Anteprima

EyePet

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a cura di Krauron

Il livello di interazione con ciò che era situato dall’altra parte dello schermo ha avuto, prima dell’avvento di Wii, Natal ed affini, perlomeno due esponenti. Il primo di casa Sony fu il simpatico aggeggio denominato Eye Toy, che, permettendo una corrispondenza diretta tra il controller ed il nostro fisico, aveva creato una (faticosa) alternativa ai classici archetipi dei giochi a cui si era abituati. I minigiochi appositamente creati erano di quanto più vicino al casual ci fosse, con tutta una serie di obiettivi che richiedevano una buona padronanza del proprio corpo. Dall’altra parte della barricata c’era invece qualcosa di meno rivoluzionario ma non per questo efficace: parliamo del Nintendo DS e di un touch screen a corroborare la tanto proclamata Nintendo Difference. Con un sapiente uso di questo mezzo si riusciva non solo ad ottenere un divertimento variegato ma anche a riportare ai fasti generi caduti in disuso come le avventure grafiche. Uno dei più noti esponenti della categoria fu Nintendogs , l’erede (molto) spirituale del Tamagotchi, dove si creava una sorta di empatia con un cucciolo di cane virtuale. Ora, a distanza di diverso tempo e in relazionando il tutto alla PS3, prendete questa filosofia ed applicatela alla telecamera di cui sopra. Un’equazione semplice? Un copia ed incolla alternativo? Scopriamolo insieme.

Tocco ma non toccoUno degli aspetti maggiormente caratterizzanti di EyePet, se non quello principale, risiederà nella natura stessa del gioco che vuol rompere il “muro divisorio” rappresentato dallo schermo per immergerci o, meglio, riprenderci nel mondo videoludico. Inquadrati dalla telecamera ecco dunque che oltre la vista si attiverà il senso del tatto, non più relegato alla sensazione di piccoli pulsanti ma pienamente inserito in una meccanica di gioco. Tramite quella che è stata definita una “realtà aumentata”, il piccolo cucciolo sarà conscio di chi si troverà di fronte alla telecamera, e si divertirà destreggiandosi in dei movimenti perfettamente coerenti alle nostre intenzioni. Ad esempio se proveremo ad accarezzarlo si adagerà a pancia all’aria, oppure tentando di colpirlo l’animale con abile mossa tenterà di sfuggire al colpo. Un’essenza casual che in fin dei conti riesce pienamente ad affascinare non solo il bambino che osserva il tutto con occhi ingenui, ma anche lo stesso adulto che si meraviglierà per le delizie dell’intelligenza artificiale. Non parliamo esclusivamente di cinquantenni in erba, ma anche di esperti del settore del tutto stupiti dalle prodezze di questo nuovo modo di intendere il relazionarsi a “ciò che non esiste”. Addirittura la simpatica bestiolina potrà accorgersi di chi entra e di chi esce dalla stanza, magari reagendo in maniera sempre diversa a seconda della qualità del legame instaurato con ogni singolo giocatore. Tramite poi un apposito aggeggio (virtuale) che farà quasi le veci di una radiografia, sapremo in tempo reale il suo stato d’animo e i suoi “bisogni” fisiologici, con tutta una gamma di simpatiche alternative per soddisfarlo.

Il segreto è la fantasiaLe meraviglie non si esauriscono certo qui. La telecamera infatti non rappresenterà semplicemente il ponte di collegamento tra le due realtà, ma sarà anche capace di inglobare quella tangibile in quella irreale. Un esempio pratico che è stato mostrato è quello di un’arancia che, una volta “scannerizzata” dall’apposita lente per il riconoscimento, diventerà parte integrante dell’esperienza ludica, con il tenero animaletto che si divertirà interagendo in maniera del tutto naturale. Oppure estremamente convincente anche divertenti varianti come bolle di sapone e tappeti elastici, che ancora una volta potrebbero rappresentare degli elementi insoliti per molteplici aspetti. Tuttavia il picco di estasi è sopraggiunto quando in un video rilasciato, un giovane giocatore disegnava (in maniera anche abbastanza elementare) il profilo di una macchina. Il risultato è stato davvero stupefacente: non solo veniva riconosciuto il foglio con tanto di disegno ma la stessa autovettura disegnata acquisiva sostanza, forma e vita, tanto da poterla gestire comodamente con l’apposito pad e farla rompere dall’animale. O ancora, il giocatore metteva nero su bianco per riprodurre un prototipo (molto) alla mano di un aereo vecchio modello, sottolineando le caratteristiche principali come pale e ossatura. Ebbene anche in questo caso incredibilmente il titolo assemblava i vari pezzi con il risultato di un velivolo perfettamente funzionante, che ha trasportato il piccolo protagonista lassù tra le nuvole. Ciononostante non vogliamo farci prendere da facili entusiasmi, in quanto ancora non conosciamo fin dove possa spingersi un’intelligenza del genere. Se non vi bastasse cotanta originalità tecnologica, sappiate che il gioco strizzerà l’occhio anche al gentil sesso, permettendo di abbellire il nostro piccolo amico con i vestiti (e il pelo) che desideriamo. Ecco che in uno spezzone è maculato, in un altro sembra una parodia di uno sceriffo del far west, in un altro pareva il classico poliziotto americano e via discorrendo. Insomma, sembra che anche stavolta il vero limite della produzione sarà deciso dalla vostra fantasia.La pubblicazione di questo particolare titolo dovrebbe avvenire nell’ultimo quadrimestre del 2009 anche in Europa e nonostante si parli già di un prodotto destinato ad un target d’utenza mediamente basso e il gioco non appare certo come in grado di sfruttare l’hardware della PS3 in grande misura, le possibilità di poter assistere ad una gradita sorpresa vi sono tutte, nonostante la particolarità delle tematiche trattate.

– Potenziale carica innovativa

– Originale livello di interazione

– Gameplay immediato

In teoria EyePet potrebbe essere un altro prodotto da rifilare ai cuginetti pestiferi, in pratica sembra avere tutte le carte in tavola per stupire anche il più ostinato degli hardcore gamer. Non sappiamo ancora quantificarne le capacità tecnologiche che saranno presenti a titolo ultimato, ma fin da ora il gioco incuriosisce e meraviglia, il che non è mica poco. Restate sintonizzati su Spaziogames per sapere se l’esperimento sarà riuscito, senza perdervi nemmeno un aggiornamento.

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