Anteprima

Dead Space 2

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a cura di andymonza

E’ passato un anno e mezzo dal rilascio di Dead Space, un lasso di tempo sufficiente per permettere al titolo di trasformarsi in oggetto di culto per molti appassionati di horror e fantascienza: a fronte di risultati di vendita buoni ma non eccezionali, il lavoro dell’allora EA Redwood Shores (oggi Visceral Games) si è guadagnato un posto nel cuore di un gran numero di videogiocatori che ne hanno apprezzato le atmosfere uniche, il gameplay senza compromessi e la realizzazione tecnica di primissimo livello. Lo showcase primaverile di Electronic Arts si è rivelato l’occasione giusta per togliere i veli al suo ormai attesissimo seguito, che vedrà il ritorno del protagonista Isaac Clarke, costretto ad indossare nuovamente la tuta da combattimento e ad affrontare orde di affamati Necromorfi.

The SprawlDal dizionario inglese, il termine sprawl indica una distesa urbana soggetta ad una crescita disordinata ed incontrollata. In Dead Space 2, The Sprawl è il nome della metropoli mineraria che il protagonista si troverà ad esplorare: come San Francisco nell’Età dell’Oro, il delirante agglomerato urbano localizzato presso una delle lune di Saturno ha conosciuto un’espansione endemica in seguito al ritrovamento di preziosi giacimenti, assumendo dimensioni straordinarie.Lasciati dunque i claustrofobici corridoi della Ishimura, il giocatore si troverà ad attraversare un’ambientazione eterogenea e diversificata, caratterizzata da spazi mediamente più ampi ed (apparentemente) illuminati. D’altra parte, la sua struttura labirintica e la straniante sensazione legata all’attraversare spazi urbani disabitati si faranno veicolo di una rinnovata e costante sensazione di minaccia, pronta a sfociare nel terrore ad ogni nuovo attacco. Da parte sua anche Isaac ha ormai imparato a muoversi in ambienti ostili: la precedente esperienza l’ha formato, reso più consapevole e pronto a difendersi. Proprio per evidenziare questa “crescita” del protagonista, i ragazzi di Visceral Games hanno deciso di evolverne la figura a livello narrativo, facendo sì che sia innanzitutto lui stesso a prendere liberamente le decisioni, e dandogli inoltre quella voce del tutto assente nel precedente episodio. Questo farà di Isaac un personaggio autosufficiente ed offrirà agli sceneggiatori diverse chance per scavare un po’ più a fondo nella sua personalità, giovando allo spessore narrativo dell’opera nel suo insieme.

Sopravvivenza 2.0Corridoio dopo corridoio, costantemente col fiato sul collo, lo scopo di Isaac non è certo cambiato: sopravvivere. La terribile esperienza vissuta sulla Ishimura e la natura più eterogenea dell’ambiente offerto da Sprawl gli permetterà questa volta di procurarsi un equipaggiamento decisamente migliore: la nuova tuta da lavoro offrirà movimenti leggermente più fluidi e l’arsenale vedrà alcune interessanti new entry pronte a scatenare quello che gli sviluppatori amano definire lo “Smembramento 2.0”. A farsi notare durante la breve sequenza di giocato cui abbiamo assistito durante il recente Showcase è stata senza dubbio la Javelin Gun, in grado di sparare un grosso arpione “inchiodando” letteralmente i Necromorfi al muro. Se questa attività non si rivelasse sufficientemente gustosa, o se doveste mancare un bersaglio, il fuoco secondario permetterà di elettrificare o far esplodere l’arpione con un piccolo effetto ad area: un’arma da improvvisazione insomma, che concederà molti utilizzi creativi. Rimanendo in tema di impalamento, anche il potere Cinesi è stato notevolmente migliorato, e permette ora di “scagliare” gli oggetti raccolti con molta più forza, infilzando all’occasione le mostruosità in vista. In questo modo, nel caso si finiscano le munizioni in situazioni critiche, sarà sempre possibile smembrare un Necromorfo precedentemente eliminato ed utilizzarne gli artigli come letali armi da lancio.A fronte di una nemesi decisamente più consapevole ed addestrata, anche i Necromorfi aggiungono qualche nuova entrata tra le loro nutrite fila, complice anche la vasta città ricca di piante, umani ed animali da “infettare”. Durante le sequenze di gioco mostrateci abbiamo assistito ad un attacco dei The Pack, antropomorfi di piccole dimensioni che attaccano in branchi e dei Crawler, grossi simil-insetti formati da una grossa sacca esplosiva circondata di zampe: utilizzando con cura lo smembramento, le estremità potranno essere rimosse ed il corpo utilizzato come “bomba da lancio” tramite il potere Cinesi.Non contenti di aver lavorato a fondo su Isaac e dell’aver rinfoltito le fila dei Necromorfi, i ragazzi di Visceral Games hanno studiato diversi modi per rendere le ambientazioni più funzionali al gameplay, in qualche modo “protagoniste” dell’azione. Un piccolo esempio ci è stato fornito durante la demo: alcune zone di Sprawl saranno costellate di imponenti finestre pressurizzate, le quali potranno essere distrutte con una semplice scarica della pistola standard. Questo permetterà di risucchiare qualunque presenza nemica all’esterno, con il grosso rischio di seguire la stessa sorte a meno che non si riesca a sparare in tempo al grosso tasto di attivazione della chiusura pressurizzata d’emergenza, posto al centro dell’arco superiore di ogni finestra. Anche questa meccanica, che oltre a concedere rapide eliminazioni di gruppo permette di risparmiare tonnellate di preziose munizioni, va insieme alle altre sopra descritte ad evidenziare un certo disegno sottostante, laddove l’impressione è che gli sviluppatori si stiano adoperando per fornire al giocatore molti strumenti che stimolino un utilizzo creativo ed improvvisato delle armi e dell’ambientazione, al fine ultimo di sopravvivere il più a lungo possibile. Un gameplay lineare nella sostanza ma non tanto nella forma quindi, che conceda ad ogni singolo appassionato di combattere secondo la propria indole e l’umore del momento, trovando da sé i metodi migliori per liberarsi delle mostruose minacce.

– Atmosfera e gameplay intatti

– Combattimento “creativo”

Il breve incontro con Dead Space 2 nascondeva molti più elementi di quanto ad una prima occhiata non si distinguesse: le nuove armi, l’ambiente reattivo e le new entries tra i Necromorfi potevano sembrare “ovvi”, ma la loro natura è evidentemente votata a migliorare ed approfondire la qualità del gameplay, esattamente ciò che ci si aspetta da un seguito, ma che solo di rado viene effettivamente conseguito.

Accanto a questa riflessione è importante sottolineare anche che si sono definitivamente dissipati i dubbi riguardo ad una natura più action del titolo: per quanto abbiamo visto, Dead Space 2 mantiene le caratteristiche che rendevano unico il predecessore, e sarà ancora a tutti gli effetti un survival horror decisamente spaventoso. Rimanete con noi per tutti gli aggiornamenti, che le fiere estive non mancheranno di elargire: considerata l’uscita fissata per un generico 2011, di tempo per sorprenderci i ragazzi di Visceral Games ne hanno davvero in abbondanza.

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