New York – Fa sempre un po’ specie parlare di alcuni JRPG quando (e capita spesso) non li vedremo mai dalle nostre parti. Si pensi ad esempio alla saga di Tales prodotta Namco Bandai. In Giappone, tra episodi ufficiali e spin-off dal 1995 ad oggi, i titoli della serie sono almeno una ventina, ma qui in Europa ne abbiamo visti solo una minima parte e sempre con un notevole ritardo rispetto all’uscita in patria. E’ il caso anche di Tales of Xillia, che arriverà sui nostri scaffali il 9 agosto in esclusiva per PlayStation 3 dopo quasi due anni dall’uscita nipponica. Meglio tardi che mai, ma considerando che in Giappone è già disponibile da diversi mesi Tales of Xillia 2, il rischio di avere presto tra le mani un titolo non più recentissimo e superato dal suo successore sotto diversi punti di vista, non va sottovalutato.
Nel magico mondo di Liese MaxiaNamco Bandai ha però puntato molto sull’arrivo del gioco negli USA e in Europa, tanto da rendere disponibile anche due edizioni speciali tra cui una Collector’s Edition da 99 euro. Evidentemente il nome Tales riesce ad attirare anche dalle nostre parti una certa attenzione, senza dimenticare che in Giappone il gioco ha venduto quasi 800.000 copie, diventando così il secondo titolo della saga di maggior successo dopo Tales of Destiny 2. Se poi aggiungiamo il voto quasi pieno (39/40) rifilato da Famitsu, c’è abbastanza carne al fuoco per solleticare le papille gustative di qualsiasi JRPG-fan che si rispetti. E i motivi di questo hype non mancano di certo. Namco Tales Studio ha puntato infatti tutto su un tris di grande interesse rappresentato dai personaggi, dal combat system e dal mondo di gioco. Sul primo versante, che rappresenta una novità non da poco nella storia della saga, potremo scegliere se impersonare il giovane studente di medicina Jude Mathis o Milla Maxwell, che ha il potere di comunicare con gli spiriti e con altre creature non umane. Tales of Xillia è infatti ambientato nel mondo di Liese Maxia, dove umani e “mostri” vivono in simbiosi e conducono un’esistenza pacifica, fino a quando un terribile avvenimento metterà in crisi questa convivenza costringendo i nostri due eroi a intraprendere una classica avventura “salvifica”. Tra l’altro è la prima volta che gli storici character designer Kosuke Fujishima e Mutsumi Inomata lavorano insieme a uno stesso episodio della saga e, per l’occasione, i due hanno creato un protagonista ciascuno.
Combattimenti sempre più tatticiUn elemento fondamentale in ogni JRPG che si rispetti è il sistema di combattimento e Tales of Xillia non fa eccezione. Su questo versante la serie è stata sempre contraddistinta da una notevole progressione tra un episodio all’altro e anche ultimamente, tra il filone di Vesperia e quello di Grace, le novità non sono mai mancate. Questa volta gli sviluppatori hanno optato per il Double Raid Linear Motion Battle System, che tra attacchi semplici, Arti, punti da spendere e concatenazioni di colpi si preannuncia estremamente dinamico e ricco di varianti. Oltre al ritorno dei devastanti attacchi Overlimit assenti dai tempi di Vesperia, la novità più succulenta del combat system è il Link Mode, un’opzione per legare due personaggi del nostro party e farli cooperare in combattimento con le conseguenze che si possono facilmente immaginare. Con il Link Mode infatti sarà possibile alternare attacchi e abilità, ad esempio utilizzando uno dei due personaggi come “scudo” temporaneo mentre l’altro è intento a curarsi, per non parlare del mix di diversi tipi di attacchi che i nostri due compagni di avventura potranno scatenare. Le implicazioni tattiche si preannunciano insomma notevoli.
Dialoghi per tutti i gustiIl mondo di gioco non sarà liberamente esplorabile come siamo abituati con i GdR occidentali, ma sarà composto da diverse aree interconnesse tra loro e da passaggi praticamente obbligati per viaggiare all’interno della mappa. Se però questo approccio all’esplorazione era risultato fin troppo lineare e guidato in Tales of Grace F, qui dovremmo trovarci di fronte ad aree più ampie e meno “soffocanti. Un’altra caratteristica tipica della saga come la centralità dei dialoghi sarà molto sviluppata anche in Tales of Xillia, che metterà a disposizione le Fighting Chat, le Long Chat e le Short Chat. Tre diverse tipologie di discussioni che avverranno nel corso dei combattimenti, dei filmati di intermezzo e dell’esplorazione, a conferma del forte sottostrato narrativo del gioco che per fortuna godrà di una completa localizzazione in italiano. Sul versante tecnico invece non dovremmo vedere chissà quali meraviglie, un po’ perchè sono comunque trascorsi due anni dall’uscita del gioco, un po’ perchè gli episodi di Tales non hanno mai avuto a disposizione i budget impressionanti di altre saghe JRPG come Final Fantasy o Dragon Quest. In ogni caso aspettiamoci una resa complessiva discreta per quanto riguarda texture, animazioni, cut-scene e modelli poligonali, anche se le lamentele di certa stampa giapponese per il riciclo di alcuni ambienti non vanno trascurate. E ora, in attesa del 9 agosto, speriamo di ricevere notizie confortanti su Tales of Xillia 2, anche se difficilmente lo vedremo dalle nostre parti prima del 2014.
– Localizzazione in italiano
– Il combat system promette un’ottima profondità
– Raramente un gioco di Tales ha deluso
Tra quattro mesi Tales of Xillia arriverà in Italia dovendo scontare un ritardo di quasi due anni rispetto all’uscita giapponese. Un handicap non da poco (se non altro potremo giocarlo in italiano), ma per qualsiasi appassionato di JRPG e della saga di Namco Bandai questo ennesimo capitolo di Tales promette molto bene. Due diversi protagonisti, un mondo di gioco più esplorabile rispetto al passato, combat system ricco di modalità e di varianti tattiche, dialoghi e scene animate a profusione. Ne abbiamo dovuti aspettare di mesi per averlo dalle nostre parti, ma finalmente ci siamo e difficilmente ne resteremo delusi.