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Razer Tartarus V2, recensione del tastierino da gaming

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a cura di Matteo Bussani

I gaming keypad sono delle versioni ridotte delle tastiere, completamente rimappabili, ma soprattutto arricchite di tasti e shortcut che possono aiutare il videogiocatore ad affrontare le situazioni più concitate e frenetiche. In casa Razer, questo prodotto è diventato una costante della lineup, tanto che generazione dopo generazione ne abbiamo proprio visto l’evoluzione. Il primo della categoria fu il Razer Nostromo, seguito a ruota dalla prima versione del Tartarus, che poi trovò il miglioramento definitivo nell’Orb-weaver.  Il prezzo di quest’ultimo, però, e l’interesse moderato verso questo tipo di periferiche fece sì che il Tartarus trovasse nuova linfa nella sua seconda versione, che è anche quella che ci è giunta in redazione in questi giorni natalizi per la recensione. Senza perdere altro tempo iniziamo come consuetudine con le specifiche tecniche.

Specifiche Tecniche

Tecnologia Razer™ Mecha-MembraneTasti a metà corsaRetroilluminazione Razer Chroma™ con 16,8 milioni di opzioni colore personalizzabili32 tasti completamente programmabiliThumbpad direzionale a 8 vie e rotellina di scorrimentoCompletamente anti-ghostMacro di lunghezza illimitataProfili di gioco illimitatiFattore forma ergonomico con supporto per il palmo regolabileCompatibile con Razer Synapse 3 (PC) / Razer Synapse 2 (Mac)Ultrapolling 1 000 Hz

Estetica 8,0

Chi conosce i gaming keypad di Razer avrà sicuramente familiarità con le forme e le cromature del Tartarus V2. Possiamo dividere il tastierino in tre sezioni, la prima quella dell’appoggipolsi e del supporto al palmo della mano, la seconda della tastiera vera e propria e la terza laterale dove ci sono il d-pad, il selettore del preset e il tasto corrispondente alla barra spaziatrice. Esiste un piacevole contrasto tra le forme squadrate dei tasti e della zona superiore con quelle arrotondate della parte bassa, che invece guida la mano a una posizione poco faticosa e più morbida. Il nero è presente su tutta la superficie del keypad e fa contrasto con la retroilluminazione dei tasti spinta dalla tecnologia CHROMA, capace di rendere fino a 16,8 milioni di sfumature differenti. Non ci ha particolarmente entusiasmato il passaggio tra materiali opachi e lucidi, entrambi presenti sul Tartarus, perchè i secondi sono più facilmente vittime di graffi dei primi.

Ergonomia e utilizzo gaming 8,0

Il prodotto dimostra l’esperienza di Razer in materia di Keypad. Le forme si sono affinate nel tempo, tanto che l’appoggio è comodo per qualsiasi tipo di mano. Forse le più piccole faranno un po’ di fatica a raggiungere l’ultima fila di tasti, ma con un po’ di abitudine a “muoversi” sul Tartarus si riesce a fare tutto. Comodissimo il cuscinetto in simil pelle alla base che, pur non essendo molto resistente, impedisce uno sfregamento eccessivo del polso e quindi eventuali infiammazioni. Molto apprezzati anche i nuovi tasti ibridi meccanici e a membrana, che sono leggeri da premere, ma a metà corsa con il feeling tattile e sonoro dei tasti meccanici, danno la giusta sicurezza abbinata a una buona reattività.Ben posizionati anche i tasti laterali, se non fosse per la rotellina sempre sacrificata e con uno scrolling fin troppo morbido e impastato. Dal nostro punto di vista avrebbero anche potuto evitare di inserirla.

Funzionalità e Software 9,0

Il Razer Tartarus V2 nasce con la particolarità di avere una serie di ben trentadue tasti, di cui 20 classici, completamente rimappabili. Si può creare un numero di preset pressochè illimitato, per personalizzare la configurazione dei tasti per ogni gioco. Ciò viene particolarmente in aiuto al giocatore, a patto di sapere come modificare le impostazioni del Tartarus o di aver tempo a sufficienza per un po’ di trial-and-error. La grande versatilità in ambito gaming o nell’utilizzo hardcore di qualche software di editing, però, viene limitata dalla scarsa poliedricità in altre situazioni, tanto che il keypad dev’essere sempre abbinato a una tastiera classica, che di suo però potrebbe avere già gran parte delle capacità di cui sopra.Lato software troviamo come al solito il supporto al Synapse 3, che è il motore più recente di tutto l’hardware Razer. Pur essendo ancora in beta, ha un’interfaccia pulita e chiara, che dà accesso alle impostazioni, alla creazione di macro, alla modifica dei colori dell’illuminazione RGB Chroma, all’aggiornamento del firmware.

PREZZO: 79,99€

– completamente configurabile

– prezzo non esagerato

– ottimi i tasti ibridi

– solo per una determinata fetta di giocatori

– qualche elemento sottotono

– finiture lucide facilmente graffiabili

8.0

Il Razer Tartarus V2 è un gaming keypad che dimostra la capacità di Razer di creare prodotti utili a determinate tipologie di giocatori. La fattura è come al solito ottima, a parte la scelta di materiali lucidi e la rotellina non entusiasmante, e il supporto software è quello tipico che abbiamo già apprezzato in tanti altri prodotti.

Coloro che hanno una tastiera a membrana per l’utilizzo quotidiano e vogliono qualcosa di reattivo e completamente personalizzabile per il gaming, troveranno in questa periferica il giusto compromesso; per gli altri l’appeal sarà di sicuro minore.

Voto Recensione di Razer Tartarus V2, recensione del tastierino da gaming - Recensione


8