Uno dei meriti di Bethesda è stato sicuramente quello di aver dato vita ad un universo di gioco dinamico e coinvolgente nel corso di questi anni. The Elder Scrolls in effetti rappresenta uno dei più longevi franchising videoludici e soprattutto una delle saghe dalla fanbase più numerosa ed entusiasta che sia al momento in circolazione. La casa di sviluppo sembra ormai essere divenuta sempre più cosciente delle possibilità insite nella lore ricca di sfumature che è alla base dell’universo narrativo che ha dato vita a Tamriel e soprattutto appare intenzionata a spremere la sua proprietà intellettuale il più possibile. Dapprima, dopo ben cinque episodi in single-player, si è lanciata nel mercato sempre più frastagliato dei MMORPG, con risultati però altalenanti. Ora, vista la grande stagione di successo per i TCG online trainati soprattutto al fenomeno di casa Blizzard – Hearthstone – Bethesda ha pensato di scendere in campo supportata anche dai ragazzi dello studio Dire Wolf Team, tra tanti rischi, anche con il proprio card game. The Elder Scrolls: Legends, questo il nome del titolo attualmente in fase di closed beta, permetterà ai fan della saga di tuffarsi nel mondo pieno di magia che da anni li appassiona, grazie ad un nuovo sistema di gioco strategico competitivo dalla grandi potenzialità.
La via per la leggenda
In The Elder Scrolls: Legends ogni giocatore sarà chiamato a creare il proprio personaggio scegliendo tra diversi avatar. Una scelta iniziale che, diversamente da quanto accade altrove, non avrà solo una valenza puramente estetica visto che ognuna delle 10 razze presenti nel gioco sarà caratterizzata da una meccanica principale e di conseguenza scegliere un avatar rappresentante una particolare popolazione di Tamriel influirà sulla velocità di acquisizione delle carte della medesima razza e dotate dello stesso stile di gioco. Scegliere per avatar l’immagine di un Redguard, ad esempio, vi permetterà di ottenere più carte legate all’acquisizione di armi ed armature. Successivamente vi verrà richiesto di scegliere tra due dei cinque attributi principali presenti nel gioco – Forza, Agilità, Intelligenza, Resistenza e Volontà – la cui combinazione determinerà la classe base di appartenenza del vostro alter ego. Le classi presenti sono quelle provenienti dal background storico della serie. Selezionando ad esempio Forza ed Agilità diverrete un Assassino mentre optando per Intelligenza e Forza intraprenderete la via del Mago Guerriero. La scelta dei due attributi base condizionerà anche indirettamente le razze da cui il vostro mazzo potrà essere costituito principalmente. Ad esempio i Bretoni saranno presenti in carte dotate di attributo intelligenza e volontà e così via per le altre razze. Sin dalla creazione del proprio personaggio, The Elder Scrolls: Legends, dunque, dimostra di volersi imporre al pubblico come un gioco dotato grandi possibilità di personalizzazione e di un comparto tattico davvero vario ed articolato grazie alle numerose scelte che ci troveremo ad affrontare.
Attento a dove metti i piedi
Bethesda sembra essersi decisa a fare le cose per bene, vista soprattutto la concorrenza che inevitabilmente il suo nuovo titolo si troverà ad affrontare sin dalla release ufficiale. Cosciente del fatto che non bastasse il carisma del marchio The Elder Scrolls ed il fascino tipico degli RPG che la creazione del proprio alter ego di gioco lascia trasparire, ha deciso di introdurre anche nuove meccaniche che andassero ad influenzare direttamente il gameplay degli scontri. The Elder Scrolls: Legends presenterà infatti una meccanica delle zone in base alla quale il terreno di gioco si presenterà diviso in due parti distinte. In questo modo spetterà al giocatore decidere in quale delle due posizionare la propria creatura, optando o per un atteggiamento più aggressivo, frapponendo una propria creatura a quella di un avversario presente nella medesima zona, o per una scelta maggiormente difensiva, evocando un proprio seguace in una zona libera da pericoli ma esponendo il vostro personaggio agli attacchi dell’avversario provenienti dalla metà opposta. Se l’avversario controlla una determinata zona in maniera evidente potrete pur sempre decidere di tergiversare sull’altra per ottenere nuove possibilità di gioco. In molti scontri sarà anche presente una zona Copertura che fornirà alla vostra carta una barriera di protezione non appena giocata, consentendole quindi di sopravvivere fino al turno successivo per poi attaccare per prima. Concludono poi l’elenco alcune zone dagli effetti bizzarri che saranno presenti in specifiche modalità e che daranno luogo ad effetti inaspettati.
Altra novità sostanziale sarà rappresentata dalle carte Profezia che avranno il potere, in determinati momenti, di stravolgere il flusso della battaglia. Ogni avatar sarà infatti circondato da cinque rune di potere nel corso della partita. Ogni cinque punti di danno subiti una delle rune si romperà permettendovi di pescare una carta causale dal vostro mazzo, la quale, a sua volta, se presenterà la particolare abilità Profezia, potrà essere automaticamente giocata senza pagarne il relativo costo. Ci saranno anche carte che, anche se presenti già sul terreno di gioco, potranno attivare particolari effetti ogni volta che una runa sarà spezzata. È facile intuire che l’accumulo di carte dotate della possibilità di sfruttare l’abilità Profezia sarà fondamentale per ottimizzare le proprie strategie e riuscire a trarre il meglio anche dagli eventi fortuiti. In effetti lo spazio lasciato alla sorte in questi frangenti potrebbe far storcere il naso ai puristi dei giochi tattici, ma nessun card game è mai stato esente dai risvolti del fato. L’introduzione delle rune consentirà inoltre un rapido cambiamento del flusso di carte in gioco alla loro rottura, visto che la carta pescata – anche se non dotata dell’abilità profezia – andrà comunque ad arricchire il range di scelte a disposizione nei prossimi turni. In ogni turno di ogni partita sarà quindi possibile sperimentare possibilità diverse anche con lo stesso tipo di mazzo.
Ce n’è per tutti i gusti
The Elder Scrolls: Legends, pur essendo ancora in fase di closed beta, si è già rivelato un prodotto alquanto interessante sin dalle premesse che sembrano voler puntare alla creazione di un gioco che riprende i classici stilemi dei TCG, portandoli però verso nuovi orizzonti: un card game che pare essere stato pensato sia per gli appassionati del genere, grazie alla profondità strategica che presenta già in fase di creazione del proprio personaggio, sia per i neofiti che potranno divertirsi tramite il gameplay veloce e dinamico garantito anche dagli effetti casuali delle zone e delle carte Profezia. Un gioco che, in ultima analisi, si presta ad essere esplorato anche senza impegno, ma capace di regalare soddisfazioni sempre nuove ogni volta che scoprirete le diverse possibilità tattiche da approfondire per poi applicarle al vostro tipo di deck. Soprattutto si tratta di un titolo che di sicuro non mancherà di far rivivere ai fan le emozioni vissute nelle centinaia di ore di gioco in giro per Tamriel attraverso gli episodi principali della serie, il tutto attraverso il gran numero di carte in grado di rievocare personaggi leggendari, creature, armi e luoghi ormai entrati a pieno titolo nell’Olimpo dell’immaginario videoludico collettivo.
– Tutta Tamriel in un unico card game
– Nuove ed interessanti meccaniche di gioco
– Assicura divertimento sia ai veterani che ai neofiti.
Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal lavoro fatto da Bethesda sul suo TCG fino ad ora. La possibilità di rivivere i bei ricordi legati a tanti anni di avventure su Tamriel ci ha allettato sin dagli esordi. L’introduzione di meccaniche nuove d’altro canto ci ha rassicurato circa la qualità del gioco e l’intenzione della casa di sviluppo di portare una ventata di freschezza in un genere ormai inflazionato e dominato quasi esclusivamente da Hearthstone. Saranno solo il tempo e le community a determinare il vincitore probabilmente.