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Call Of Duty 4: Modern Warfare

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a cura di Mugo

Pubblicato il 26/08/2007 alle 00:00
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Prima dell’intervista, Grant Collier ci ha permesso di provare Call Of Duty 4. Ci siamo così cimentati nel livello dedicato alle forze speciali britanniche, le SAS, nel quale eravamo chiamati ad assalire via elicottero una nave porta container in alto mare.Nell’intervista abbiamo parlato della linearità del gameplay che soprattutto in questo livello risulta abbastanza evidente, vediamo quali sono gli elementi che ci hanno portato a queste conclusioni.Parlando con Collier, questi ci ha detto che il loro obbiettivo e di far sentire il giocatore come uno tra i tanti soldati impegnati nel conflitto. Non siamo un superuomo, non siamo i capi squadra, semplicemente obbediamo agli ordini.Questo lato delle cose non è per forza negativo, anzi, negli scorsi capitoli del franchise ha contribuito molto all’ottima sensazione di immersione che Call Of Duty riesce ad offrire. Anche la spiegazione dataci a proposito degli eventi precalcolati risulta decisamente plausibile, sono come scene d’intermezzo che avvengono senza interrompere la partita e con lo stesso motore grafico del gioco, ed in più danno la possibilità al giocatore di mantenere il controllo del proprio soldato. Questi elementi sono la forza di Call Of Duty, quindi non è tanto su di loro che dovremmo discutere, quanto della loro implementazione.Proprio per la presenza di questi eventi che devono succedere in un determinato posto per forza, spesso saremo forzati dai comportamenti dei nostri compagni, o dalla struttura stessa dei livelli, a prendere l’unica strada disponibile. Il lato negativo è che se la nostra scelta ricade su un percorso alternativo rischieremo di ritrovarci in zone dove non succede nulla, perché il gioco ci sta “aspettando” da tutt’altra parte. Quello su cui dovrebbero puntare gli sviluppatori quindi sarebbe nel programmare più di questi eventi speciali, per dare più possibilità al giocatore, o almeno dare la sensazione di potere scegliere.Altro lato migliorabile del gameplay è l’interazione con la squadra. Il fatto che vadano per la loro strada è come sopra subordinato agli eventi scritti, ma risulta decisamente poco realistico quando per un qualsiasi motivo ci si allontana dai “binari” e ci si ritrova separati dal resto del gruppo, con la squadra che procede da sola uccidendo i nemici. Il rischio è quello di creare due entità separate, il giocatore e la squadra, invece di un’unica sola forza d’assalto. La separazione poi è accentuata dalla lentezza dei nostri compagni. Se eseguissero le loro azioni più velocemente saremmo decisamente più portati a procedere insieme a loro, mentre così o rallentano noi (quando per esempio risulta indispensabile la presenza del team per proseguire), oppure rimangono indietro loro.Ora attenzione, non stiamo parlando di difetti che rendono il gioco poco piacevole, il livello provato era divertente ed emozionante, e la sensazione di essere in una squadra d’assalto era resa molto bene, il punto è che giunti allo stadio attuale della tecnica è lecito aspettarci più flessibilità anche in gamplay come quello di Call Of Duty, e certe limitazioni fanno un po’ “old-gen”.Dove la next-gen risulta evidente e spettacolare è sicuramente sul lato grafico. Avrete potuto vederlo dai video, e ce lo ha confermato Grant Collier personalmente. L’obbiettivo dichiarato di Call Of Duty è di posizionarsi come il titolo più impressionante dal punto di vista grafico, e non sono lontani dal riuscirci.I modelli dei nostri compagni di squadra e dei nemici sono realizzati egregiamente, come le armi e i vari effetti quali fumo, luci e riflessi. Giocando con un impianto audio adeguato anche il sonoro risulta ottimo. Gli effetti sonori sono realistici, i suoni delle armi danno la sensazione di averle realmente con noi nella stanza, e la musica di sottofondo è ben integrata nel gioco.

Come potete leggere nell’intervista pare che nei livelli successivi il gioco risulti meno lineare, e poi rimane la garanzia di un multiplayer solido e divertente. Non c’è dubbio che Call Of Duty 4: Modern Warfare sarà un must-have per ogni appassionato di FPS, e anche per chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questo genere genere. Ci permettiamo di fare le considerazioni dell’articolo proprio perché se il titolo non fosse molto bello avremmo ben altre magagne di cui parlare, e perché secondo noi l’obbiettivo di una software house deve essere sì stupire il giocatore con un lato tecnico solido, ma anche sperimentare ed ampliare il gameplay quanto più possibile.

Spazio ora alle parole di Grant Collier, CEO di Infinity Ward, che ci ha rilasciato un’intervista chiarendoci alcuni degli aspetti più interessanti del titolo.

Ho sentito un po’ di impressioni tra le persone, ed una delle critiche che vi viene mossa più spesso concerne il fatto che quello che il giocatore fa risulta molto guidato. E’ vero? Se sì è una scelta? Perché non è Far Cry? E’ questa la domanda? (ride NdR) Noi abbiamo il nostro stile nel fare i giochi, non abbiamo scene d’intermezzo, o meglio, queste ci sono ma non interrompono l’azione, ci sono degli eventi precalcolati che succedono attorno al giocatore e quindi abbiamo bisogno che il giocatore sia in un determinato posto in un determinato momento. Poi voi avete potuto vedere solo due dei primi livelli, ti assicuro che procedendo nel gioco il giocatore sarà chiamato a delle scelte. Io farei un paragone con un supermercato: c’è un’entrata e c’è un’uscita, ma tra le due ci sono tanti corridoi che possono essere presi. Quindi non sarà possibile vedere tutte le possibilità offerte la prima volta che si gioca, questo aumenterà la giocabilità di molto.

Call Of Duty è un franchise che ha rapidamente guadagnato una posizione di tutto rispetto all’interno della tipologia di giochi dedicati alla seconda guerra mondiale, perché avete scelto di prendere un altro percorso lasciando una posizione così solida? Non avete paura di entrare in un settore affollato? A noi piace molto la competizione. Noi non avevamo problemi a mantenere la nostra posizione di rilievo come gioco sulla seconda guerra mondiale, ma abbiamo deciso di fare questo passo perché ci piace molto la nuova ambientazione nonostante il fatto ci sia molta competizione. Non abbiamo paura di questo, anzi, questo ci spinge a fare del nostro meglio per dare ai giocatori qualcosa che si posizioni nei posti più alti di questa tipologia di sparatutto. Quindi direi che non siamo per niente preoccupati, anzi, ti dirò poi che tra gli sviluppatori c’è sì competizione, ma anche complicità. E’ vero che c’è sempre un vincitore, ma questo per noi vuol dire solo che sarà lui ad offrirci la birra la sera!

Questo è interessante, tra sviluppatori vi scambiate consigli, impressioni e suggerimenti? Veramente di solito parliamo solo dei giochi già usciti, non ci capita di parlare di quello che stiamo sviluppando perché vogliamo sempre tenere qualche asso nella manica! Comunque per quanto riguarda i titoli già disponibili il confronto c’è, però devo ammettere che non capita mai di parlare male di qualche gioco!

Avremo la possibilità di rivedere un Call Of Duty nella sua ambientazione storica? Al momento noi stiamo aprendo nuove porte per Call Of Duty, non le stiamo chiudendo. Penso che molte persone a cui piacciono gli FPS, ma a cui non piace la seconda guerra mondiale possano avvicinarsi per la prima volta al nostro marchio, e magari una volta giocato essere spinti a provare i nostri vecchi titoli. Penso che il succo di Call Of Duty sia l’intensità, il trasmettere la sensazione di essere un soldato. Questo può essere fatto in qualsiasi ambientazione temporale.

Per come stanno le cose ora sicuramente le uniche piattaforme su cui può girare Call Of Duty 4 sono PS3, X360 e PC. Ma tralasciando il dettaglio grafico, sarà possibile vedere qualcosa con un gameplay simile anche su altre console? PS2 e Wii? Quando abbiamo cominciato a creare il nostro titolo, l’obbiettivo era di farne il gioco graficamente più avanzato. Parlando in particolare del Wii come sai la sua forza non sta nella grafica, nel caso facessimo un titolo per Wii vorremmo concentrarci al massimo sulle sue uniche possibilità. Non vogliamo alterare i nostri giochi per farceli girare per forza. Activision ci ha chiesto se volessimo farlo, ma abbiamo preferito avere come caratteristica la bellezza grafica.

Quindi non avete in programma niente che sfrutti le possibilità del Wii?Non al momento.

Cambiando argomento uno dei punti di forza di Call Of Duty era il multiplayer. Cosa avete mantenuto dei vecchi capitoli e cosa c’è di nuovo?Beh molte delle modalità le abbiamo portate dai capitoli precedenti, ma ce ne saranno di nuove. Ti posso dire che sarà un gioco dove l’attenzione sarà focalizzata sulla fanteria, quindi non avremo veicoli. Le mappe sono disegnate dalle stesse persone, ma saranno più grandi. Quello che veramente abbiamo aggiunto è il livello di personalizzazione delle partite. Non solo si potranno scegliere le caratteristiche delle proprie armi, ma anche i personaggi e le tipologie di gioco. Ci saranno diversi strati di caratteristiche che potranno essere aggiunte per diversificare ancora di più le modalità esistenti.

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