Aggiornamento: GamesCOM 2009 di Andrea “andymonza” PortaI temi portanti di un buon GDR sono indubbiamente la storia, la crescita del personaggio ed infine la scelta. Soprattutto quest’ultima è sempre stata molto enfatizzata dai ragazzi di Bioware nei loro titoli storici, da Baldur’s Gate a Knights of the Old Republic sino a Mass Effect, dove le decisioni si tingevano spesso di una forte componente morale.Nello sviluppo di Dragon Age: Origins si è posta particolare enfasi su quest’ultimo elemento, creando una storia che porrà il giocatore di fronte a scelte talmente radicate nella sostrato narrativo del titolo da poter comportare sconvolgimenti non da poco, come la morte di alcuni personaggi del nostro stesso party. Proprio sull’importanza della scelta si è basta la nuova demo del titolo mostrata dagli sviluppatori durante la GamesCOM 2009.
Weapon of ChoiceIn Dragon Age: Origins, così come il più delle volte nella vita quotidiana, la linea di confine tra giusto e sbagliato è molto sottile. Il bianco ed il nero si vedono molto di rado, sostituiti spesso da gradazioni di grigio che comporteranno il più delle volte dover decidere del destino di pochi per la salvezza di molti. Tutto questo è racchiuso nel sistema che gli sviluppatori definiscono “Choice 2.0”, ovvero scelte le cui ripercussioni siano sia immediate che a lungo termine.Per mostrarci da vicino questa meccanica siamo stati portati ad una delicata missione dove a fianco del consueto party il nostro eroe si trova nel bel mezzo della ricerca di una leggendaria urna di ceneri i cui miracolosi poteri curativi potrebbero salvare la vita di un personaggio di grandissima importanza. Allo stesso tempo, portando alla luce questa reliquia da lungo tempo nascosta e protetta da un Culto, si rischierebbe di farla cadere prima o poi nelle mani sbagliate, causando indubbiamente una catastrofe.La demo è stata naturalmente giocata due volte, scegliendo due percorsi diametralmente opposti: nella prima occasione, raggiunta finalmente la sala del tempio con l’agognata urna in bella mostra su di un altare, abbiamo avuto a disposizione un ventaglio di scelte: usare l’urna e poi distruggerla versandoci del sangue di drago, prenderla e sottrarla al tempio, oppure semplicemente girare i tacchi ed andarcene. La prima scelta è stata quella di utilizzare e poi distruggere la reliquia, azione che ha scatenato immediatamente l’ira alquanto funesta di due membri particolarmente devoti del nostro party. A poco sono servite le parole scambiate successivamente, l’unico modo per risolvere il piccolo ammutinamento si è rivelato essere il filo della spada. La decisione ci è costata ben due membri del nostro gruppo e la consapevolezza che talvolta la fede può essere più forte di qualunque amicizia o contratto di lavoro.“Riavvolto il nastro” di qualche minuto, la medesima quest ci è stata mostrata seguendo un differente percorso, che ha visto il nostro eroe decidere di prendere le ceneri per sé, arrivando addirittura ad uccidere uno dei cultisti che, indifeso, cercava di dissuaderlo. All’uscita dal tempio il nuovo percorso decisionale ci ha portato a fronteggiare il guardiano dell’urna, ovvero un drago di generose dimensioni, estremamente determinato a non farci sfuggire.La battaglia che è seguita, della durata di diversi minuti, ha mostrato ancora una volta le solide meccaniche di combattimento, che fanno della gestione del party e delle peculiarità di ogni classe lo strumento fondamentale per sopravvivere.La battaglia si è conclusa con una spettacolare finishing move da parte di uno dei mebri del party, che si è arrampicato sul lungo collo della bestia per infliggere il colpo ferale, con movenze che ci hanno molto ricordato quelle viste ne Il Signore degli Anelli, da parte di Legolas contro l’Olifante.L’ulteriore demo mostrata durante il GamesCOM 2009 ha rivelato come la scelta sia davvero una componente fondamentale del gameplay di Dragon Age: Origins e sia in grado di modificare completamente il corso delle quest e della storia che esse narrano con una profondità forse mai vista prima. Rimanete con noi per gli aggiornamenti su questo promettente titolo, prima dell’uscita fissata per il 6 Novembre 2009.
E3 2009: Un nuovo epico gioco di ruolo da BiowareLanciare il proprio titolo asserendo di voler portare sul mercato il seguito spirituale della saga di Baldur’s Gate, non è cosa da tutti e non un affermazione facile da gestire, soprattutto in un contesto odierno in cui molti capolavori annunciati, spesso, si perdono nel mare dell’anonimato. Se, però, certi slanci di entusiasmo partono direttamente da una casa come Bioware, “mamma” del celebre gioco di ruolo, allora occorre iniziare a prendere decisamente in modo serio tutto ciò che è stato annunciato, poiché la software house ha sfornato nel corso degli ultimi anni autentici capolavori. In questi giorni dell’E3, Electronic Arts ha invitato la stampa di settore per far provare con mano lo sviluppo del suo titolo di punta previsto per la fine dell’anno, Dragon Age : Origins.In questa fantastica avventura impersonerete un membro dei Grey Warden, incaricato di sconfiggere l’avanzata di alcune creatura demoniache. Punti di forza del gioco saranno le infinite possibilità di scelta in termini di dialoghi e relazioni con i personaggi, oltre un sistema di combattimento che si rifà ai classici del genere. Senza dilungarci oltremodo sulla trama o sulle features presenti in questo nuovo gioco (a tal proposito rimandiamo alle precedenti anteprime), passeremo immediatamente con la descrizione di quanto mostrato in questo evento privato per focalizzare maggiormente l’attenzione sui nuovi dettagli emersi.
Non solo GoreNonostante sia stato presentato come un gioco di ruolo a tinte dark, in questa breve demo gli sviluppatori hanno sottolineato un aspetto decisamente più soft, che ben esplica il concetto di scelte morali tanto caro ai game designer. La demo, infatti, vedeva il protagonista districarsi in una sorta di triangolo amoroso: da un lato Leliana, cittadina dolce e gentile, innamorata del protagonista, dall’altro Morrigan, una sacerdotessa piuttosto lasciva. A questo punto, il gioco pone dinnanzi ad una scelta, ovvero se entrare o meno nella tenda con l’avvenente Morrigan, facendo ingelosire Leliana, o lasciar perdere. Scegliendo di trascorrere il tempo con Morrigan, si viene catapultati immediatamente nelle grinfie sensuali della donna, con ovvie conseguenze sul morale e sul rapporto con Leliana, che in seguito pretenderà spiegazioni. La parte più interessante di questo contesto è, senza dubbio, la possibilità di approfondire le relazioni che prendono il via, concatenandosi, tra i personaggi in gioco. Ogni qual volta effettueremo una scelta, infatti, il gioco sottolineerà puntualmente a schermo l’incremento, o il decremento, dei punti relativi ad un particolare status, quale relazione d’amore o amicizia.
Finalmente in azioneDopo questa parentesi pseudo-romantica, si è passati all’azione vera e propria. Il nostro gruppo di avventurieri, infatti, si è trovato dinnanzi ad un drago a dir poco spaventoso. Sebbene il party fosse variegato e ben disposto, il combattimento si è rivelato piuttosto arduo. A tal proposito, l’utilizzo di una certa dose tattica s’è dimostrata fondamentale per avere la meglio sul boss: la maga si è tramutata in un ragno, per poi mordere le gambe dell’avversario; appena questi si è inclinato, il guerriero ha potuto trovare il tempo di aggirare la creatura e colpirla mortalmente alle spalle.La presentazione ha dato modo anche di apprezzare una missione svoltasi sulla versione console del titolo, nell’occasione quella Xbox 360, durante la quale veniva affrontato un enorme ragno in una caverna sotterranea. Il sistema di controllo previsto per il mondo console ci è parso piuttosto semplice ed intuitivo, con i tasti frontali dedicati all’utilizzo delle armi, il grilletto sinistro adibito alla modifica dello strumento impugnato e quello destro per passare in rassegna tutti gli strumenti offensivi a disposizione. In definitiva un sistema apparentemente ben ideato, tuttavia è stata riscontrata una certa lentezza nel corso degli scontri.
– Sistema di combattimento collaudato
– Scelte morali interessanti
– Molta varietà
– Ambientazione dark
Le caratteristiche emerse da questa demo confermano quanto di buono mostrato ed annunciato in precedenza. Il sistema di scelte morali si rivela essere meno banale del previsto, affiancato da un meccanismo di relazioni intrigante e consequenziale allo svolgersi degli eventi. La parte giocata si è rivelata piacevole, seppure qualche appunto possa essere fatto all’eccessiva staticità della versione console testata. Nonostanta manchino ancora diversi mesi, siamo certi che quest’ inverno si arricchirà nuovamente di un grandissimo gioco di ruolo. Restate con noi per seguirne l’evoluzione su queste pagine.