Il rapporto tra uomo e natura assume risvolti diversi a seconda delle situazioni: è evidente come una bella visita a un parco nazionale rappresenti un’esperienza emozionante, dai risvolti quasi spirituali, e sicuramente piacevole. Ma se al parco nazionale in questione vengono tolti i percorsi guidati, tutti i vari addetti, e qualsiasi comodità come l’elettricità, ecco che l’esperienza spirituale diventa immediatamente qualcosa di più pratico, quasi di animalesco. Il bel cervo che prima ammiravi armato di macchina fotografica, in altre parole, adesso diventa l’unica speranza di vita. The Long Dark, in buona sostanza, parla di questo: un uomo, la natura, un’inspiegabile evento geomagnetico che ha spazzato via qualsiasi forma di progresso umano, e l’atavica sfida per la sopravvivenza. Andiamo a riepilogare, allora, tutti gli elementi emersi sinora e relativi a questa affascinante produzione Hinterland attesa in early access, su Steam, a settembre.

Nella natura selvaggiaFrutto del lavoro di un team di talentuosi sviluppatori provenienti da Relic, Ubisoft e Volition, The Long Dark si prefigge l’obiettivo di far vivere un’esperienza survival più autentica possibile. Nei panni di Will Mackenzie, sfortunato pilota di un volo bush andato male, il giocatore dovrà muoversi tra la selvaggia natura canadese, cercando prima di tutto un riparo e qualcosa da mangiare. Il tutto va a inserirsi in un contesto apocalittico, in cui un disastro geomagnetico ha ridotto l’umanità a uno stato primitivo: così come in altri titoli, l’obiettivo principale sarà quello di passare indenni la prima notte, accendere un fuoco e cercare di non congelare a causa delle sferzate d’aria gelida. Secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori, inoltre, il titolo spingerà il giocatore a sfidare i propri limiti, con una storia matura e dai toni forti. Una delle differenze narrative maggiori rispetto ad altre produzioni incentrate su tematiche simili, difatti, risiederebbe proprio nella vicinanza tra gli avvenimenti che danno il via alla vicenda e ciò che vive il giocatore. Gli sviluppatori prendono a esempio Fallout; al contrario della serie riportata in auge da Bethesda, ambientata anni dopo il conflitto nucleare tra Stati Uniti e Cina, il nostro sfortunato pilota vivrà gli effetti immediati del disastro geomagnetico: sulle origini di questo straordinario avvenimento, però, ancora nulla è stato svelato.

Il richiamo della forestaLa versione early access in arrivo a settembre proporrà un’esperienza sandbox, in cui il solo scopo del giocatore sarà quello di sopravvivere il più a lungo possibile. In queste fasi, il titolo genererà degli eventi casuali, sviluppando un’esperienza di gioco diversa in ogni partita. Per fare un esempio, dunque, i giocatori potrebbero ritrovarsi all’improvviso in mezzo a una bufera di neve, talmente forte da far perdere l’orientamento e la strada verso il rifugio nel quale qualche ora prima, con un gran colpo di fortuna, ci si era imbattuti in cibo in scatola e kit per il pronto soccorso.Gli approcci, evidentemente, potrebbero essere molteplici: invece di lanciarsi subito alla ricerca di cibo, si potrebbe scegliere di passare la prima notte in condizioni di relativa tranquillità cercando solo un posto riparato, vicini al tepore di un fuoco. Anche in queste fasi, però, è impossibile allentare la guardia: disporre di un basso quantitativo di legna farà sì che il fuoco si spenga, con un conseguente e assai poco gradevole congelamento del protagonista.


I tassi c’erano già arrivatiC’è già stato, in verità, un titolo recente che proponeva una natura selvaggia e cruda, e che dava al giocatore l’obiettivo di badare ai propri cuccioli nei panni inconsueti di una mamma tasso. Shelter, questo il nome della produzione, in un certo senso presentava alcuni fattori in comune con The Long Dark. Tra tutti, il ruolo centrale della natura, la ricerca della sopravvivenza, e in un certo senso anche lo stile visivo. Chi ha potuto apprezzare la piccola creazione sviluppata da Might & Delight, infatti, potrebbe scorgere anche alcune affinità con l’aspetto grafico di The Long Dark, che sebbene più ricco di particolari, sembra virare verso tenui tonalità pastello. Difficile esporsi maggiormente in considerazioni di carattere tecnico: le nostre domande troveranno riposta solo col tempo, ma quanto visto finora fa pensare a una rappresentazione volutamente stilizzata.
– Struttura survival potenzialmente complessa e profonda
– La storyline episodica incuriosisce
The Long Dark ci ha incuriosito: la classica struttura da survival, infatti, viene arricchita da quella che sembra essere una interessante struttura episodica, basata su una storia potenzialmente intrigante. Prima di poterci concentrare sulla storyline, in ogni caso, la fase di early access proporrà una modalità sandbox che avrà il compito di illustrare appieno le numerose variabili capaci di plasmare l’esperienza di gioco; nell’attesa di poter mettere le mani su questa prima versione del titolo, prevista a settembre, non ci resta che invitarvi a rimanere su queste pagine per tutte le informazioni relative alla produzione Hinterland.