Milano – Negli ultimi tempi i fan stanno perdendo fiducia nel nome Final Fantasy, in passato sinonimo di RPG orientale di qualità, negli ultimi tempi forse caduto vittima di una saturazione che ha portato Square Enix a legare al marchio prodotti di ogni genere non sempre di buona fattura. L’ultimo nato della saga principale, nonostante fosse un gioco di alto livello, aveva diviso in due critica e fan per via di una struttura che in diversi aspetti si allontanava dai canoni del genere, in favore di una fruizione più immediata e scorrevole. Raccolti i feedback, il team di sviluppo si è messo al lavoro per provare a realizzare un seguito ambientato nello stesso affascinante universo, intitolato Final Fantasy XIII-2. A differenza dell’unico altro esperimento similare fatto dalla casa giapponese, ovvero Final Fantasy X-2, questo nuovo capitolo mantiene valori produttivi elevatissimi ed un’atmosfera oscura. Rispondendo all’invito di Halifax ci siamo ritrovati chiusi in una stanza con altri colleghi giornalisti in compagnia di una copia di Final Fantasy XIII-2 e una giornata intera a disposizione.
Alzati e combatti!Prima di iniziare a descrivere a grandi linee la trama di Final Fantasy XIII-2 vi avvisiamo che quanto segue contiene degli spoiler relativi il plot del titolo precedente. Questo seguito, infatti, prende il via proprio dove terminava Final Fantasy XIII, con Lightining intrappolata nel Valhalla ed i sopravvissuti alla caduta di Cocoon che vivono da qualche anno su Gran Pulse, sicuri della sua morte. Solo Serah, tormentata da visioni notturne dal significato oscuro, è convinta che la sorella sia ancora viva da qualche parte. La versione dimostrativa che abbiamo potuto provare prendeva il via con uno spettacolare filmato rappresentate Lightining in un concitato combattimento. La guerriera è infatti divenuta protettrice della Dea Etro, il cui tempio viene attaccato dal misterioso Caius, in una sequenza che ci ha riportato alla memoria il combattimento tra Sephiroth e Cloud visto nel film in CG Final Fantasy VII: Advent Children con i due che si sfidano all’arma bianca, saltando tra detriti, quasi sospesi in volo, sfidando ogni legge fisica in un turbinio registico tutto giapponese, elegante ed adrenalinico allo stesso tempo. L’introduzione ci presenta un nuovo personaggio, di nome Noel, teletrasportatosi grazie ad un portale a fianco di Lightning. Lei sembra conoscere i poteri di queste porte dimensionali e chiede al nuovo arrivato di ritrovare sua sorella per farle sapere che è ancora viva e proteggerla dai pericoli che presto arriveranno su Gran Pulse. Datogli in mano un moguri capace di trasformarsi in un’arma, la guerriera lascia partire il giovane.Terminata questa sequenza iniziale, ci ritroviamo nella casa di Serah, la quale si risveglia da un sonno piuttosto tormentato con indosso dei vestiti bizzarri, che non le appartengono. Un po’ stranita, si alza per dare il via al gioco vero e proprio. Comparsa l’interfaccia, proprio come nel predecessore, scegliamo le opzioni relative ai controlli della telecamera per poi incamminarci verso l’esterno dell’abitazione. Un ostacolo sul cammino ci costringe a saltare: questo ci mostra come in Final Fantasy XIII-2 il superamento di determinati passaggi non sarà automatico, ma richiederà la pressione del relativo tasto. Usciti ci ritroviamo in spiaggia: siamo a Bodhum, ricostruita dopo i duri conflitti descritti nel capitolo precedente. Sembra che sia in corso un attacco, ma Serah si ritrova persa in una visione disorientante, che materializza davanti ai nostri occhi distorsioni ed immagini confuse. Nel contempo ci viene presentata un’altra novità, ovvero una sorta di sistema di dialoghi a scelta multipla, in questo caso legato unicamente ai pensieri della ragazza. Scegliendo una tra quattro riflessioni ne condizioniamo il dialogo mentale.Dopo qualche minuto di disorientamento, Serah viene riportata alla realtà, ritrovandosi circondata da un conflitto tra i suoi amici e dei mostri giunti da chissà dove. Lei rimane paralizzata dalla paura, ma ecco arrivare dal nulla Noel, che la riconosce immediatamente. I due non si sono mai incontrati in precedenza, ma basterà che il ragazzo le riveli di aver visto Lightning viva per convincere Serah a fidarsi delle sue parole. Noel le getta in mano il moguri mutato in arma cosa che la spinge a difendersi con le proprie forze. Affrontati alcuni scontri (del sistema di combattimento parleremo più avanti), ulteriori sequenze filmate descrivono il conflitto interiore di Serah, spinta da Noel a riprendere in mano la propria vita e partire con lui in un viaggio alla ricerca di Lightning e del modo per riportarla a casa. Lei ovviamente accetta e dopo questo lungo prologo, utile per introdurci alle vicende, ma anche ad alcune meccaniche di gameplay, inizia il gioco vero e proprio. Nell’arco della nostra prova abbiamo approfondito diversi altri aspetti narrativi, ma preferiamo non rovinarvi il piacere di scoprire alcuni interessanti retroscena, una volta che uscirà il gioco.
Viaggi nel tempoLe nostre ore in compagnia di Final Fantasy XIII-2 ci hanno permesso di provare piuttosto a fondo il titolo, riscontrando diversi cambiamenti ed aggiunte fatte a livello di gameplay, il quale partendo dalle basi del predecessore, sceglie di discostarsene sotto vari aspetti. I protagonisti saranno Serah e Noel, che guiderete lungo un’avventura basata sui viaggi temporali, una piccola odissea alla ricerca di Lightning. Iniziando a Bodhum si è fatto notare subito il ritorno alle tradizionali città, con la possibilità di esplorare liberamente il piccolo villaggio costiero per conversare con diversi NPC, alcuni dei quali bisognosi del nostro aiuto per compiere le classiche quest secondarie. La mappa di gioco, sempre visibile in piccolo in alto a destra dell’interfaccia, evidenzia scenari piuttosto lineari ma arricchiti da percorsi alternativi, luoghi nascosti e così via, sottolineando il desiderio di ritornare ad un incedere meno costrittivo. Curiosa la meccanica legata ai viaggi nel tempo, che attraverso un menu denominato Historia Crux suddivide l’intera avventura in svariati scenari, alcuni persino centinaia di anni nel futuro. Tale espediente narrativo ha consentito ai talentuosi artisti di Square Enix di ricreare il mondo di Final Fantasy XIII-2 ipotizzando progressi tecnologici, cambiamenti naturali e realtà parallele. A livello di gameplay ciò si traduce in capitoli separati che potrete affrontare, non necessariamente in sequenza. Inoltre, avrete anche la possibilità di tornare sui vostri passi per rigiocare la medesima sezione magari dopo qualche ora con i personaggi potenziati, alla ricerca di qualche segreto prima irraggiungibile. Un esempio si è subito palesato nel primo livello che abbiamo affrontato, nel quale una mostruosa apparizione chiamata Atlas poteva essere affrontata direttamente in combattimento o disattivata cercando un meccanismo nascosto all’interno di un dungeon. La prima opzione si è tradotta nella nostra morte immediata, ma molto probabilmente con personaggi più “livellati” sarà possibile tornare nuovamente indietro nel tempo per abbattere il mostro con le sole nostre forze e ottenere qualche speciale ricompensa. Il sistema si è rivelato piuttosto intricato e ricco di alternative, in quanto ogni livello possiede diversi portali, necessari per sbloccare altri pezzi di storia ai quali accedere dall’Historia Crux, alcuni dei quali nascosti o sbloccabili solo trovando degli oggetti celati. E, a proposito di oggetti, Square Enix ha scelto di eliminare dai terminali di salvataggio i vari shop, ora rappresentati da un’eccentrica mercante chiamata Chocolina, la quale si ripresenterà in ogni luogo e momento storico che visiterete per permettervi di rifocillare le vostre scorte di item o migliorare l’equipaggiamento. Tornano invece i Chocobo, da subito accessibili sulle mappe e utili per esplorare la zona senza essere disturbati dai mostri.
Combat SystemIl moguri non sarà solo un’arma, ma permetterà anche di rinvenire oggetti nascosti avvicinandosi a zone sospette e richiamandoci con i suoi simpatici versi. In certi casi potrete anche lanciarlo per raggiungere tesori altrimenti troppo lontani. Il simpatico animaletto multiuso potrà divenire anche un Mogu clock. Tramite un indicatore il nostro moguri ci permetterà di verificare vicinanza ed aggressività dei nemici intorno a noi così che, se saremo sufficientemente svelti, potremo o attaccarli preventivamente, ottenendo un vantaggio, o viceversa tentare di scappare prima che si sentano minacciati dalla nostra presenza e decidano di fare la prima mossa. Uno schema colorato verde, giallo e rosso rende molto intuitivo comprendere la situazione e decidere il da farsi. Avviato il combattimento, a fronte di un’interfaccia grafica ridisegnata stilisticamente, non abbiamo notato sostanziali novità, basandosi ancora sull’ATB ed il sistema delle Optimum, uniti alla barra della Crisi da riempire concatenando gli attacchi, alternando quelli fisici a quelli magici. Graditissima la possibilità nella gestione del party di salvare gli Optimum così da non costringere ogni volta che cambierete ruoli o personaggi di ricostruire da zero ogni settaggio. Alla fine del combattimento vi verrà nuovamente assegnato un punteggio che influenzerà il drop, con una percentuale segnalata esplicitamente a schermo. Alcuni scontri vi permetteranno di catturare dei mostri che potrete unire al vostro party, i quali faranno le veci del terzo character.Ogni creatura avrà caratteristiche proprie ed un ruolo preciso, scelto tra quelli già presenti nel predecessore, ovvero Attaccante, Occultista, Sentinella e Terapeuta. Durante la nostra prova non abbiamo visto né Sinergista né Sabotatore, ma è probabile che ritorneranno nella versione finale del titolo. Nel costruire i vari Optimum potrete scegliere quindi il ruolo di Serah e Noel, e quale dei mostri catturati affiancare. Sfruttare le creature in battaglia farà ricaricare una nuova barra, denominata Feral Link la quale, una volta riempita, vi permetterà di scatenare un attacco speciale differente per ogni mostro. Nello scontro con un boss abbiamo inoltre provato con mano le Cinematic Action, sorta di Quick Time Event che durante o alla fine dello scontro permettono di fare ulteriore danno, dipendente dalla tempestività con cui premerete i tasti segnalati a schermo. Interessante come queste sequenze prevedano dei bivi, così che a volte vi verranno proposte due possibilità di attacco, donando un pizzico di varietà in più a quelli che altrimenti sarebbero dei banali QTE.
Il nuovo CrystariumAccedendo al menu di gestione dei personaggi abbiamo provato ad addentrarci nel nuovo Crystarium (nella versione italiana del gioco Cristallium), un’evoluzione del sistema di crescita già visto in Final Fantasy XIII. Collegando sotto forma di costellazioni le varie sfere rappresentanti abilità e potenziamenti delle statistiche, il Crystarium si comporta però in modo differente rispetto a quanto visto in passato. In base alla specializzazione scelta (tre delle quali già disponibili sin dall’inizio) consumando i punti Cristallium ogni segmento della costellazione assumerà caratteristiche differenti, ad esempio aumentando i punti energia nel caso selezionate di evolvere il job Sentinella, o sbloccando nuove magie scegliendo invece Occultista. Da un lato la personalizzazione dei personaggi sembra guadagnarne, ma la costrizione della sequenza di sfere, collegate in un unico senso, non sembra permettere al sistema di esprimersi completamente. Essendo il codice provato ben lungi dall’essere completo, tale aspetto rimane al momento comunque piuttosto oscuro.
Un primo sguardo alla tecnicaQuesta estensiva prova di Final Fantasy XIII-2 ci ha permesso anche di farci un’idea sul comparto tecnico, al momento in piena fase di lavorazione ed ottimizzazione, tanto che alcuni filmati presentavano ancora sequenze provvisorie con tanto di place holder e personaggi senza capelli. A parte questi dettagli, il prodotto si conferma molto curato stilisticamente, riproponendo nel bene e nel male lo stile del predecessore. Alcune scelte di design relative ai personaggi ci sono parse quantomeno discutibili, vedi l’improponibile capigliatura di Snow o le piume che adornano il nuovo villain Caius. Per il resto il titolo appare convincente, basandosi sul medesimo motore di gioco visto nel predecessore, purtroppo un po’ invecchiato. Il livello di dettaglio, infatti, non ci è parso particolarmente convincente, con modelli a volte poveri di poligoni ed ambientazioni un po’ piatte. Attendiamo comunque di visionare la versione finale prima di tirare le somme sul comparto estetico. Eccezionali le musiche, scritte riprendendo alcuni temi dal predecessore, ma forti di un battle theme eccellente ed alcuni brani ascoltati durante le sequenze esplorative davvero azzeccati. Inappuntabili i filmati in computer grafica, da quanto visto assolutamente al top della categoria. Simpatica l’idea di proporre una sorta di “nelle puntate precedenti” ogni qualvolta caricherete un salvataggio, così da ricordare gli avvenimenti trascorsi. Inoltre, la versione finale del gioco comprenderà un filmato riepilogativo che descriverà quanto accaduto in Final Fantasy XIII.Per quanto riguarda la longevità, il titolo non dovrebbe prestare spazio a particolare critiche, visto che durante le 6-7 ore di gameplay abbiamo sbloccato solo quattro sequenze. Contando che la versione finale dovrebbe contenerne più di trenta, il monte ore giocate dovrebbe adeguarsi agli standard del genere. Il titolo propone inoltre alcuni minigiochi, tra i quali abbiamo potuto provare dei puzzle ancora provvisori, utili ad incrementare la varietà dell’esperienza.
– Tante novità
– Battle system perfezionato
– Dinamica dei viaggi nel tempo interessante
La nostra piccola maratona in compagnia di Final Fantasy XIII-2 ci ha permesso di osservare da vicino un progetto molto atteso e allo stesso tempo temuto dai fan. Quanto emerso evidenzia un titolo solido che non sembra avere paura di modificare anche radicalmente l’offerta ludica del predecessore, dal quale eredita solo alcuni aspetti quali il riuscito e dinamico sistema di combattimento, comunque perfezionato. L’esplorazione torna a rivestire un ruolo di rilievo nelle dinamiche del gameplay, arricchita dall’intrigante sistema legato ai viaggi del tempo che promette una rigiocabilità di ogni sequenza, dando agli utenti più assidui l’opportunità di approfondire quanto mai la conoscenza col titolo. D’altro canto il nuovo lavoro di Square Enix non ripudia la strada dell’accessibilità introducendo un livello di difficoltà “easy” per i meno coraggiosi e diverse sequenze spettacolari interattive. Il titolo è ormai in dirittura d’arrivo nel Sol Levante, mentre da noi è previsto per il prossimo 3 febbraio, nel frattempo avremo sicuramente nuovamente modo di parlarvene, restate con noi.