Recensione

Super Smash Bros 4

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a cura di Pregianza

UPDATE: Con l’apertura dei server abbiamo finalmente potuto mettere le mani sull’online di Smash. Udite udite… funziona! E benone anche. Il gioco di Nintendo dimostra di avere un netcode granitico, che porta raramente a trovare partite dove regna la latenza e permette a volte di giocare in modo degno anche quando le connessioni non sono superlative. L’esperienza offre due opzioni principali: Per Gioco e Per la Gloria, che sono a tutti gli effetti partite non classificate e classificate, ma non sembra esserci un preciso ranking system in base a vittorie e sconfitte (nonostante i risultati del giocatore vengano tutti segnati in un comodo blocco note virtuale). Scegliere il Per Gioco significa chiaramente buttarsi nell’arena contro più giocatori e con gli oggetti attivati, in una serie di scontri dove il divertimento la fa da padrone ma l’abilità dell’utente passa in secondo piano. 
Scegliere le ranked invece cambia tutto. Smash in 1 contro 1 ha un’altra faccia, ed è fatta di schivate all’ultimo secondo, colpi incredibilmente precisi e previsioni perfette di mosse e movimenti dell’avversario. Non è un gioco facile da gestire questo, vista l’efficacia di schivate e parate, e richiede conoscenza perfetta dei personaggi, poiché nelle arene For Glory non ci sono oggetti né piattaforme. Per chi ama il competitivo, comunque, è una droga, e la facilità con cui si trovano partite vi porterà a bruciarci ore e ore della vostra vita senza accorgervene. Tra le ranked ci sono anche match a squadre e a 4 giocatori, ma sono molto più casuali degli 1 contro 1 e meno soddisfacenti. Detto questo, netcode ed esperienza online sono promossi senza dubbio alcuno.
Non è tutto perfetto però: Nintendo è purtroppo rimasta ancora molto indietro quando si tratta di online, e per giocare con amici ritroviamo la stessa, antiquata struttura vista in Mario Kart. Non c’è la possibilità di invitare direttamente un amico in una lobby, l’unica cosa che si può fare è mandargli un messaggio su Miiverse e sperare che, dopo averlo letto, decida lui di entrare nella partita privata da voi aperta. Ancora una volta, non fosse sufficiente, la chat vocale si ferma durante la partita (ed è del tutto assente nelle altre modalità). In questo genere di cose Nintendo deve davvero adeguarsi, perché con un sistema a lobby più simile agli altri picchiaduro Smash sarebbe stato praticamente inattaccabile. 
Smash è pura genialità. No, non è un’esagerazione: gli Smash sono gli unici picchiaduro apprezzabili tanto da un paio di nonni con giovanissimi nipoti al seguito quanto da un gruppo di venticinquenni cresciuti a pane e Street Fighter e assetati di sangue. Il marchio rappresenta il più lampante esempio della filosofia Nintendo della “stratificazione”, e vanta titoli in grado di essere fighting game tecnici e al contempo dei party game, prodotti con un gameplay così intelligente da far convivere due anime del tutto differenti e da risultare fruibili indipendentemente dal giocatore. In un corso di game design all’università si meriterebbe chissà quante lezioni dedicate, è concettualmente un centro perfetto. Questa natura ibrida però paradossalmente è anche la sua debolezza. Le meccaniche studiate più attorno al divertimento che ai tornei portano il marchio ad essere spesso ignorato dalla community dei giocatori esperti di picchiaduro, al punto che i fan degli Smash Bros rappresentano una sorta di enorme gruppo alieno e parallelo alla scena competitiva mondiale, e al contempo chi lo apprezza solo per le serate con gli amici fatica ad amarlo al 100%, poiché online trova con facilità mostri di bravura intoccabili per un comune mortale. Avere due anime significa anche non appartenere insomma, e per questo motivo l’opera di Sakurai è un mondo a parte, un pianeta di botte da orbi e personaggi leggendari capace di trainare da sempre le vendite delle console Nintendo. Visti i dati non proprio strabilianti di WiiU, Super Smash Bros 4 ha un’importanza persino superiore ai capitoli che lo hanno preceduto. Per mesi Nintendo lo ha pompato alla grandissima con video e presentazioni di ogni tipo, e più di un amante del colosso nipponico lo vede come il messia disceso tra noi per salvare la console del paddone. Sakurai e il suo team sono da sempre sinonimo di qualità, spasso e cura maniacale per il dettaglio, ma saranno riusciti a sfornare il gioco eccezionale che tutti desiderano? Noi ci abbiamo passato sopra molte ore e, anche se la nostra recensione non è ancora completa a causa di server chiusi, ci sentiamo comunque di dare una valutazione al titolo visti i suoi contenuti. Chiaramente aggiorneremo il tutto quando sarà il momento, eppure possiamo dirvelo già ora con certezza: Smash Bros 4 forse non accontenterà tutti, ma è sicuramente un motivo eccellente per avere WiiU ed è il solito dannato capolavoro di furbizia e game design. 
Due anime, un sacco di pugni
L’analisi di un gameplay come quello dell’ultimo Smash Bros è… complicata, e richiede una divisione netta. Partiamo dal motivo per cui la serie riesce senza troppi problemi a conquistare giocatori di ogni età e tipo, ovvero l’intuitività dei suoi controlli. Smash Bros 4, come i capitoli che l’hanno preceduto, presenta strambe meccaniche ibride tra picchiaduro e platform, che permettono ai combattenti di darsele in arene estremamente elaborate e ricche di trappole, mutamenti e piattaforme, e offrono vari tipi di attacchi di facile esecuzione. Ogni lottatore può eseguire attacchi speciali e normali, che variano in base alla direzione dell’analogico durante il colpo, ma a questi si aggiungono attacchi smash eseguibili con un tocco secco nella direzione desiderata e caricabili, la possibilità di eseguire un doppio salto, e manovre difensive estremamente efficaci. Il tutto si sposa miracolosamente alla grande con il gioco di gruppo, e riesce a rendere l’esperienza ancor più caotica e gioiosa con l’introduzione di un numero notevole di oggetti utilizzabili dai combattenti, che aumentano di molto la randomicità degli scontri ma danno vita a situazioni spesso esilaranti. 
Fin qui tutto chiaro, ma poi è obbligatorio addentrarsi nel sistema del gioco, perché Super Smash Bros 4, in linea col resto della serie, è estremamente più complesso di quanto appare. Smash è una danza, un picchiaduro dove all’esecuzione di combo complesse a terra si sostituisce la maestria assoluta del posizionamento e del tempismo. La parata del gioco è estremamente efficace, ma tutto gira attorno a schivate continue, sul posto o laterali, all’uso oculato della presa e alla capacità di piazzare combinazioni aeree più o meno difficili dopo il rimbalzo giusto. A questo si aggiunge anche la necessità di padroneggiare la gestione del bordo del ring, a cui i personaggi possono attaccarsi per evitare di cadere, e l’importanza di prevedere le mosse dell’avversario per colpirlo con uno smash nel momento perfetto, così da farlo volare fuori schermo e ottenere preziosi punti. C’è sempre un elemento casuale, legato al fatto che in Smash non ci sono punti vita (anche se è possibile settare il gioco in modo che il sistema cambi e li utilizzi) bensì percentuali di danno che aumentano la probabilità di venir scagliati nello spazio, ma vi assicuriamo che le differenze tra un giocatore abile e uno della domenica sono abissali. Un esperto sa sempre cosa usare in qualunque situazione, scopre di giorno in giorno nuove tech, trova il modo di eliminare o diminuire i tempi di recupero da alcune delle mosse più rischiose, e domina completamente il campo. 
La bravura non dipende però tanto dall’uso impeccabile delle meccaniche base, che in questo capitolo peraltro non raggiungono i livelli visti in Melee, ancora oggi considerato il più tecnico degli Smash Bros. No, l’abilità vera dipende da fino a che punto si scoprono trucchi e tecniche avanzate dei vari personaggi. Qui le opzioni avanzate sono piuttosto limitate, come detto: ci si avvicina più a Brawl in quanto a meccaniche e nonostante alcuni grossi cambiamenti il combat system risulta più accessibile. Non c’è il tripping, pertanto si può scattare a piacere senza rischio di cascare malamente a terra, è possibile “rubare” l’angolo a un personaggio attaccato, e vi sono varie manovre extra da imparare, ma le sorprese reali risiedono nei combattenti. Abbiamo guerrieri capaci di fare dei cancel atipici di alcune mosse con certe tecniche, altri che confondono facilmente l’avversario con proiettili caricati e attacchi variabili, e altri che possono sfruttare ripetutamente delle special brutali o colpire l’avversario persino al di sotto dell’arena. Ogni personaggio di Smash Bros 4 ha delle qualità uniche ed è uno spasso impararne debolezze e punti di forza pian piano, cogliendone ogni sfumatura. Il roster, poi, è al solito enorme, con innumerevoli scelte, pochissimi personaggi “clone” (anche quelli che si assomigliano molto di solito hanno differenze marcate in più aspetti) e stili di combattimento per tutti i gusti. 
A voler trovare il difetto per forza, bisogna al solito andare sul bilanciamento. In un titolo come Smash 4, dove spostamenti rapidi e posizione sono il fulcro, un personaggio veloce e con mosse sicure è avvantaggiato, dunque nel roster dominano scelte come Sheik, Rosalina, Lucario, e altri con caratteristiche simili. Non che buttarsi nella mischia con un Ganondorf o Charizard sia impossibile, tutt’altro, ma vincere con personaggi lenti richiede molta più fatica e perseveranza. Per il resto, vi consigliamo di ignorare robaccia come le tier list, limiterebbero solo il vostro divertimento.

So. Much. Stuff
Se sul gameplay i fan accaniti della serie potrebbero aver qualcosina da ridire per l’allontanamento da Melee, non si può invece protestare per i contenuti, a dir poco mostruosi. Smash Bros 4 è, senza troppi giri di parole, il picchiaduro con più modalità ed extra che abbiamo mai visto in vita nostra. Non c’è un vero e proprio story mode, scelta che farà storcere il naso a qualcuno, ma a sostituirlo abbiamo l’imbarazzo della scelta. Il Classic Mode vi porterà già di suo a sfidare gruppi di avversari con tanto di rivale che si potenzia di volta in volta, e la chance di ottenere collezionabili di ogni tipo dopo le battaglie a difficoltà variabili. I soldi ottenuti andranno poi a finanziare altre modalità, come le Richieste Crazy e le Richieste Master, con le prime attivabili anche con dei comodi coupon speciali e contenenti prove molto impegnative che offrono ricchi premi. Non è certo finita, perché non bisogna scordare la modalità All Star, in cui si combattono i personaggi del gioco in ordine cronologico invertito e tutti i trofei ottenuti sono visibili, la mischia normale, e la mischia speciale con regole e condizioni personalizzate.
E c’è ancora molta, moltissima roba. Tra gli extra si trovano la prova homerun, dove si cerca di spedire il più lontano possibile un povero sacco da boxe, la prova bersaglio, che è una specie di variante di Angry Birds con una bomba a tempo, e in più un gran numero di eventi, vere e proprie missioni personalizzate ispirate al mondo Nintendo. Non bastasse tutto questo ben di dio c’è  pure lo Smash Tour, una sorta di gioco da tavolo multiplayer dove si ottengono nuovi personaggi e ci si sfida a forza di tiri di dado e bonus casuali nelle caselle della mappa. Un editor delle mappe, con tanto di personalizzazione dei combattenti mii e dei personaggi principali al seguito, non è altro che la ciliegina su una torta gigantesca che può rubarvi facilmente un’infinità di ore anche in singleplayer.
A tratti sembra quasi che gli sviluppatori abbiano voluto vedere fino a che punto fosse possibile riempire un disco WiiU. Troverete tra i menu addirittura demo di grandi classici come i Metroid 2D o un’opzione per usare un 3DS contenente il titolo come controller aggiuntivo, e a causa di un NDA categorico su certi elementi non possiamo neppure parlarvi di una lunga serie di altre sciccherie da non sottovalutare.
La nostra recensione purtroppo oggi ha una grave mancanza, ed è l’online. In un picchiaduro questo è un aspetto importantissimo che non può essere sottovalutato e vi assicuriamo che, all’apertura dei server, lo tratteremo nel dettaglio. La nostra valutazione odierna però può basarsi solo sui contenuti offline e per quanto riguarda validità del netcode, eventuali modalità inattese per il multiplayer competitivo o altre belle cose, vi toccherà aspettare. Non possiamo che avere fiducia in Nintendo, nonostante Smash su 3DS sia risultato piuttosto ballerino in questo campo. 
Impossibile invece criticare comparto tecnico e qualità delle arene. Non possiamo spoilerarvi numero dei campi di battaglia e unlock, ma la qualità delle mappe base è mostruosa, con easter egg, rimandi a grandi classici ed eventi dinamici spesso spettacolari (e a volte in grado di ribaltare un match). Per gli amanti del gioco bilanciato ovviamente ci sono anche stage che non cambiano, versioni Omega senza piattaforme di ogni ambientazione, e l’immancabile Final Destination, nonostante con amici numerosi il nostro consiglio sia di buttarsi sulle altre arene per aumentare ulteriormente il caos degli scontri. 
In chiusura tuffiamoci sul comparto tecnico e sugli Amiibo. Il frame rate del gioco pare inattaccabile, fisso a 60 fps e con una risposta dei comandi abbastanza impeccabile anche durante le partite con 8 giocatori (un’eventualità di cui pochi potranno usufruire, ma anch’essa presente nel pacchetto). Di alta qualità le animazioni, i modelli dei personaggi, e le succitate arene, con musiche meravigliose ed effetti sonori ottimi.
Molto interessante infine l’uso degli Amiibo, che se utilizzati danno modo al giocatore di creare personaggi mossi dall’IA e utilizzabili sia come partner durante i match che come avversari, personalizzabili e livellabili allo scopo di creare mostri poderosi. Non rivoluziona certo il gioco ma è un’aggiunta carina, che si potrebbe sviluppare ulteriormente in futuro e garantisce qualche “giocatore extra”. 

– Dannatamente divertente, specialmente se giocato con amici

– Combat System stratificato, intuitivo, ma comunque affinato e ben congegnato

– Contenuti mostruosi per un picchiaduro

– Roster notevole ed estremamente variegato

– L’allontanamento da Melee potrebbe infastidire alcuni vecchi fan

– C’è ancora qualche sbilanciamento evidente

9.0

Super Smash Bros 4 non ha un compito facile: è il titolo su cui Nintendo punta chiaramente di più per risollevare le sorti di WiiU, ha alle spalle una community gigantesca ed esigentissima, ed è circondato da aspettative di ogni genere. Sakurai però è una vecchia volpe, che ancora una volta ha dimostrato di avere ben chiaro il futuro della serie e di sapere perfettamente cosa rende un videogame divertente. L’ultimo Smash è un gioco veloce, esaltante, spaventosamente ricco di contenuti e in grado di farsi apprezzare da ogni tipo di giocatore. In pratica l’incarnazione di tutto ciò che ha reso la serie un successo. Ora non ci resta che aspettare l’online, ma se dovesse andar tutto liscio la nostra vita sociale finirà probabilmente lì.

Voto Recensione di Super Smash Bros 4 - Recensione


9