Dopo aver visionato sei mesi fa una pre alpha a Londra, siamo tornati insieme a THQ a provare Darksiders, promettente action in terza persona che offre un’azione cara ai fan di Devil May Cry e God of War affiancata ad un design originale a cura di Joe Madureira, conosciuto disegnatore presso Marvel.
Weapons and GearsArmi ed equipaggiamento. Questo era l’illuminante titolo della nuova presentazione di Darksisders: pad alla mano, gli sviluppatori ci hanno guidato in un rapido tour di tutte le notevoli potenzialità distruttive di Guerra, il Cavaliere dell’Apocalisse che ci troveremo ad impersonare. Vittima di un complotto, il messaggero della fine del mondo si ritrova accusato di aver scatenato l’Apocalisse prima che i Sigilli fossero spezzati, e mentre sulla Terra ormai devastata infuria una guerra tra Angeli e Demoni egli si ritrova solo nel bruciante desiderio di vendetta. Fortunatamente gli strumenti per avere soddisfazione non mancheranno: si comincia con l’immensa e caratteristica spada, un’arma base che permette attacchi basati su rapide combo da tre colpi. Procedendo nell’avventura sarà possibile sbloccare altri tre strumetni di morte: un’imponente Falce, una pistola per attacchi da distanza, ed una lama circolare da lancio. In particolare quest’ultima ci ha colpito, in quanto dotata di diverse chance di utilizzo: in caso la si lanci verso un singolo nemico, essa manterrà la rotazione provocando danni continuati. Nel caso i nemici siano più di uno, essa effettuerà invece una sorta di “ping pong” tra i malcapitati, danneggiando l’intero gruppo. Vi sono infine alcuni utilizzi ambientali legati alla soluzione dei molti enigmi presenti nel gioco, che ci hanno ricordato molto l’utlizzo del Glaive in Dark Sector: mirando ad una fiaccola e successivamente ad un’esplosivo, la lama potrà ad esempio fare da detonatore a distanza. Tenere ordine in questo ampio spettro di possibilità d’attacco non sarà difficile, grazie ai controlli configurabili: le quattro direzioni del D-Pad potranno accogliere le relative armi, richiamabili in qualunque momento in modo da mantenere le fasi di combattimento dinamiche al massimo.A queste armi di base si aggiungono diversi fattori: in primis l’interazione con l’ambiente, che permetterà al giocatore di usare come arma diversi elementi dello scenario, da pali della luce divelti a carcasse di automobili da lanciare contro i nemici. In secondo luogo la storia porterà il giocatore ad impadronirsi di diverse armi speciali, come l’Earthcaller, mostrato durante la presentazione. L’imponente corno da guerra funzona da passepartout per un certo tipo di porte speciali, ma è anche in grado di respingere i nemici con una potente onda d’urto.
Armi. Tante armiIl sistema di crescita del personaggio di Darksiders risulterà senza dubbio familiare ai fan di Devil May Cry: ogni nemico sconfitto rilascerà un certo numero di Anime, le quali andranno ad aggiungersi ad un contatore sempre visibile a schermo. Ulteriori piccoli quantitativi potranno essere raccolti distruggendo elementi dello scenario, dal mobilio alle automobili. L’accumulo di questa valuta darà frutti presso Vulgrim, un demone mercante rintracciabile in ognuno dei livelli di gioco: tramite un vasto menu sarà possibile acquistare potenziamenti per ognuna delle armi in possesso di Guerra, nonché una lunga serie di altri oggetti utili come i Life Shard, in grado di rigenerare parte della salute.Ulteriore risorsa a disposizione di Guerra è la possibila di rivelare per un certo lasso di tempo la sua vera forma, che lo rende simile ad un imponente dragone di fuoco: un utilizzo concreto di tale chance ci è stato mostrato durante una Boss Fight in cui il nemico era del tutto immune agli attacchi normali. Una volta traformato nella Chaos Form Guerra si è tuttavia rivelato molto più potente, ed è riuscito ad avere la meglio sull’avversario.La particolare Boss Fight si è rivelata fonte di un interessanti risvolto a livello di plot, dato che impressionato dalla potenza bellica di Guerra, il nemico ha deciso di unirsi alla sua causa, ed in seguito ad una cut scene ci siamo trovati a condurre con lui una piccola gara: grazie a dei contatori visibili a schermo ci siamo sfidati a chi riusciva nel rapido massacro di più angeli possibile.Un piccolo esempio di come il gameplay di Darksiders sia in grado di presentare talvolta soprese ed idee originali.
Quel che resta della TerraIl piccolo tour organizzato ci ha permesso anche di scorgere qualche nuova ambientazione: oltre alla New York devastata dall’Apocalisse ci è stato possibile aggirarci per una fitta jungla, e diverse ambientazioni al chiuso, tutte caratterizzate da possibilità di interazione limitate ma efficaci. Il look complessivo è proprio uno degli elementi che riesce a distinguere Darksiders dalla concorrenza: le chine di Madureira hanno dato vita ad una grandissima varietà di personaggi ben tratteggiati, da spaventosi demoni a mastodontici golem di pietra. Per quanto l’engine proprietario di Vigil Games non possa dirsi all’avanguardia quanto a definizione delle texture, il bozzetto sottostante al modello poligonale si rivela fondamentale per la caratterizzazione e la qualità complessiva del look.
– Grande varietà di armi
– Level design piacevole
– Ben caratterizzato
L’ulteriore sguardo a Darksiders ha rivelato un prodotto ormai giunto a completa maturazione, ed in grado di mostrare una personalità propria quando messo a confronto con la fitta concorrenza. Per quanto meno pubblicizzato di altri titoli, il lavoro di Vigil Games merita senza dubbio attenzione da parte degli appassionati, in quanto caratterizzato da un gameplay solidissimo, da un ottimo level design, e da una grande quantità di opzioni quanto ad armi ed utilizzo in combattimento.
Il rilascio è ormai sempre più vicino, rimanete con noi per l’ormai prossimo parere conclusivo.