Anteprima

Orcs Must Die! Unchained

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a cura di LoreSka

Robot Entertainment con Orcs Must Die! fece un piccolo capolavoro. Un tower defense che sapeva il fatto suo, uscito in un periodo in cui i tower defense spopolavano, quasi tutti senza presentare nulla di originale. Questo gioco, invece, trasformava il genere tower defense portandoci nei panni di uno stregone, direttamente sul campo di battaglia, intento a piazzare trappole e a intervenire anche direttamente contro le ondate di orchi. La campagna era lunga, il character design divertente e in generale l’atmosfera era piena di ironia.
Il gioco ebbe un sequel, anch’esso molto apprezzato, tanto che qualcuno ha pensato bene di prendere il marchio di Orcs Must Die! e di trasformarlo in una sorta di franchise. Ed ecco che così, da tre anni di distanza dall’originale, abbiamo avuto l’opportunità di provare Orcs Must Die! Unchained, un gioco che prende le distanza dai predecessori e si addentra nel fruttifero (ma non sempre ottimo) territorio del free-to-play.
MOBA Must Die!
Se Orcs Must Die! coglieva la palla al balzo dell’esplosione dei tower defense creando un prodotto originale e – nel suo piccolo – innovativo, Unchained cerca di fare lo stesso con il genere MOBA. Non si possono biasimare gli sviluppatori per questa scelta: oggi il genere multiplayer battle arena è il più giocato al mondo, e il modello free-to-play ha dimostrato essere una gallina dalle uova d’oro.
Così come fece Orcs Must Die! con il genere di appartenenza, Unchained cerca di ridiscutere e ripensare le meccaniche già viste nei vari Dota e League of Legends combinandoli con le caratteristiche dei precedenti giochi della saga. Unchained, in breve, non è un normale Orcs Must Die!, ma al contempo non è l’ennesimo clone di un genere di successo, ma indubbiamente abusato. Questo, ovviamente, è un aspetto davvero positivo che siamo curiosi di approfondire quando il gioco uscirà finalmente dalla fase di test. Al momento, infatti, i server del gioco sembrano soffrire di alcuni problemi, e l’attesa di ogni partita raggiunge (e spesso supera) il limite della pazienza umana.
Questa volta i mostri non sono la nostra (unica) nemesi. Ogni squadra ha infatti a disposizione una sorta di portale dal quale vengono spawnati dei mostri. Lo scopo del gioco consiste nel liberare la via alle nostre creature interpretando un eroe, e fare in modo che esse raggiungano la base nemica. Vi ricorda qualcosa? Esatto, questo è il principio di ogni MOBA, e da questo punto di vista il gioco non presenta grosse differenze concettuali rispetto a tanti altri esponenti del genere. Il cambiamento di rotta è dato dal modo in cui si affrontano i minions, pardon, i mostri del nemico: anziché affrontarli di petto, infatti, ci ritroviamo a piazzare trappole ed eventuali difensori per rallentare la corsa degli avversari.
Le abilità
In Orcs Must Die! Unchained le abilità dell’eroe, i mostri evocabili e le trappole sono distribuiti in varietà limitata, ed è onere del giocatore scegliere quali perk associare al proprio personaggio. In questo modo la personalizzazione dell’eroe appare piuttosto variegata, e ciascun giocatore ha la possibilità (nonché l’obbligo) di crearsi la build che più gli si addice.
Lo spawn dei mostri, a differenza di molti battle arena, non è automatizzato ma determinato dal giocatore, il quale può chiamare le proprie creature al costo di denaro ottenuto dalle uccisioni. Questa scelta, già vista in numerosi giochi multiplayer, contribuisce a migliorare il bilanciamento tra attacco e difesa ed obbliga ogni giocatore a mantenere un approccio attivo.
Se l’uccisione dei mostri è fondamentale per evitare l’attacco alla propria base, quella degli avversari in carne ed ossa è cruciale per la vittoria della partita. Il tempo di respawn di ogni nemico, infatti, è di quasi 30 secondi: un tempo sufficientemente lungo per consentire alla propria squadra di ottenere un vantaggio tattico, a patto che ci sia rapidità di esecuzione e organizzazione.
Il coloratissimo mondo degli orchi
La grafica di Orcs Must Die! Unchained è in linea con le precedenti produzioni di Robot Entertainment. Parliamo di un mondo colorato, con modelli al limite del comico e una violenza cartoonesca che non ha mancato di strapparci qualche sorriso. Non vi è dubbio che vi siano ampi margini di miglioramento, ma considerando che si tratta di una versione alpha siamo piuttosto fiduciosi.
Non possiamo esprimerci, al momento, sull’aspetto legato all’economia del gioco. Trattandosi di un free-to-play è inevitabile la presenza di microtransazioni, e nella versione alpha è già presente uno shop (seppur vuoto). Possiamo supporre che il gioco consentirà di acquistare alcuni acceleratori alla crescita, nuovi eroi ed elementi estetici di varia tipologia. La cosa, però, potrebbe sfuggire di mano se anche le creature evocabili, le abilità e le trappole facessero capolino nel negozio. Speriamo bene.

Nonostante l’accozzaglia di MOBA emersa negli ultimi due anni, Orcs Must Die! Unchained sembra voler affrontare il tema con ironia, proponendo qualcosa di originale e mescolando con sapienza quanto di meglio il team ha saputo fare in passato con un genere di enorme successo. È davvero presto per esprimere un giudizio, e la beta (in arrivo a fine giugno) potrebbe rispondere a qualche domanda lasciata in sospeso. Ma al momento crediamo che il gioco saprà ricavarsi una sua nicchia in un universo davvero affollato.