Anteprima

Splinter Cell: Conviction

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a cura di AP

Durante il recente X10 tenutosi a San Francisco, Ubisoft ha permesso di provare finalmente con mano il suo ultimo lavoro, ossia quel Splinter Cell: Conviction che i fan attendono ormai da diversi anni. Quest’attesa per fortuna non sembra essere stata vana, e in quest’occasione tutte le promesse fatte nelle scorse apparizioni si sono fatte più concrete, presentando un prodotto giocabile che non tradisce le aspettative e che anzi riesce ancora a stupire. Vediamo come.

Un po’ di tempo con SamDurante dimostrazione tenutasi all’evento Microsoft è stata mostrata quella che sembra essere l’introduzione della versione definitiva del titolo. Sam è seduto e con lui c’è una donna che gli punta una pistola alla testa durante un interrogatorio. Mentre avviene ciò, la figura della defunta figlia di Sam appare accompagnata da alcuni flash e l’audio si fa sempre più ovattato. Dopo di che il gioco inizia davvero, probabilmente tramite un flashback, e vi vedrà in una location assolutamente inedita per la serie, ossia una strada affollata di persone. Questo ambiente si discosta parecchio dalle strutture quasi disabitate e scure dei capitoli precedenti, facendo subito constatare il taglio netto che questo seguito vuol dare al passato. Da qui dovrete muovervi verso un mercato che diventa il luogo adatto per il tutorial. Grazie ad un’interfaccia presente ma per nulla invasiva comincerete a familiarizzare con le coperture. Esse avverranno tramite il grilletto sinistro e permetteranno di trovare riparo dietro agli oggetti dello scenario. Una volta raggiunto il bordo apparirà un indicatore a schermo che indicherà la direzione in cui vi muoverete se premerete il tasto A. Ciò avviene per farvi spostare in maniera silenziosa e per farvi cambiare riparo nel caso ce ne fosse bisogno. Questo indicatore sarà molto simile alle scritte che nelle presentazioni precedenti apparivano sui muri dei palazzi, sui pavimenti, sulle vetrate, mantenendo un’uniformità marcata, funzionale e davvero bella da vedere. Così, anche quando interrogherete qualcuno, appariranno dei filmati sulla superficie verso cui Sam sarà rivolto, evitando quindi di interrompere l’azione e mantenendo uno stile molto scorrevole e fluido. Dopo aver cominciato a padroneggiare gli spostamenti ci si troverà in un flashback nella stanza di una piccola Sarah. Qui la figlia di Sam parlerà con il proprio papà della sua paura del buio. Verremo inoltre a contatto con l’intelligente sistema che ci andrà ad indicare quando saremo o meno nascosti agli occhi del nemico. Se saremo invisibili, un filtro in bianco e nero si sovrapporrà alla scena, desaturando i colori. Nel caso in cui si venga scoperti i colori torneranno a colpire gli occhi del giocatore andando ad accentuare la situazione di pericolo imminente nella quale vi trovate.Un ulteriore flashback vi porterà dritti dritti al sistema di combattimento, tanto brutale quanto efficace.

PersonalizzamiPer attaccare un nemico a distanza ravvicinata basterà premere il tasto B. In questo modo effettuerete un KO e disarmerete l’avversario. Così facendo guadagnerete la possibilità di segnare i nemici rimasti tramite la pressione del dorsale destro, e procedere alla loro rapida eliminazione tramite il pulsante Y. Il numero di nemici selezionabili in un’unica sequenza è relativo all’arma impugnata, ma anche condizionato dal Persistent Elite Creation (P.E.C.) System, ossia un sistema a punti condiviso sia dal single player sia dalle modalità cooperative, che permette di guadagnare punti da spendere nella personalizzazione e nel potenziamento del personaggio. Questi punti sono ottenibili compiendo determinati obiettivi nel corso del gioco. Durante il demo era possibile ottenerli usando come scudo umano un nemico per poi usare la sua testa per aprire poco delicatamente una porta, usare un frammento di specchio per guardare sotto una porta e poi fare irruzione, oppure ingannando una guardia facendola avvicinare al nostro nascondiglio per poi coglierla di sorpresa (l’immagine della vostra sagoma rimarrà nel posto dove la guardia vi ha avvistati, mentre voi potrete girarle attorno in silenzio per colpirla di soppiatto) o infine facendo cadere un grande lampadario sopra ad un gruppo di nemici.Se un impianto narrativo di alto livello, un livello d’interazione con i nemici altamente originale e un metodo di personalizzazione così entusiasmante non fosse ancora abbastanza cosa ne dite di chiamare un amico e collaborare?

Parola d’ordine: cooperareI modi previsti per collaborare in Spliner Cell Conviction sono due: Prologue e Deniable Ops. Il primo vi vedrà vestire i panni delle due spie protagoniste Archer e Kestrel e, come il nome stesso suggerisce, sarà una mini avventura (il tempo di completamento stimato rimane comunque sulle 5 o 6 ore) che fungerà da prologo alla vicenda di Sam Fisher. Il gameplay rimarrà più o meno quello visto nel gioco principale,con tutti i suoi gadget e le sue caratteristiche, arricchito però dalle possibilità offerte dalla collaborazione con un secondo giocatore umano.Deniable Ops lascia invece da parte la componente narrativa, offrendosi al giocatore più come una serie di sfide diverse in sei diverse mappe di gioco. La tipologia delle sfide si differenzia in quattro categorie: Hunter vi chiederà semplicemente di eliminare tutti i nemici presenti in una data mappa, in Last Stand dovrete proteggere un oggetto distruttibile dal fuoco nemico, Infiltration richiederà un’infiltrazione senza essere mai scoperti e Face off vi metterà uno contro l’altro, in una mappa comunque piena di nemici da usare a vostro vantaggio.L’unica modalità mostrata è Hunter e anche in questo caso il metodo di gioco si rifaceva a quanto visto nella modalità a singolo giocatore. I metodi con cui adempiere lo scopo prefissato sono tanti e variano dalla mappa in cui si sta giocando. Ci si può nascondere cercando di eliminare a mani nude una guardia, per poi poter eseguire un’uccisione istantanea tramite il tasto Y, oppure si può tentare un assalto combinato da più lati. Si può procedere eliminando le fonti di luce manualmente, oppure utilizzando una granata EMP, oppure ancora utilizzando i visori per scovare i nemici e poi procedere alla loro eliminazione. Tutti possono portare al successo o meno della missione e grazie ai tanti gadget presenti, la voglia di sperimentare sarà senz’altro tanta.Infine confermiamo che tutte queste modalità sono giocabili anche offline tramite split screen, rendendo possibile anche una fruizione più “familiare” e non solo dedicata alla grande rete.

– Idee varie ed innovative

– Personalizzazione del personaggio

– Comparto tecnico d’eccezione

– Coop online e offline vario ed interessante

Il pacchetto offerto da Splinter Cell: Conviction sembra essere davvero succoso. Con una modalità principale tanto bella da vedere almeno quanto da giocare, un gran numero di sfide in game atte a personalizzare e migliorare il proprio alterego e diverse modalità cooperative online e offline, il ritorno di Sam, seppur per troppo tempo posticipato, sembra davvero trionfale. Non ci resta che attendere il prossimo 15 aprile per scoprire se le promesse di Ubisoft Montreal saranno mantenute e se la vendetta di Sam potrà finalmente compiersi. Restate sintonizzati per eventuali aggiornamenti in attesa della futura recensione.

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