Anteprima

The Amazing Spider-Man

Avatar

a cura di Mugo

Milano – Dicesi reboot, l’operazione di rinnovamento di un personaggio fantastico, riproponendo agli spettatori la sua storia dalle origini, in maniera inedita rispetto a quanto fatto precedentemente. Ci è passato recentemente Batman e, visto il grande successo delle pellicole di Christopher Nolan, sta per provarci anche Peter Parker, l’Uomo Ragno.Come ogni film in calzamaglia che si rispetti anche in questo caso avremo ad accompagnarne l’uscita un software apposito, The Amazing Spider-Man, prodotto dai ragazzi di Beenox, che si definiscono “i custodi dello Spiderman videoludico“. Li abbiamo incontrati nella capitale lombarda, per un primo contatto con la versione alpha della produzione in arrivo a fine giugno.

I quattro pilastri di Manhattan 
Non parliamo di architettura quando citiamo i quattro pilastri che sorreggono l’ultima apparizione virtuale dell’Uomo Ragno, parliamo invece di quali siano le idee guida sfruttate dagli sviluppatori nel individuare dove concentrare le loro attenzioni durante la produzione. Il primo di questi punti chiave è stato trovato nella sceneggiatura: le vicende del videogioco infatti incominciano li dove il film si ferma, grazie ad una stretta collaborazione tra gli scrittori al lavoro sulle due forme d’intrattenimento. Il rischio spoiler è stato evitato creando poi una storia che, sebbene sia legata a quella cinematografica, pare volerne esplorare degli aspetti particolari tra i quali spicca il ruolo della Oscorp nella genesi dei vari super cattivi.Dalla storia al gameplay il passo è breve e dovuto, è così che i restanti tre pilastri sono decisamente più tangibili durante il gioco: i primi due possono essere liquidati abbastanza rapidamente, si tratta di una nuova gestione della telecamera e del ritorno al free roaming che era stato abbandonato dalle precedenti avventure di Peter Parker. L’ultimo dei nostri quattro punti salienti invece merita una trattazione più approfondita, dato che porta con se una meccanica che sarà al centro dell’esperienza di gioco più o meno in ogni momento: il Web Rush.Conosciamo tutti i rinomati sensi di ragno che permettono al nostro eroe di prevedere l’arrivo di una minaccia e, più in generale, di pensare e agire molto più rapidamente di un comune mortale. L’idea alla base del Web Rush è proprio quella di fornire al giocatore uno strumento in grado di trasmettere questa sensazione, e la maniera scelta per farlo si concretizza in una sorta di bullet time durante il quale vengono dati degli indizi visivi al giocatore sulle possibili azioni.Facciamo degli esempi per chiarire: siamo in cima ad un grattacielo e decidiamo di lanciarci nel vuoto ed impegnarci in una delle folli corse da un palazzo all’altro appesi alle ragnatele. In volo potremo, premendo un pulsante, vedere tutti i possibili punti in cui Spider-Man può interagire con l’ambiente circostante e, semplicemente inquadrandoli, il software gestirà la traiettoria migliore. L’idea è chiaramente quella di favorire il flusso delle azioni dando così la possibilità al giocatore di prodigarsi in evoluzioni pari a quelle viste al cinema. Quanto l’obbiettivo sia stato centrato ancora non possiamo dirlo dato che, nella versione che abbiamo visto, il Web Rush era ancora in fase di sviluppo e, sebbene se ne intuissero le possibilità, solo una prova con mano a lavori ultimati potrà schiarirci le idee. 
Lezioni di stealth 
Peter Parker deve avere deciso di prendere qualche lezione di combattimento dal collega di Gotham City, le sezioni di combattimento al chiuso, infatti, ci sono parse di molto debitrici alle ultime avventure dell’uomo pipistrello.Il Web Rush torna anche in questa fase, evidenziando con dei contorni colorati nemici ed oggetti con cui interagire: un contorno viola sta a indicare la possibilità di un attacco silenzioso (come per esempio avvolgere il nemico nelle ragnatele ed appenderlo al soffitto), mentre il rosso sottolinea la possibilità di lanciarsi nel corpo a corpo a viso aperto.Proprio i combattimenti sono stati rinnovati ispirandosi al wrestling messicano, influenza che si vede nelle possibili mosse finali e nel susseguirsi ritmato dei colpi, ma ancora una volta torna la vocazione stealth grazie alla possibilità di ritirarsi dallo scontro premendo un solo tasto che ci porterà di nuovo nell’ombra. Anche in questo caso è difficile valutare la bontà della realizzazione, la chiave del successo sarà nella varietà della proposta di gioco e, perché no, anche nell’adeguato accompagnamento tecnico. Le sezioni al chiuso, infatti, ci sono parse visivamente anonime, e il rischio di trovare sempre la stessa cassa da far cadere sui nemici è dietro l’angolo.Il discorso migliora se ci spostiamo all’aperto, sebbene in alpha sia impossibile valutare la pulizia tecnica dei dettagli, ci è comunque piaciuta la generale sensazione di vitalità delle strade di Manhattan, tra oltre millequattrocento edifici si muovono pedoni e macchine proprio come ci si aspetta da una grande metropoli. Sparse per la città troveremo poi le varie missioni secondarie, anche se è stato precisato che non si tratta di GTA Spider-Man, ma di un gioco con una marcata attenzione alla storia principale. Di nuovo, la cosa fondamentale sarà la diversificazione dei compiti, noi abbiamo visto solo un inseguimento ad alta velocità caratterizzato da alcuni quick time events, ma lo spazio per inserire una buona varietà dell’azione c’è tutto vista l’ampiezza della città. 

– Si torna all’open world

– Web Rush interessante

Ricominciare da zero ci sembra la via più giusta per intraprendere una nuova scia positiva di titoli dedicati a Spider-Man, la produzione Beenox ci sembra dunque un buon passo in avanti, sempre che durante lo sviluppo venga data la giusta attenzione agli aspetti sottolineati nel corpo dell’articolo. L’uscita del gioco è prevista per fine giugno, non perdete di vista Spaziogames per tutti gli aggiornamenti.

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