Activision Blizzard: noi facciamo intrattenimento, non politica

Activision afferma di voler unire le persone sotto l'egida dei videogiochi, non dividerle per le loro visioni politiche

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

In queste settimane, Activision Blizzard (e in particolare Blizzard Entertainment) sono finite nell’occhio del ciclone per la questione Hong Kong, dopo che un giocatore professionista di Hearthstone era stato espulso per un anno (squalifica poi ridotta a sei mesi) dalle competizioni ufficiali per aver manifestato il suo supporto ai moti di protesta. Le persone si sono scagliate contro Blizzard per averlo punito per questo motivo, con la compagnia che aveva replicato di non aver chiaramente proibito manifestazioni a sfondo politico, verso qualsiasi schieramento, nelle sue dirette ufficiali – che svierebbero dallo scopo degli eventi.

Sull’argomento, il CEO Bobby Kotick di Activision Blizzard ha espresso nuovamente il punto di vista della compagnia, facendo sapere che lo scopo dell’azienda è quello di «unire le persone attraverso dell’intrattenimento memorabile», motivo per cui non si vuole dare spazio a visioni politiche che invece tendono, per loro stessa natura, a dividere le persone tra chi concorda e chi no.

Secondo Kotick:

Non siamo noi a occuparci di politica. Siamo coloro che gestiscono le community che consentono alle persone di divertirsi attraverso la lente del videogioco. La mia responsabilità è accertarmi che le nostre community siano sicure, accoglienti, che facciano sentire le persone soddisfatte e divertite. E questo non mi dà il diritto di farne una piattaforma per esprimere le mie idee politiche, penso proprio di no. Ritengo sia mia responsabilità soddisfare i nostri pubblici e i nostri azionisti, i nostri dipendenti, chi ha investito in noi.

Kotick aggiunge anche che ci sono persone con cui lavora (o ha lavorato) che esprimono apertamente le loro idee e con le quali ama collaborare e confrontarsi. Questo, però, è dal punto di vista personale, all’infuori della voce ufficiale di Activision Blizzard, che come compagnia non vuole avere un colore politico.

Come vi sembrano le parole del CEO del gigante statunitense?

Fonte: VGC