Anteprima

Lego Rock Band

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a cura di Mugo

Potremmo iniziare quest’anteprima con qualche considerazione sui Lego, ma il rischio sarebbe quello di farsi trasportare dalla malinconia per l’infanzia e ritrovarsi fra qualche migliaio di caratteri a parlare di come era bello costruire le torri più alte possibile e di quale serie particolare di veicoli fosse la nostra preferita. Cercheremo dunque di contenere il fanciullino che è in noi limitandoci ad analizzare l’integrazione degli immortali mattoncini all’interno della loro ultima incarnazione virtuale ad opera di Harmonix e TT Games: Lego Rock Band. Due sviluppatori per un solo gioco quindi? Sì, e non poteva essere altrimenti date le diverse capacità dei due studi che trovano un punto d’incontro in questa produzione dagli ingredienti di sicuro richiamo. Grazie a Warner Bros. Italia, distributore nostrano del titolo che ci ha invitati nei suoi uffici milanesi, abbiamo potuto imbracciare gli strumenti ed anche intervistare Marek Verno, Project Lead in forze a TT Games.

The power of rock!La base del gameplay di Lego Rock Band è quella tipica e rodata della serie, si premono i tasti (o si canta, o si colpiscono i pad della batteria) corrispondenti agli indicatori che scorrono ritmicamente a schermo, il tutto però condito con ampie cucchiaiate di salsa Lego che riesce nell’intento di dare un sapore unico all’esperienza. La caratterizzazione tipica dei giochi di TT Games è riuscita ad insinuarsi in praticamente tutti gli aspetti del titolo, dalla sequenza introduttiva (ricca di citazioni) agli indicatori delle note ora rappresentati, com’era lecito aspettarsi, da mattoncini di diverso colore, per arrivare alle possibilità di personalizzazione di personaggi ed accessori che fa leva direttamente sul piacere di combinare le moltissime parti disponibili. Oltre al leader del gruppo, infatti, sarà possibile decidere quali pezzi combinare per la caratterizzazione degli altri componenti del complesso musicale, modificare e migliorare il veicolo necessario agli spostamenti per raggiungere nuovi concerti e personalizzare la stanza/hub dalla quale si accede alle varie modalità disponibili. Caratterizzata da uno stile che non sfigurerebbe in un film con protagonista Jack Black, la modalità principale chiamerà il giocatore ad affrontare varie sfide dalla difficoltà crescente nelle quali sarà indispensabile utilizzare il potere del rock per superare le difficoltà che di volta in volta verranno proposte dal gioco. Facciamo due rapidi esempi per chiarire in che modo il rock possa risolvere i problemi: in un caso il gruppo viene chiamato a tenere un concerto in una sinistra magione che si rivela dopo poco infestata dai fantasmi, in un altro la band si trova costretta ad affrontare una piovra gigante infuriata perché al figlio è stato negato il posto di batterista. In entrambe le situazioni sarà necessario liberare tutta la potenza della musica rock per uscire vincitori dalle sfide, sbloccarne di nuove ed ottenere nuovi pezzi per la personalizzazione. Non si pensi comunque che per procedere nel gioco sia indispensabile essere dotati di capacità tecniche particolari, in barba alla natura accessibile del prodotto che pareva proporsi di andare a conquistare, oltre ai fan della serie o dei Lego, i più piccoli grazie alla colorata presenza dei mattoncini danesi. Così infatti, non è ed i propositi non vengono smentiti data la presenza di una modalità “super easy” che permetterà ai giocatori meno esperti di preoccuparsi esclusivamente del ritmo dato che la pressione di un tasto sbagliato, ma suonato in corrispondenza di un indicatore, non andrà ad incrementare la percentuale degli errori. L’obbiettivo di realizzare un titolo in grado di raccogliere le preferenze dei proverbiali grandi e piccini ci sembra dunque raggiunto grazie anche alla presenza di alcune rockstar che compensano sul fronte più maturo del gioco: i primi svelati sono David Bowie che sarà presente in un’inedita versione “legosa” ed Iggy Pop che sarà niente meno che la voce dei tutorial. Da segnalare anche l’ovvia compatibilità con l’ampio database online di canzoni dei precedenti capitoli della saga, delle quali però solo alcune saranno disponibili per il download in Lego Rock Band. Il perché è presto detto: data la natura accessibile ed adatta anche ai più piccoli del titolo verrà fatta una selezione dei brani privi di contenuti ritenuti eccessivi per un pubblico di bambini. Vi lasciamo ora alle parole di Mark Verno che ha risposto alle nostre curiosità sul titolo.

Spaziogames: Qual’è l’elemento del gioco che più ti piace?Marek Verno: Questa è una domanda difficile, se dovessi scegliere una sola cosa indicherei le cutscene come il mio elemento preferito: sono pervase dal tipico umorismo Lego e mi diverto ancora adesso a guardarle!

Spaziogames: Alcune delle caratteristiche del titolo, e mi riferisco soprattutto al livello di difficoltà “super easy” potrebbero far pensare ad un prodotto solo per bambini. Pensi che piacerà anche ai giocatori più esperti?Marek Verno: Sì assolutamente, anche se abbiamo fatto un gioco con molti elementi per permettere anche ai giocatori più giovani di divertirsi, sono sicuro che quelli più esperti ritroveranno il livello di sfida che hanno affrontato nei precedenti capitoli. La modalità “expert” è difficile sul serio e quindi penso che nessuno rimarrà deluso dal titolo.

Spaziogames: Il gioco attingerà dal vasto database di canzoni già presenti online, però avete deciso di selezionarle, ci spieghi come mai e se è stata un’operazione difficile?Marek Verno: Il catalogo online è molto grande e decisamente eterogeneo, proprio per questo abbiamo dovuto selezionare alcune canzoni perché, data la natura del gioco, non potevamo lasciare che dei bambini scaricassero dei brani a contenuto adulto o semplicemente caratterizzati da sonorità molto aggressive. Un esempio di pezzo che abbiamo dovuto tenere fuori è Hammer Smashed Face dei Cannibal Corpse e, beh, mi sembra ovvio il motivo! Fare la selezione non è però stato difficile, anzi, direi divertente dato che facendola si ascoltano molte canzoni che infondo ci piacciono!

Spaziogames: Perché avete deciso di non realizzare una serie di strumenti dedicata a Lego Rock Band?Marek Verno: Ci abbiamo pensato molto però poi abbiamo optato per non farla dato che non volevamo costringere le persone a spendere troppi soldi per comprare nuove versioni di chitarra e batteria e godere dell’esperienza di gioco. Abbiamo deciso quindi di rendere il titolo compatibile con praticamente ogni strumento già sul mercato: quelli di Guitar Hero, di Rock Band ed i microfoni di Singstar e Lips. Qualcuno ci aveva anche chiesto di fare degli strumenti utilizzando dei veri mattoncini di lego, ma, anche se l’idea è sicuramente affascinante, sarebbero stati troppo costosi per la commercializzazione e pesanti da suonare!

Spaziogames: Quindi non avete nessun piano di rilasciare delle edizioni speciali?Marek Verno: Al momento non abbiamo ancora annunciato niente del genere… (ride NdR)

Spaziogames: Nel gioco saranno presenti alcune rockstar tra cui David Bowie ed Iggy Pop. Quante saranno in totale le presenze famose? Com’è stato lavorare con loro?Marek Verno: Al momento non posso rivelare esattamente quante rockstar saranno presenti nel gioco, ti posso però dire che non saranno certo solo quelli annunciati ad oggi! Per quanto riguarda la collaborazione con loro io non ho lavorato personalmente a quella fase della realizzazione del titolo, ma posso dire che Iggy si è divertito molto a registrare i tutorial, dato che ho sentito le registrazioni e mi sono sembrate veramente spassose!

Spaziogames: Un’ultima domanda che riguarda TT Games: quali sono i vostri progetti dopo Lego Rock Band?Marek Verno: Abbiamo già annunciato che il nostro prossimo prodotto sarà ancora legato agli altri media: Lego Harry Potter, ma a parte quello non abbiamo ancora rivelato niente, ci sono ovviamente dei progetti per ora segreti veramente interessanti.

– Ottima integrazione dei Lego

– Rock Band non viene snaturato

– Accessibile ai più piccoli

Lego Rock Band. Già dal titolo promette bene, se poi lo si gioca si ha l’ennesima prova di come TT Games sia in grado, con la sua licenza Lego, di dare un sapore tutto nuovo ad ambientazioni conosciute pur senza snaturarle. Il titolo musicale ci è sembrato un buon mix di elementi classici e novità dirette ad intrattenere il pubblico dei più piccoli rendendo loro più appetibile il mondo dei giochi musicali. Basteranno i Lego a giustificarne l’acquisto? Indubbiamente sì nel caso si abbia una passione sfrenata per i famosi mattoncini o dei bambini / fratelli minori / cuginetti da avvicinare al rock, altrimenti la scelta andrà probabilmente a ricadere su altri capitoli della serie dall’appeal maggiore sui giocatori più navigati. Per la recensione completa, prevista con l’uscita del titolo a novembre, continuate a seguire Spaziogames.