Recensione

Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo

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a cura di Blade

Nato nel 1989 grazie al genio di Jordan Mechner, Prince of Persia è diventato ben presto uno dei videogiochi più conosciuti ed amati dal pubblico per la sua trama intrigante e per la sua grafica sempre all’avanguardia. Oggi, a sette anni esatti dalla sua ultima avventura (PoP 3D), ritorna il nostro amato e coraggioso eroe su tutte le piattaforme di gioco per accontentare i fans che a lungo lo hanno atteso.Ma se per le console “grandi” si parla di un rinnovato look tridimensionale, per la versione Game Boy Advance si tratta di un tuffo nel passato: PoP ritorna alla sua impostazione originale, il platform 2D!Riuscirà il nostro Principe a sconfiggere il cattivo di turno, seppur con una dimensione in meno?

Inizia l’avventuraDopo aver selezionato la lingua a noi più familiare (è possibile scegliere tra ben sei idiomi, quali italiano, inglese, francese, spagnolo, olandese e tedesco) arriveremo in una schermata, in cui troveremo le voci: inizia partita, dove inserendo il nostro nome (se ne possono mettere fino a tre) faremo cominciare il gioco, elimina partita, per cancellare i salvataggi e opzioni, dove sarà possibile attivare/disattivare la musica e/o il sonoro e vedere i riconoscimenti.Selezionando la prima voce partirà la presentazione, utile a farci capire lo scopo del gioco. Saranno tutte immagini statiche sottotitolate di grande impatto visivo, in cui i personaggi -il Principe, il Re Shahraman, il Maharahjah indiano, il Visir- parlano degli avvenimenti.

“Siediti e ti racconterò la storia più incredibile che tu abbia mai sentito”Come detto, la trama è stata da sempre uno degli elementi caratteristici del gioco: anche questa volta non delude e si rivela complessa e, allo stesso tempo, appassionante.Tutto comincia quando il grande Re di Persia, Shahraman ed il suo giovane figlio (senza nome, come vuole la “tradizione”), in cerca di onore e gloria, sconfiggono il Maharajah indiano, rapendo la bellissima figlia Farah e saccheggiandone lo sfarzoso Palazzo, sede di tesori ed oggetti inestimabili. Malignamente istigato dal Visir, il Principe rompe una strana classidra con un misterioso pugnale: si sprigionano, così, le Sabbie del Tempo, che trasformano i sudditi del regno in feroci zombie. Ora lo scopo del nostro eroe sarà quello di rimediare al grave errore e grazie all’aiuto di Farah, desiderosa di reimpadronirsi del “suo” tesoro, si mette sulle traccie del perfido Visir. Ma la strada che porta a questa losca figura sarà costellata di enigmatici rompicapi, nemici pronti a farci a fettine e burroni che non vedono l’ora di farci da tomba…

Rompicapo e azioneGiocare a PoP:lSdT consiste essenzialmente nell’esplorazione dell’ormai fatiscente Palazzo del Maharajah indiano, una sorta di complicato labirinto in cui ogni volta sarà necessario ingegnarsi per cercare di aprire la porta che ci darà l’accesso alla stanza successiva: saranno soprattutto enigmi “meccanici”, come il capire la giusta sequenza dei bottoni colorati da premere, a permetterci di proseguire.Oltre a elementi da rompicapo, non mancano neanche le tipiche caratteristiche di un gioco d’azione: ci saranno piattaforme mobili su cui ci dovremo sbrigare a saltare, colonne e simili su cui aggrapparci e poi arrampicarci, trappole varie, orribili animali e cattivissimi guerrieri, come lanciatori di affilati “boomerang”, spadaccini o arcieri, da uccidere. E se non recuperemo la sabbia dopo aver sconfitto uno di questi zombie, questi resusciterà e ci sarà nuovamente da combattere. Ma, parlando dei nemici bisogna anche dire che sono alquanto stupidi, perchè stando fermi, ci permettono di avvicinarci e duellare con loro non sarà altro che una passeggiata.

Two is meglio che oneUna delle tante particolarità di PoP:lSdT è anche quella di poter giocare con due personaggi, alternandoli a nostro piacimento: il Principe e Farah, la figlia del Marajah indiano sconfitto (quest’ultima però la si potrà selezionare solo dopo aver sconfitto il primo mostro).Entrambi hanno caratteristiche differenti: il ragazzo, armato con la spada, ha si maggiori abilità, ma lei, grazie al suo arco può colpire dove lui non può arrivare. E’ quindi importante alternare i due personaggi per riuscire a risolvere gli enigmi e per attivare i congegni che ci permetteranno di superare un determinato ostacolo.

Menu e non solo…Il menu che possiamo aprire ogni volta che premiamo start durante il gioco, si articola in ben cinque sezioni che ci permettono di meglio capire come ci stiamo comportando. Nella prima possiamo leggere la percentuale di vita e di sabbia del tempo che ci sono rimaste e il numero di cattvi uccisi nel livello; nella seconda troviamo gli oggetti utili che abbiamo raccolto, come le pozioni energetiche, le scorte di sabbia, antidoti, elisir, etc…; nella terza c’è la mappa del Palazzo per conoscere dove siamo e dove dobbiamo recarci; nella quarta ci sono le mappe delle abilità che abbiamo scovato: sono in tutto quindici e ci permettono di compiere mosse (e non solo) prima non disponibili, come il doppio salto o il rotolamento; iinfine, la quinta ci indica il numero dei nemici che abbiamo sconfitto durante tutto il gioco (in tutto ne dovremo uccidere settantacinque). In verità ci sarebbe anche una sesta sezione, che ci permette di continuare a giocare, di uscire o di mettere il GBA in stand-by in modo che non consumi eccessivamente le batterie (sarà poi possibile riprendere, tenendo premuti i tasti select, R e L contemporaneamente).In-game, le uniche barre che potremo trovare sono quella lunga della salute e quella circolare della sabbia del tempo a disposizione. Per recuperare l’energia, troveremo nel nostro cammino o dei raggi di luce o fontane o “focolai” rossi. Mentre per le sabbie, basterà uccidere i nostri avversari o passare su “focolai” azzurri; sarà molto importante avere della rena utilizzabile, perchè ci permetterà di avere il controllo del tempo: se sbagliamo, potremo tranquillamente riavvolgere fino a dove vogliamo (dipende dalla quantità che abbiamo) e correggere l’errore!I salvataggi sono effettuabili solo in particolari circostanze, con una frequenza notevole. Solo che, alcune volte, questi checkpoint non sono disposti in maniera molto intelligente e, alla lunga, dover ricominciare a perlustrare una stanza da capo può diventare davvero irritante.

Aspetto tecnicoLa grafica, che utilizza lo stesso motore usato in Splinter Cell, è il pezzo forte del gioco. I personaggi sono molto ben realizzati e i loro movimenti sono incredibilmenti fluidi; gli scenari sono una gioia per gli occhi, ci riportano perfettamente nel mondo arabo, grazie agli ambienti colorati, brillanti e ricchi di dettagli. Una pecca, però, la si può trovare: Farah, rispetto al Principe, è meno curata nell’aspetto e nelle animazioni. Il sonoro non è nulla di speciale, ma neanche nulla di orribile. Le musiche, in pieno stile indiano ben contribuiscono a creare l’atmosfera, mentre gli effetti, come i “brontolii” dei personaggi o l’apertura di una porta, ben sottolineano l’accaduto. Alla lunga, però, il tutto può risultare fastidioso per le nostre povere orecchie…I controlli sono semplici ed immediati da imparare: A per saltare, B per usare la spada, L per utilizzare le sabbie del tempo, select per cambiare character e start per interrompere momentanemente; poi ci sono anche altre combinazioni, come giù+A per rotolare, ma sono comunque facili da tenere in mente.La longevità è, invece, l’unico difetto di PoP: il gioco non dura molto e una volta finito non c’è più nulla da fare. Ubisoft ha provato a inserire una “missione-extra”, ossia il ricercare delle medaglie segrete tornando indietro nel tempo, o la possibilità di connettere il GBA al GameCube per ottenere nuovi bonus, ma il risultato non cambia.

-Pieno di enigmi

-Ottima grafica

-Possibilità di connettività con il GC per sbloccare nuovi bonus

-Dura poco

-Salvataggi scomodi

-Qualche nemico più intelligente non avrebbe fatto male

7.8

Il mitico Principe sbarca finalmente sulla nostra amata console portatile!

Il gioco è divertente, ben realizzato tecnicamente, con una storia interessante ed intrigante, ma la sua longevità non elevata ne limita inevitabilmente il giudizio finale. Se fosse stato curato meglio questo aspetto staremmo già parlando di capolavoro…

Voto Recensione di Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo - Recensione


7.8