Recensione

The Elder Scrolls Online: Morrowind

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Elder Scrolls Online
The Elder Scrolls Online
  • Sviluppatore: Zenimax Online
  • Produttore: Bethesda
  • Distributore: Warner
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 4 Aprile 2014 PC/Mac - 9 giugno 2015 PS4/XONE - 6 giugno 2017 (Morrowind) - 5 giugno 2018 (Summerset)

Sono trascorsi circa quindici anni da quando abbiamo lasciato le terre di Vvardenfell. Un’avventura unica, intensa, costellata da grandi momenti e sicuramente una delle esperienze più corpose e affascinanti vissute all’interno del celebre mondo fantasy di The Elder Scrolls, molto prima dell’uscita degli ormai ben noti Oblivion e Skyrim, il cui successo è assolutamente indiscusso. Ora, con The Elder Scrolls Online: Morrowind, il publisher Bethesda e lo sviluppatore ZeniMax Online hanno introdotto all’interno del loro celebre MMORPG una nuova, vastissima area totalmente esplorabile e basata proprio sul capitolo originale apparso su PC e sulla prima Xbox nel lontano 2002, forte di una nuova classe basata sui poteri della natura, una modalità di gioco PvP del tutto inedita oltre infine una serie di aggiornamenti e funzionalità che renderanno ancor più avvincente e corposa la nostra permanenza a Tamriel, all’interno dell’universo multigiocatore di The Elder Scrolls Online. Attenzione però: Morrowind non è semplicemente un’espansione del gioco originale apparso nel 2014. È molto, ma molto di più.

Vvardenfell, andata e ritornoAvevamo già testato con mano alcune settimane fa – grazie alla beta giocabile del titolo – le bontà di questa nuova avventura targata Bethesda, ispirata allo storico e indimenticato terzo capitolo ufficiale della serie di The Elder Scrolls, un gioco che più di ogni altro riuscì ai tempi della sua uscita a dare un senso alla parola “vastità”. Morrowind fu infatti uno dei primi giochi di ruolo di matrice occidentale a proporre in chiave poligonale un mondo vivo e pulsante, caratterizzato da vaste città, avamposti, paludi e una vera e propria flora e fauna locale (come dimenticare i celebri “calamari volanti” e i funghi giganti, vero e proprio tratto distintivo di The Elder Scrolls III). Non sorprende quindi che ZeniMax abbia scelto proprio uno dei capitoli più amati della fortunata saga di TES per dare nuova linfa vitale al suo The Elder Scrolls Online, titolo che – nonostante sia legato a doppio filo a un brand di assoluto successo e capace di vendere milioni di copie – ha sempre stentato a decollare, forse per via di un sistema di gioco estremamente differente rispetto a quanto visto e giocato nella saga principale. Ora, con Morrowind Bethesda strizza l’occhio ai fan storici della saga, offrendo loro un biglietto di sola andata per l’isola di Vvardenfell, un luogo mistico e ancestrale sempre e comunque popolato da mostri e aberrazioni di ogni genere, nonostante il salto indietro nel tempo sia di ben 700 anni rispetto al capitolo originale. Ciò sta a significare che il mondo di gioco non sarà esattamente come lo ricordiamo, e che alcune aree potrebbero essere ancora in costruzione, sebbene il fan della saga riconoscerà subito locazioni come le Ashlands, Tel Mora o la Bitter Coast.
Vvardenfell è infatti un unico, grande lembo di terra completamente esplorabile, capace di ospitare una lunga storia principale, varie missioni secondarie, missioni Delve e tutta una serie di attività collaterali. Innanzitutto, a spiccare è la prima vera nuova classe giocabile a essere introdotta sin dall’uscita del titolo base nei negozi, ovvero quella del Warden. Basata sui poteri della natura, questa altri non è che una classe dotata di varietà e potenza decisamente sopra alla media, tanto nelle abilità curative e difensive, quanto in quelle legate all’attacco. Con il Warden potremo infatti evocare bestie feroci (come ad esempio i cliff racer, i war bear e gli shalk) oltre alla possibiltià di sfruttare a nostro vantaggio piante e arbusti, sia per curare noi stessi che i membri del nostro party. Infine, potremo anche utilizzare una potente magia di ghiaccio per difenderci dai colpi dei nemici. Tutto ciò rende il Warden una delle aggiunte più potenti mai viste in The Elder Scrolls Online (tanto da aver sollevato varie polemiche all’interno dei forum ufficiali per la sua potenza decisamente fuori dal comune).
La leggenda di TamrielUna cosa però balza all’occhio sin dal primo istante di gioco: The Elder Scrolls Online: Morrowind non sembra voler proporsi come un semplice contenuto aggiuntivo del titolo principale. Potrete infatti lanciarvi nelle peripezie che attanagliano il mondo di Vvardenfell sia con un personaggio di livello 1 creato da zero – grazie al consueto editor di inizio avventura – oppure con un protagonista realizzato in precedenza (per farlo, vi sarà richiesto di recarvi al santuario di Seyda Neen, primo villaggio in cui saremo chiamati ad accettare le missioni del gioco). Va detto che grazie all’aggiornamento “One Tamriel”, non vi sarà alcuna differenza o privilegio tra i nuovi arrivati e i veterani di ESO, dato che tutti i partecipanti all’avventura potranno interagire tra di loro scambiandosi informazioni e oggetti, oppure cooperando e collaborando tra loro per un fine comune. Per chi vorrà realizzare il proprio personaggio partendo proprio dalle basi, ZeniMax Online ha messo a disposizione una pletora di caratteristiche differenti da utilizzare: per ogni razza corrisponderanno specifici bonus per armi e attributi, mentre la classe scelta determinerà le abilità base del nostro personaggio. Ovviamente potremo decidere anche l’aspetto fisico del nostro guerriero, dal colore della pelle alla fisionomia del corpo, passando per i lineamenti del viso.
Come accennato poche righe più in alto, Morrowind offrirà tutta una serie di missioni inedite incentrate sugli Elfi Oscuri, partendo dal porto di Seyda Neen, per poi proseguire nella città di Vivec ed esplorando poi l’intera isola di Vvardenfell. Avremo a disposizione ben sei nuove missioni Delve e due nuovi dungeon messi a disposizione di qualsiasi utente. Le prime sono delle sub-questo  completabili anche da soli, senza l’ausilio di un gruppo di supporto. Tutti gli altri dungeon che saremo chiamati ad affrontare presentano invece un gran numero di avversari – e boss – ed è quindi caldamente consigliabile aggregarsi a un party prima di lanciarsi nella battaglia. Vi sarà anche una nuova, durissima prova chiamata “The Halls of Fabrication”, basata su scontri con ben cinque boss e ideali per team composti da 12 utenti. Proprio relativamente alla possibilità di giocare in PvE, Morrowind da modo di prendere parte ad avventure divise in gruppi di ridotte dimensione, team composti da 4 utenti, gruppi per la Alliance War e infine party composti da 4 giocatori per la modalità Battlegrounds. Quest’ultima, più nel dettaglio, permette di prendere parte a sfide PvP a tre squadre di 4 giocatori della durata di circa 10 minuti. Il tutto si svolgerà all’interno di ambienti di dimensioni ridotte, prendendo parte a classici Team Deathmatch, Capture the Relic (una versione riveduta e corretta del ben noto Capture the Flag visto in decine di sparatutto) e Domination. A ciò si aggiunge infine la possibilità di entrare a far parte delle Gilde guidate dai Guildmaster, previo invito. Ciò darà modo di accedere a gruppi esclusivi in cui recuperare oggetti, armi e informazioni difficilmente reperibili altrove.
La guerra degli Elfi OscuriIl sistema di combattimento di Morrowind non prende troppo le distanze da quanto visto in precedenza, con le consuete abilità magiche, mosse offensive e difensive e la possibilità di usare oggetti recuperati sul proprio cammino: potremo infatti effettuare attacchi leggeri e pesanti, oltre a poterci parare dai colpi dei nemici consumando parte della stamina, oppure schivandoli semplicemente. Utilizzando la nostra riserva di magicka ci difenderemo invece dagli incantesimi dei nemici che incontreremo sul nostro cammino, stando pronti a contrattaccare in base al nostro ventaglio di poteri e abilità. Poco sorprendentemente, salendo di livello e completando le varie missioni che ci verranno assegnate potremo guadagnare tutta una serie di punti attributi, utili per migliorare le nostre caratteristiche base. Ma non solo: grazie ai vari rami di abilità (incluse quelle straordinarie chiamate Ultimate) potremo scegliere se far crescere la nostra padronanza con le armi, la resistenza delle armature che indosseremo o l’immunità a fastidiosi incantesimi come il vampirismo (chi ha giocato l’originale The Elder Scrolls III ha sicuramente brutti ricordi a riguardo). Morrowind permette anche di creare oggetti tramite la forgiatura e la lavorazione del legno, oltre alla possibilità di dedicarci all’alchimia nel caso in cui fossimo interessati a dare alla luce pozioni curative. Chiaramente per poter dare sfogo alla nostra creatività dovremo recuperare le risorse necessarie sparse per il mondo di gioco, ragion per cui la ricerca sarà lunga e meticolosa.Se quindi a livello di contenuti ZeniMax non ha di certo badato a spese, spiace constatare come dal punto di vista tecnico non si sia invece andato troppo oltre il risultato ottenuto nel 2014: le animazioni dei combattimenti risultano sempre troppo scattose e decisamente poco credibili, così come i duelli mancano di quella solidità vista in altrettanti titoli simili. Anche i modelli dei vari personaggi sparsi all’interno del mondo di Tamriel sono realizzati con approssimazione e spesso con una cronica mancanza di dettagli, fatto questo che si ripercuote per tutta la durata dell’avventura e anche ad impostazioni hardware medio-alte. Nel nostro caso, c’è da dire che alcuni fastidiosi cali di frame rate hanno imposto un settaggio rivolto verso il basso, ma siamo sicuri che in tal senso Bethesda correrà subito ai ripari, col rilascio di varie patch correttive di qui a poco.

– Vvardenfell è proprio come la ricordavamo

– 30 ore di gioco aggiuntive

– Buona varietà di missioni e compiti secondari

– Tecnicamente ancora molto grezzo

– Non avvicinerà chi non ha mai masticato MMO in vita sua

7.5

The Elder Scrolls Online: Morrowind è sicuramente l’espansione che i fan del titolo Bethesda aspettavano da tempo: tornare nelle terre di Vvarderfell, riattraversare le lande impervie e oscure che molti di noi hanno imparato ad amare ben 15 anni fa, sarà un brivido difficile da controllare. Peccato che il sistema di gioco appaia ancora troppo schematico e il comparto tecnico così poco al passo coi tempi, da non permettere al titolo di andare oltre le sue ottime basi di partenza. Ad ogni modo, Morrowind è pur sempre un prodotto che va ben oltre il concetto di semplice espansione, portando l’MMO targato ZeniMax verso nuovi e affascinanti orizzonti.

Voto Recensione di The Elder Scrolls Online - Recensione


7.5