Anteprima

PixelJunk 4am

Avatar

a cura di ViKtor

Tra le produzioni parallele ai titoli da tripla A su Playstation 3 ha sempre spiccato la serie PixelJunk. Non tanto per qualità o richiamo, quanto per la spinta innovativa e la capacità di essere anticonformista, quasi “underground”.All’ultima GDC i ragazzi di Q-Games hanno provato ancora una volta a stupire il Playstation Network presentando PixelJunk 4AM. Stavolta non si spara, non si salta, non si fa nulla di tradizionale. Stavolta si crea musica.

Direttori d’orchestraPixelJunk 4AM non poteva essere il classico videogioco musicale alla Guitar Hero. Non poteva basarsi su una periferica come la chitarra, non sarebbe stato abbastanza innovativo. Ecco che allora gli sviluppatori hanno concepito il Move come una bacchetta di un direttore d’orchestra, da impugnare e far danzare seguendo la propria ispirazione.L’idea alla base del gameplay è semplice quanto profonda: tramite i pulsanti del Move il giocatore seleziona una delle quattro principali tracce della canzone che sta creando, ovvero Kick, Bass, Rythm e Synth, per poi associargli un riff a scelta. Premendo il tasto Move e ruotando il controller, a questo punto, il suono verrà alterato con effetti diversi, aumentando a dismisura le possibilità di personalizzazione. La composizione così creata è memorizzabile premendo il trigger dorsale, in modo da essere riutilizzata qualche secondo più tardi senza dover essere ricreata.Raramente abbiamo assistito ad uno sfruttamento così radicato del Playstation Move, ed è questo l’aspetto che più stupirà. E’ naturale che inizialmente potrebbe essere complicato destreggiarsi tra le tracce e i riff, ma siamo sicuri che con un po’ di pratica si otterrà un controllo gradualmente maggiore del suono, fino alla totale soddisfazione per il proprio orecchio.La selezione musicale sarà ampia, svariando dalle rilassate melodie della lounge all’elettronica più spinta, non tralasciando ovviamente tutte le sonorità intermedie.

LIVE from your own homeLa carica innovativa di PixelJunk 4AM è talmente elevata che spinge per sconfinare dall’esperienza di gioco appena descritta. Per permettere tale ribellione, i Q-Games hanno concepito un multiplayer più “social” che competitivo: la condivisione LIVE tramite PSN delle nostre performance. Ciò non significherà soltanto confrontare le proprie creazioni con quelle di altri utenti, bensì scoprire nuovi talenti e godere delle loro composizioni proprio come fosse musica diffusa dalle casse dello stereo.Il lato geniale di questa condivisione è il suo essere gratis: basterà scaricare il player di PixelJunk 4AM, privo del gioco vero e proprio, per entrare nel mondo dei musicisti virtuali e ascoltarne le opere, capendo magari se la tipologia di prodotto può fare al caso proprio. Un nuovo modo, sicuramente vincente, di intendere una versione dimostrativa.La nostra analisi non può però nascondere un certo scetticismo sul target a cui si indirizzerà tutto questo anticonformismo. PixelJunk 4AM è, ancora prima di essere pubblicato, un gioco di nicchia. E’ un lavoro ricercato, fine e di una certa caratura, ma allo stesso tempo pensato per chi è grande amante della musica e ne carpisce ogni sensazione. L’aspetto meramente ludico qui sembra ridotto veramente all’osso, fattore che inevitabilmente allontanerà chi è alla ricerca di esperienze più classiche. Pochi, insomma, sapranno apprezzare le peculiarità del nuovo esponente di PixelJunk. Chissà che loro non vengano ripagati con una piccola gemma.

– Sprizza originalità

– Ottimo utilizzo del Move

– Componente “social” interessante

E’ sempre difficile quantificare le aspettative sull’uscita di produzioni del genere. PixelJunk 4AM stuzzicherà inevitabilmente la curiosità di molti utenti del PSN, grazie alla sua originalità, al carisma intrinseco dei videogiochi musicali e all’ottima implementazione del Playstation Move, raramente sfruttato così a fondo. Il sacrificio sotto l’aspetto ludico e il target finale ristretto, però, potrebbero portare più di un giocatore ad ignorare del tutto questa ennesima prova di coraggio di Q-Games. Se sarà un errore da non commettere, lo scoprirete presto con la nostra recensione.