Recensione

The Legend of Zelda: Twilight Princess HD

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a cura di LoreSka

Quando Nintendo ci ha provato la prima volta su Wii U, era andata divinamente bene. In generale, non amiamo le remaster, ma quel The Legend of Zelda: Wind Waker HD ci aveva fatto riscoprire un classico talvolta bistrattato, grazie a una versione in alta definizione curata, capace di mettere in risalto l’ottima direzione artistica del gioco originale. Certo, il cel shading aveva aiutato tantissimo a rendere il gioco al passo con i tempi, ma in generale il gioco era un vero splendore.
Così, con l’arrivo di The Legend of Zelda: Twilight Princess HD è giunto il momento di fare un altro salto nel passato e di cercare di capire se la stessa formula può funzionare anche con un gioco più “adulto” e complesso delle avventure marinaresche di Link. Anche in questo caso, dunque, c’era da svecchiare un prodotto vecchio di due generazioni (perché, come vedremo, il gioco è un port dell’originale per GameCube e non della versione Nintendo Wii) ma senza la “rete” del cel shading. Un’operazione meno scontata, dunque, che ha dato risultati meno piacioni del precedente esperimento di Nintendo nel territorio delle rimasterizzazioni.
Un vero piacere
Come sempre avviene nel caso delle riedizioni in alta definizione, non spenderemo troppe parole nel descrivervi il prodotto originale. Dopo lo shock causato dalla virata cartoonesca di Wind Waker, Nintendo ci consegnò Twilight Princess, un gioco che per struttura, temi e stile artistico ricordava Ocarina of Time, da sempre considerato il miglior capitolo della serie. Per molti versi, Twilight Princess era persino migliore di Ocarina: era più bilanciato, con una progressione più chiara, una storia persino più pregnante nel finale e una varietà impressionante. Qualcuno denunciò una certa mancanza di originalità, molti non riuscirono comprensibilmente a provare quel senso di meraviglia innescato nel lontano 1998 da Ocarina of Time, ma in generale il gioco fu amato e ritenuto uno dei migliori Zelda mai creati.
Se la riedizione di Ocarina per Nintendo 3DS ci aveva mostrato quanto fosse invecchiato bene il gioco, vi sono ottime ragioni per riconoscere quanto Twilight Princess sia straordinariamente ben conservato: il ritmo tiene alta l’attenzione per tutta la durata dell’avventura, e vi sono solo pochi elementi che mettono a nudo il fatto che il gioco sia uscito poco meno di dieci anni fa. Giocare oggi a The Legend of Zelda: Twilight Princess è ancora un vero piacere, e siamo davvero felici che Nintendo abbia deciso di riproporci questo gioco. 
Eppure, bisogna anche considerare che Twilight Princess per Nintendo Wii è perfettamente compatibile con Wii U, e Nintendo di fronte a sé aveva un lavoro ancora più arduo: rendere appetibile un gioco ancora fruibile dai possessori di Nintendo Wii U nella sua versione originale, o perlomeno in quell’adattamento per Nintendo Wii che lanciò la console. Ebbene, da questo punto di vista la missione è riuscita solo a metà.
Piccoli cambiamenti
Il lavoro svolto da Nintendo si è limitato all’upscaling e alla ripulitura generale della grafica. Dal 480p dell’originale siamo passati al 1080p, è stato fortemente ridotto l’effetto di bloom, sono stati modificati in parte alcuni modelli. Vi sono vistosi cambiamenti nei capelli di Link, nell’armatura di Zant e alcune texture sono state sostituite. Le praterie di Hyrule, in particolare, sono state aggiornate con texture meno ripetitive e in grado di ridurre gli artefatti, e in generale il gioco è più pulito e più chiaro che mai.
Come avrete capito, parliamo di modifiche significative ma sparse, incapaci di pervadere l’intera esperienza di gioco: questo Twilight Princess, insomma, è un vero e proprio remaster in HD e non un remake, e nella gran parte dei modelli e degli scorci è pressoché impossibile non notare i due lustri di storia alle spalle di questo prodotto.
Allo stesso modo, Nintendo ha scelto di non toccare l’audio del gioco. Chiariamolo subito: la colonna sonora di Twilight Princess è straordinaria, ed è piacevolissimo riascoltarla. Ciononostante, tra concerti sinfonici e un disco speciale uscito ai tempi di Skyward Sword, ci saremmo aspettati una totale rimasterizzazione dell’audio o, in uno scenario perfetto, l’orchestrazione delle musiche: non è così.

Anche a livello di gameplay non vi sono modifiche particolarmente significative: è stata velocizzata la fase di acquisizione delle Gocce di Luce, che da 16 passa a 12 per area, è stato aumentato il massimo numero di rupie acquisibili, sono stati migliorati il controllo di Epona e la gestione della telecamera durante le fasi di nuoto, vi sono alcuni piccoli miglioramenti in alcune quest e poco altro ancora. Nintendo ha cercato di non snaturare il gioco, e nel farlo si è forse dimenticata di migliorare alcuni elementi importanti, tra cui i tempi di salita e discesa dalle scale e il sistema di lock on dei nemici volanti. Ma, in generale, non possiamo lamentarci: il gioco è perfettamente fruibile anche da un giocatore abituato alla maggiore raffinatezza dei titoli contemporanei. Peccato per il mancato supporto all’accoppiata Wii Remote + Nunckuck: questo, come detto, è anzitutto un remake della versione GameCube, e per recuperare l’esperienza giocata su Nintendo Wii vi toccherà affidarvi alla retrocompatibilità.
Il gioco si è arricchito con l’arrivo della modalità eroica accessibile sin dall’inizio, che consente al giocatore di affrontare l’avventura senza cuori per ricaricare l’energia e con i nemici che infliggono il doppio dei danni. In questa modalità, inoltre, il gioco prende le sembianze della versione Nintendo Wii, poiché l’intero gioco viene giocato in modalità speculare. Twilight Princess per GameCube, infatti, seguiva la tradizione mantenendo Link mancino, mentre la versione per Wii venne rovesciata per meglio adattarsi al controllo del Wii Remote, impugnato con la mano destra dalla maggior parte dei giocatori. Questa versione HD segue l’originale per GameCube nella modalità standard e la versione Nintendo Wii nella modalità eroica, aggiungendo una vera e propria chicca che i fan sapranno apprezzare di certo. Allo stesso modo, i fan apprezzeranno alcuni easter egg inseriti da Nintendo in questa versione, che fanno l’occhiolino a Zelda Wii U.
Infine, va segnalato l’immancabile supporto Amiibo, che consente di ricaricare le frecce nel caso di Toon Link e Link, di ricaricare i cuori con Zelda e Shiek e di raddoppiare i danni (o quadruplicare, in modalità eroica) con Ganondorf. L’Amiibo di Wolf Link – che non abbiamo potuto provare in fase di recensione – consente di sbloccare un dungeon aggiuntivo in cui si affrontano 40 piani nei panni di Link lupo, e che dà accesso a un portarupie con una colossale capienza di 9.999 se completato.

– Gioco invecchiato benissimo

– Atmosfera unica

– Modalità eroica accessibile dall’inizio

– Troppi pochi interventi sulla grafica

– Troppi pochi interventi sul gameplay

8.0

The Legend of Zelda: Twilight Princess è un gioco invecchiato molto bene, nonché uno dei migliori capitoli della saga di Zelda che ogni giocatore dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Anche se questa versione in HD fa poco per togliere polvere dal gioco, il prodotto di partenza è così forte che il gioco merita l’acquisto. Se, tuttavia, siete fra quelli che hanno spolpato il gioco su Nintendo Wii, potreste restare in parte delusi da quanto fatto in questa versione, che compie solo dei piccoli passi avanti. Forse Zelda avrebbe meritato qualche sforzo in più, ma possiamo comunque ritenerci soddisfatti: Twilight Princess è ancora bellissimo.

Voto Recensione di The Legend of Zelda: Twilight Princess HD - Recensione


8