Uno dei titoli più attesi dai possessori della console Microsoft è senza dubbio Gears of War 3. L’action/shooter in terza persona di Epic Games ha come di consueto attirato l’attenzione di tutti su di se mostrando i nuovi nemici e le loro abilità oltre all’annuncio della inedita modalità online chiamata Beast Mode. Nella prima giornata di E3 abbiamo avuto l’occasione di parlare del gioco con Rod Ferguson uno degli artefici del successo della saga.
Tutti per uno, uno per tuttiLa modalità cooperativa a quattro giocatori è sicuramente una delle feature più interessanti del terzo capitolo di Gears of War. Oltre a rendere il gameplay ancor più coinvolgente, permette a quattro amici di affrontare assieme tutta la campagna principale con la possibilità di unirsi ed uscire in ogni momento. Il livello di difficoltà sarà bilanciato in modo diverso per ogni giocatore in maniera del tutto personale: chi vorrà divertirsi senza problemi e si avvarrà di un livello basso sarà più potente sul campo di battaglia, inoltre i nemici non lo attaccheranno quando si troverà in punto di morte. Dall’altra parte i giocatori più esperti saranno quelli bersagliati maggiormente dagli avversari i quali non esiteranno a ucciderli non appena ne avranno l’occasione. Nonostante tutto cooperare in quattro comporta un sensibile vantaggio per tutti i partecipanti, così da poter sperimentare il livello di difficoltà più alto disponibile senza troppe frustrazioni. A cementare l’esperienza tra i giocatori c’è la possibilità di scambiarsi le armi anche sotto il fuoco nemico: non importa quali esse siano, ogni personaggio può usare qualsiasi bocca da fuoco a patto che non siano troppo distanti l’uno dall’altro. Altra novità portata dalla cooperativa a quattro è rappresentata dalla possibilità di affrontare in coppia i bivi presenti all’interno delle ambientazioni. In questo modo si può vivere un’esperienza diversa per ogni volta che cambierete compagno e percorso da seguire.
Sempre più cattiviIl primo Gears of War portò il sistema di copertura a livelli mai visti prima su console, il suo seguito inserì un cover system mobile e la possibilità di usare i nemici come scudo umano. Il terzo capitolo non sarà da meno grazie a idee davvero interessanti. D’ora in poi sarà possibile catturare un nemico in fin di vita, usarlo come scudo e attaccargli al corpo una granata per poi spingerlo verso i suoi simili, l’effetto finale potete immaginarlo da soli. Anche le armi hanno subito dei cambiamenti ben visibili: questi non saranno dei semplici dettagli estetici ma funzionali strumenti di morte. Il coltello posizionato alla testa del mitragliatore d’assalto è utile per infilzare i nemici e lanciarli di peso, senza contare la possibilità di tranciarli direttamente con la motosega. La brutalità del titolo Epic viene trasmessa anche attraverso le famose “esecuzioni”, per chi non lo sapesse queste sono delle animazioni brevi in cui il protagonista, a seconda dell’arma che utilizza in quel momento, finisce il nemico. Questa volta ogni pezzo del vostro arsenale disporrà di un’esecuzione diversa, in alcuni casi anche più di una. Dall’altro lato della barricata (o dal terzo dovremmo dire) ci sono Lambent i quali non sono certo da meno della squadra Delta in termini di forza e cattiveria. La nuova razza, nata dalle locuste infette, si dimostra ben più ostica della sua involontaria progenitrice. In questo senso cambia anche il modo di affrontare la battaglia, mentre con le locuste si era abituati ad usare principalmente il mitragliatore per colpirle alla testa ora si dovrà fare attenzione a molteplici attacchi di diversa natura. I Lambent possono sputare fuoco a distanza, sono più veloci e resistenti al fuoco nemico e, in un certo senso, aumentano la difficoltà base del gioco che in passato non si era mai dimostrata proibitiva anche ai livelli più alti. E’ ovvio che affrontare questi abomini in quattro giocatori diventa estremamente più semplice, ma se dovessimo pensare ad una campagna singolo giocatore le cose si complicano. A sottolineare questa nuova situazione ci ha pensato anche il trailer trasmesso ieri durante la conferenza Microsoft, la creatura vista nel finale (molto simile al Berserk come schema d’attacco e potenza bruta) ha resistito anche all’infallibile “Martello dell’Alba”, l’arma più efficace a disposizione delle truppe terrestri. Come riusciranno a cavarsela è ancora un mistero, sta di fatto che i nuovi nemici si sono dimostrati molto più coriacei del previsto.
Beast ModeAnnunciata durante la conferenza Microsoft questa modalità permette di giocare, fino a quattro giocatori, nei panni delle terribili Locuste. Dai Ticker al Berserk ci saranno diverse classi disponibili da poter sbloccare, più o meno corrispondenti a quelle viste nei più classici degli sparatutto. I ragazzi di Epic Games hanno assicurato che molte di esse saranno ottenibili facilmente, mentre quelle più potenti e particolari come il Berserk richiederanno tempo e dedizione senza però risultare frustranti. In questa modalità si avranno a disposizione più vite soprattutto quando giocherete nelle vesti dei Ticker i quali hanno il solo scopo di avvicinarsi il più possibile al nemico per poi farsi esplodere. Uccidere i COGs vi farà guadagnare dei gettoni spendibili per ricomparire sul campo di battaglia controllando una creatura diversa, fortunatamente non sono previste limitazioni o restrizioni nel caso in cui veniste uccisi per mano della squadra Delta.
– Cooperativa per quattro giocatori
– Modalità Beast interessante
Gears of War 3 si preannuncia come un altro grande action/shooter, ancora non sappiamo se questo sarà l’epilogo finale della storia di Marcus e compagni, ma l’attesa per il titolo è molto alta. La nuova modalità Beast è un ottimo diversivo per aumentare la longevità del comparto multiplayer, giocare nei panni degli acerrimi nemici potrebbe risultare molto divertente senza contare il fatto che tutto ciò porta inesorabilmente a sperimentare nuove vie di gameplay date le caratteristiche uniche di avversari come il Berserk o il Ticker. Restate sintonizzati sulle pagine di Spaziogames per tutti gli aggiornamenti futuri.