameplay tanto semplici quanto ponderate, unite poi a una direzione artistica quasi senza eguali, era riuscito ad ammaliare migliaia di giocatori già prima del giorno della release. Non c’è quindi da stupirsi se l’annuncio di un nuovo progetto dei “supergiganti” rappresenta oggi un vero e proprio evento, un timido post su Twitter che in pochi minuti riesce a diventare un trend internazionale, una notizia imprescindibile per ogni testata videoludica che si rispetti. L’avvento di Transistor è tanta roba insomma, per cui ci sembra doveroso dare un’occhiata preliminare a quanto svelato finora e cominciare a tirare le somme.
“Everybody has a voice in Cloudbank..”Se l’impostazione stilistica di Bastion stava sospesa a metà tra un coloratissimo gioco di ruolo fantasy e una fiaba d’infanzia raccontata su spesse pagine di cartoncino, quella di Transistor vira chiaramente verso lidi diametralmente opposti. E’ infatti sufficiente una rapida occhiata al trailer di debutto per intuire che con Transistor i ragazzi di Supergiant hanno deciso di seguire il filone sci-fi, proponendo un setting chiaramente futuristico composto da enormi grattacieli fatti di luci al neon e ombre che si rifrangono sulle strade della città di Cloudbank. Il mondo di Transistor appare chiaramente affascinante, ma è altrettanto palese che a ribollire sotto la superficie della metropoli c’è qualcosa di molto oscuro, qualcosa che sta cercando di mettere a tacere “le voci più influenti della città” una dopo l’altra. Questo, almeno, è quanto traspare dal primo filmato che abbiamo avuto modo di visionare.In un quadro che appare ancora piuttosto caotico e misterioso si colloca la storia di Red, la protagonista femminile dai capelli rossi e occhi azzurri di cui vestiremo i panni nel gioco. La linea narrativa di Transistor vedrà Red impossessarsi (probabilmente in fase di incipit) di un’arma potentissima presa a un gruppo di loschi assalitori che stavano tentando di ucciderla con la stessa. Questa spada dotata di poteri straordinari accompagnerà la nostra protagonista dall’inizio alla fine della sua avventura, atta a dissipare le fitte nebbie che aleggiano attorno alla città di Cloudbank e all’arma medesima.E’ necessario sottolineare che Transistor non utilizzerà la narrazione dinamica vista in Bastion, sebbene avremo comunque modo di sentire nuovamente la voce profonda di Logan Cunningham (Rucks) nel nuovo titolo.
It is Red’s turnSe dal punto di vista narrativo Transistor sembra volersi allontanare parecchio da quanto visto nel suo predecessore spirituale, non si può dire esattamente la stessa cosa del gameplay. Il titolo è stato classificato dagli stessi sviluppatori come un action-RPG e, grazie al materiale rilasciato finora, appare chiaro che il giocatore avrà modo di controllare Red osservandola da una visuale isometrica costantemente incollata agli spostamenti del personaggio.La rossa protagonista del titolo potrà utilizzare la sua arma per scatenare attacchi ravvicinati e dalla distanza, cosa che le tornerà molto utile visto che i nemici spazieranno come sempre da quelli più grossi e lenti a quelli piccoli ma molto veloci. E a proposito di velocità, Supergiant Games ha già fatto capire che il gameplay di Transistor vanterà un ritmo molto più spedito di quello cui ci aveva abituato in passato. Anche qui abbiamo visto come Red sarà in grado di muoversi nelle svariate stanze, a volte anche teletrasportandosi direttamente da un punto all’altro, per eseguire attacchi ranged e melee che si concludono veramente in un baleno. La protagonista porta la spada al fianco reggendola con entrambe le braccia, per cui si ha l’impressione che a malapena riesca a sollevare quella lama enorme. Poi all’improvviso, quando si tratta di far fuori gli umanoidi nemici, Red ci mette un attimo a far volteggiare la sua lama nell’aria, piantarla nel pavimento sotto i suoi piedi e lanciare raggi colorati verdi e blu in direzione dei nemici. Resta da capire come sarà strutturato l’incedere del gioco: se sarà presente un hub da cui accedere alle varie aree del mondo come per Bastion, o se invece qui si avrà un andamento lineare senza interruzioni di sorta. Speriamo comunque che Transistor troverà qualche variazione sul tema nella sua formula, così da ovviare a uno dei pochissimi problemi del primo titolo di Supergiant: quella leggera ripetitività che si avvertiva quasi alla fine del gioco dopo un andirivieni forse eccessivo dai bastioni. Punti di domanda anche per quanto riguarda la crescita del personaggio (e immaginiamo dell’arma), anche se in questo frangente non ci dispiacerebbe affatto rivedere la struttura semplice ma ben ponderata di Bastion.
Sci-fi canvasIl lato artistico e tecnico di Transistor non sembra aver intenzione alcuna di tradire le aspettative dei fan e il buon nome dei membri di Supergiant Games. Il lavoro messo su da Jen Zee e Camilo Venegas lascia piacevolmente impressionati già dal trailer, con una grande attenzione ai dettagli nei disegni delle stanze e soprattutto negli stessi lineamenti della protagonista, per non parlare di un mix di colori che trasmette già da solo l’idea di sci-fi grazie a sfumature che spaziano dal verde acqua delle finestre dei grattacieli al giallo paglierino dei riflettori della città.Anche sul fronte audio c’è da dormire sonni tranquilli. Il responsabile di “Build that Wall (Zia’s Theme)”, quel brano che ha assicurato a Supergiant Games il premio per la “Miglior Canzone in un Gioco” ai Video Game Awards di due anni fa, è ancora a bordo della nave e pronto a tornare con ritmi futuristici ancora tutti da scoprire. Un ottimo assaggio, però, potete già gustarvelo drizzando le orecchie al suono del primo trailer rilasciato e quindi anche alla voce della splendida Ashley Barrett.
– Visivamente si prospetta spettacolare
– Meccaniche derivate da quelle di Bastion
– Colonna sonora oltremodo promettente
E’ ancora troppo presto per parlare di capolavoro annunciato o usare altri paroloni simili, ma c’è da dire che il poco materiale rilasciato finora ha già lasciato il segno in quanto a impatto visivo e caratterizzazione artistica. Dal punto di vista del puro e semplice gameplay, invece, Transistor sarà un action-RPG caratterizzato da meccaniche che per ora appaiono piuttosto simili a quanto visto nel precedente prodotto targato Supergiant Games, con l’eccezione di una bella accelerata nel ritmo dei combattimenti. Questa settimana al Pax East il gioco sarà già disponibile in una prima build giocabile, ma per il rilascio vero e proprio ci tocca aspettare fino al 2014. Un’attesa infinita che speriamo di poter riempire con altre preview e speciali sul gioco.