Spaziogames Top 10 - Game Designer

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

La lista di game designer meritevoli di una menzione d’onore per le grandi opere che hanno segnato la storia dei videogiochi è davvero lunghissima, e ammettiamo che fino all’ultimo siamo stati indecisi su quali dovessero essere le dieci personalità più di spicco di questa classifica. Abbiamo dunque optato per quelli più rilevanti, capaci di creare videogiochi indimenticabili, influenti e iconici, che hanno fatto e continuano a fare la storia di questo settore.
Sid Meier
Creatore della popolare serie Civilization e di tutto ciò che porta il suo nome, Sid Meier è considerato uno dei padri degli strategici a turni. Ha inoltre dato il suo contributo a molti titoli del genere, riuscendo a mantenere intatti gli standard qualitativi delle proprie opere per oltre trent’anni. Sid Meier ha sviluppato, prodotto e contribuito a creare molte opere nella sua carriera. Tra queste, oltre alla più famosa nata nell’ormai lontano ’91, citiamo: Sid Meier’s Pirates!, SimGolf, Railroad Tycoon e Alpha Centauri.
Warren Spector
Famoso per aver influito in modo determinante sulla ramificazione della narrazione all’interno dei videogiochi e per aver dato ai giocatori la possibilità di fare delle scelte che portano a delle conseguenze, Warren Spector entra di diritto in questa top 10. A lui si deve Deus Ex, che si fa portatore della sua filosofia di sviluppo, combinando con successo elementi di generi differenti. Il suo nome appare anche in progetti di grande importanza come System Shock, Thief e Ultima, con quest’ultimo che rimane comunque legato indissolubilmente al nome di un altro grande del passato: Richard Garriot.
Shinji Mikami
Figura di spicco fondamentale per la popolarità del genere dei survival horror e grande innovatore delle meccaniche di gioco delle avventure in terza persona, Shinji Mikami è uno dei più popolari e amati game designer. Il padre di Resident Evil ha contribuito a formare e definire l’epoca d’oro di Capcom, lavorando a serie di grande successo come Dino Crisis e Devil May Cry, prima di lasciarla e dedicarsi a progetti del calibro di Vanquish e The Evil Within. Merito suo è anche la nuova impostazione di gioco vista in Resident Evil 4, che ha influenzato per oltre un decennio parecchi third person shooter.
Hideo Kojima
Mente brillante e autore di fama internazionale, grazie alla sua cultura a tutto tondo Hideo Kojima è stato in grado di dare grande credibilità al medium, arricchendone la portata narrativa e sviluppando dinamiche di gioco che ancora oggi rimangono un importante metro di paragone. Oltre alla serie iconica di Metal Gear, a cui ha dedicato gran parte della propria carriera, Kojima ha lavorato a Snatcher, Policenauts e ai due magnifici Zone of the Enders. Dopo aver lasciato Konami e aver stupito tutti lasciando intravedere il gran potenziale che avrebbe potuto avere la rinascita di Silent Hill, Kojima si prepara adesso a nuove sfide col nuovo studio di sviluppo di cui è a capo.
Ron Gilbert e Tim Schafer
Ron Gilbert è un nome che non ha bisogno di presentazioni. Dopo aver lavorato a Maniac Mansion e ai primi due e indimenticabili Monkey Island, il popolare sviluppatore è riuscito a dare un’impronta significativa allo storytelling interattivo, che ancora oggi, nonostante sia oggetto di sperimentazioni, deve tantissimo al suo approccio creativo. Dopo aver lasciato LucasArts e aver fondato con scarso successo alcuni studi di sviluppo, nel 2013 si è riunito con Tim Schafer sotto l’egida di Double Fine. Schafer, tra gli altri, è responsabile di opere significative come Grim Fandango, Full Throttle e Day of the Tentacle.
Hironobu Sakaguchi
A partire dal 1984, il nome di Hironobu Sakaguchi appare in quasi tutti gli RPG di stampo nipponico più popolari e apprezzati. Oltre alla saga di Final Fantasy, che salvò Squaresoft dal collasso per poi renderla ricca e assai popolare, il prolifico game designer ha messo la sua firma e ha contribuito a successi come Chrono Trigger, Xenogears, Parasite Eve, Legend of Mana, Vagrant Story e tanti jrpg iconici entrati ormai nella storia e nella memoria di milioni di giocatori di tutto il mondo. L’ultimo suo vero jrpg di stampo classico è Lost Odyssey. Dopo di ciò, il padre di Final Fantasy ha avuto alterne fortune e ultimamente si sta concentrando su progetti per mobile.
Gabe Newell
Dopo aver lavorato per ben tredici anni per Microsoft, Gabe Newell lasciò l’azienda di Redmond per fondarne una sua assieme a Mike Harrington, un altro ex-dipendente. Valve, dal ’96 a oggi si è evoluta molto a ha cambiato per sempre il mondo del PC gaming. Prima di diventare una miniera d’oro per “Gaben” grazie a Steam, Valve era legata a una pietra miliare dei videogiochi: Half-Life. Il Source Engine, oltre a essere rimasto uno dei motori di gioco più versatili e usati, ha rimarcato l’importanza delle mod e il loro grande potenziale. Se Left 4 Dead, il magnifico Portal e una lista interminabile di giochi hanno fatto parte della vostra carriera di videogiocatori, lo dovete proprio a Gabe Newell e Valve.
John Carmack e John Romero
Dopo le prime sperimentazioni degli anni ’70 e ’80, il genere degli FPS prende una fisionomia definitiva agli albori degli anni ’90 grazie ai creatori di una delle opere più importanti e influenti della storia del videogioco: DOOM. Prima con Wolfenstein 3D e poi con l’iconico Doom e Quake, Carmack, Romero e Hall hanno dato vita a un’innovazione senza precedenti, che riecheggia tutt’oggi a distanza di molti anni. Dopo il successo e qualche gioco poco riuscito, Romero sta tentando adesso di ritornare in scena; Carmack è invece riuscito a lavorare su un altro titolo dal gran potenziale come Rage, prima di diventare CTO di Oculus, ormai sussidiaria di Facebook.
Yu Suzuki
L’età d’oro di Sega è fortemente legata alle intuizioni e ai progetti di una personalità di rilievo assoluto come Yu Suzuki, che ha guidato la storica AM2 per ben 18 anni di onorata carriera. I cabinati arcade delle sale giochi e le console Sega hanno ospitato per intere generazioni i frutti del lavoro di Suzuki, che insieme al suo team ha dato vita – tra i tanti – a Space Harrier, OutRun, After Burner, Virtua Racer, Virtua Fighter, Virtua Striker e Shenmue, di cui si attende un terzo capitolo. Il game designer giapponese è universalmente considerato uno dei pionieri del medium.
Shigeru Miyamoto
Chiudiamo la nostra top 10 con una vera e propria leggenda vivente: Shigeru Miyamoto. Entrato a far parte di Nintendo alla fine degli anni ’70,  Miyamoto ha contribuito a creare franchise milionari come Super Mario, Donkey Kong, The Legend of Zelda e altri titoli importanti come Star Fox, F-Zero e Pikmin, collaborando inoltre per altri prodotti dell’azienda, instancabilmente. A lui si devono anche alcune intuizioni relative all’hardware, come i tasti dorsali e lo stick analogico, diventati ormai uno standard a cui nessuno è in grado di rinunciare. Il successo mondiale di Nintendo è dovuto soprattutto alla sua mente brillante, capace di indicare una direzione precisa e influenzare tutti coloro che sono arrivato dopo di lui. Super Mario Bros. venne venduto in bundle col NES negli Stati Uniti, riuscendo a rinfrancare il settore dopo la famigerata crisi dell’83.