Anteprima

Lego: Marvel Super Heroes

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a cura di Mugo

San Francisco – I Traveller’s Tales sono inarrestabili nel loro reinterpretare importanti proprietà intellettuali in salsa Lego. Li abbiamo visti all’opera con la Terra di Mezzo, con Guerre Stellari, con Harry Potter e con tanti altri. Quello che fa piacere vedere, poi, è anche la loro equità nello scegliere i mondi da trasformare in mattoncini, visto che dopo avere esplorato le possibilità offerte da DC Comics con i due Lego Batman, ora si dedicano ai personaggi di un universo dei fumetti altrettanto importante per gli appassionati: quello Marvel. Approfittando dell’occasione offerta dalla Game Developers Conference 2013, Warner Bros. ci ha invitati ad una presentazione di Lego: Marvel Superheroes, titolo in arrivo per la fine dell’anno su tutte le maggiori piattaforme (per la prima volta niente versione Wii, sostituita da quella Wii U, e ancora c’è riserbo su un eventuale supporto per PS4 o la prossima console Microsoft). Sarà la volta buona per un deciso rinnovamento della serie o i ragazzi di Traveller’s Tales punteranno ancora sulle loro caratteristiche migliori, offrendo un titolo in linea con quanto visto nei capitoli precedenti? Continuate a leggere per scoprirlo! 

Genio, miliardario, playboy, filantropo. 
La spettacolare interpretazione di Robert Downey Jr. ha portato Iron Man tra i primi posti nelle preferenze del grande pubblico, difficile dunque immaginare un personaggio migliore per muovere i primi passi in Lego: Marvel Super Heroes, magari al fianco di un altro paio di nomi di peso quali l’Uomo Ragno e Hulk-Bruce Banner. E’ così che, nel primo livello del titolo Traveller’s Tales, si viene buttati nella mischia senza tanti preamboli, inseguendo Abomination e Sandman attraverso la celeberrima Grand Central Station newyorchese in un turbinio di abilità speciali. Come da abitudine per la serie, infatti, ogni personaggio gode di specifiche capacità che gli rendono possibile l’accesso a determinate aree dei livelli o l’interazione con alcuni oggetti sparsi per gli stessi, portando il giocatore a saltare da un supereroe all’altro per ottenere il meglio dalle loro sinergie. Nel caso in questione, in particolare, Iron Man sarà capace di volare e sparare impulsi di energia dalle mani, l’Uomo Ragno potrà volteggiare leggiadro con le sue ragnatele e utilizzare queste ultime anche per intrappolare i nemici, mentre Hulk sarà dotato di (colpo di scena) una forza sovrumana con la quale distruggere le ambientazioni e fare in sostanza molto brutto. Tanto brutto che, di tanto in tanto, sarà necessario ritrasformarsi in Bruce Banner così da utilizzarne la sua maggiore capacità intellettuale per operare alcuni marchingegni.Proprio il mostro verde ci da il gancio per parlare di una delle novità di questa produzione Warner Bros., l’introduzione delle “bigfigures” in aggiunta alle canoniche minifigures. Le bigfigures (tra le quali spicca appunto Hulk) sono dotate di straordinaria forza oltre che di dimensioni quasi doppie rispetto agli omini normali, forza che gli consente di sollevare macchine e sradicare pezzi d’asfalto da utilizzare come proiettili. 
Squadra che vince non si cambia 
L’umorismo tipico dei videogiochi a base di mattoncini danesi farà il suo gradito ritorno anche nel capitolo dedicato ai supereroi Marvel, ci è parso infatti che gli sviluppatori siano stati capaci di catturare le tipicità dei vari personaggi trasformandoli in un vero e proprio cast comico senza però snaturarne l’essenza, sappiamo del resto quanto la fedeltà all’originale sia da sempre tra gli obiettivi (centrati) dei Traveller’s Tales. Torneranno dunque filmati d’intermezzo capaci di strappare più di un sorriso, e anche le animazioni divertenti e le battutine durante i combattimenti, il tutto per una sceneggiatura che, sebbene originale, ci è parsa capace di mescolare alla perfezione l’umorismo Lego con la natura dei personaggi Marvel. Le diversità di supereroi e supercattivi, poi, hanno permesso agli sviluppatori l’aggiunta di capacità inedite, al fianco di alcune che, va detto, sanno un po’ di già visto. I sensi di ragno dell’Uomo Ragno sono bene implementati, ma hanno solo l’effetto di svelare elementi nascosti degli scenari, un po’ come è successo in passato in diversi frangenti, mentre la capacità di Hulk di sbalzare via i nemici che lo circondano con un solo, fortissimo, applauso aggiunge una piacevole dinamicità agli scontri. Iron Man, con i suoi missili, è in grado di distruggere gli ormai canonici blocchi argentati, anche se siamo curiosi di scoprire quali nuove capacità gli derivino dalle armature che conquisterà col procedere nell’avventura. 
Da Lego City a New York City 
Dopo il primo tentativo veramente free-roaming di Lego City Undercover per Wii U, gli sviluppatori britannici si cimentano con una riproduzione credibile della grande mela, teatro storico degli avvenimenti raccontati nei fumetti Marvel. Ancora non abbiamo potuto dare uno sguardo alla città, ma da una piccolissima parte che abbiamo intravisto ci pare che anche questa volta l’essenza dell’ambientazione scelta sia stata colta alla perfezione. Quello che ci preme sapere, però, è l’effettiva utilità del free-roaming, dovremo vedere se si tratterà esclusivamente di un HUB ricolmo di segreti o se sarà teatro di avvenimenti utili ai fini dello sviluppo della storia, ma pensiamo che quanto di buono visto nell’esclusiva Wii U lasci prevedere sviluppi soddisfacenti. Proprio da Lego City Undercover, però, speriamo non vengano prese alcune caratteristiche: su tutte le lungaggini dei tempi di caricamento tra un livello ed il mondo, il pop-up, e l’aliasing (che purtroppo faceva prepotentemente capolino anche nella versione alpha vista alla GDC 2013). Quello che invece abbiamo visto è un tangibile miglioramento nella gestione della fisica dei mattoncini, ora presenti in numero maggiore a schermo e gestiti singolarmente in maniera credibile.Da ultimo la solita, impressionante, lista di personaggi presenti nel titolo, lista non ancora definitiva (visto che continuamente rimpinguata), ma che per il momento supera decisamente le cento unità. 
Del resto i titoli dei Traveller’s Tales sono una certezza quando si parla di quantità di contenuti. 

– Licenza di forte appeal

– Roster di personaggi vastissimo

– Qualche passo avanti tecnico

Lego: Marvel Super Heroes ha tutta l’aria di essere il naturale passo successivo lungo il percorso di evoluzione della serie Traveller’s Tales. Non ci sono stravolgimenti al gameplay, alcune meccaniche sono fin troppo familiari, ma qua e la si intravedono elementi di novità. Su tutti speriamo in una valorizzazione delle fasi free-roaming, magari che vengano elevate da semplici cacce allo sbloccabile a qualcosa di più concreto in termini di sceneggiatura. Dopo il soddisfacente esperimento di Lego City Undercover, dunque, si ritorna allo sfruttamento di una licenza forte, e da appassionati non possiamo che dirci genuinamente felici all’idea di buttarci nel più legoso degli universi Marvel.

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