Miglior GDR - Spaziogames Awards 2017

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a cura di Redazione SpazioGames

Nell’appuntamento degli Spaziogames Awards 2017 dichiareremo giorno dopo giorno i migliori giochi dell’anno per ciascuna delle categorie proposte, per arrivare all’ultimo giorno dell’anno con in mano il vincitore del premio di Miglior Gioco dell’Anno di questa edizione.

Le regole prevedono la votazione da parte dell’intera redazione di Spaziogames.it, nessuno escluso, ed è stato possibile esprimere due preferenze per categoria, in modo tale da riuscire ad avere più probabilità di definire il podio ed evitare ex aequo. Il calendario verrà definito in base alle esigenze di registrazione dei video, ma quello che è sicuro è che ogni giorno a partire da oggi uscirà almeno un video, ma potrebbe capitare che diventino addirittura due.Rimanete sintonizzati, e che vinca il migliore!

Clicca sul link per scoprire i vincitori di ciascuna categoria.

Persona 5

“Persona 5 è un titolo che dalla sua ha tantissimi pregi, ma ci sono due aspetti che gli impediscono di entrare nell’Olimpo dei videogiochi: in primis la sua incredibile lentezza nell’avviarsi, perché dopo venti ore di gioco avrete ancora dei tutorial da apprendere e delle meccaniche da comprendere. Così come il primo combattimento arriverà dopo circa sei ore di dialoghi. Un aspetto disarmante, che, come già spiegavamo, può scoraggiare gran parte dei videogiocatori che potrebbero affezionarsi al battle system lasciandosi completamente rapire, ma annoiarsi dopo l’ennesimo sproloquio à la giapponese. Allo stesso modo stavolta – è opportuno dirlo – la lingua può rappresentare un grande valico per il pubblico italiano. Non sono solito fare certe sottolineature, perché la lingua inglese non può essere più un problema, ma stavolta i dialoghi sono tanti, la storia è gargantuesca, le persone che parlano sono un’immensità: perderseli è un peccato, ma comprenderli non sarà alla portata di tutti.”

Divinity: Original Sin 2

“Divinity: Original Sin II è destinato a diventare la nuova pietra miliare di un preciso modo di intendere il genere degli RPG. Un mondo di gioco reso più vivo e immersivo, un sistema di combattimento versatile e profondo e una narrazione solida e coinvolgente come poche lo rendono l’inevitabile il punto di riferimento di ogni giocatore appassionato di giochi di ruolo hardcore. Il titolo di Larian Studios merita, però, per la sua bellezza una possibilità anche da parte dei neofiti, i quali, superato lo scoglio iniziale, potrebbero ritrovarsi a vivere una delle migliori esperienze della propria carriera videoludica.”

Pokèmon Ultrasole e Ultraluna

“Pubblicato sul mercato a dodici mesi esatti dal doppio episodio precedente e sul finire della lunga e gloriosa carriera di 3DS, Pokemon Ultrasole/Pokemon Ultraluna non poteva che rivelarsi un capitolo conservativo, dedicato a tutti coloro che si fossero persi quello dello scorso anno ed ai fan più oltranzisti del franchise, che ritroveranno tanti amici storici e apprezzeranno le aggiunte contenutistiche rispetto a dodici mesi or sono.Nel complesso, nonostante gli sforzi di Game Freak di aggiungere novità e limare un gameplay già rodato, il risultato risulta leggermente inferiore al capitolo precedente, pur rimanendo nell’alveo dell’eccellenza cui questa serie ci ha abituato nel corso degli anni.Chi avrà la pazienza di non fermarsi alle prime ore di gioco, quando la sensazione di deja vu risulta un po’ troppo forte, troverà sufficienti motivi per arrivare fino in fondo anche a questa straordinaria avventura.In ogni caso, un modo davvero speciale di salutare le console della famiglia 3DS da parte del team di sviluppo.”

Final Fantasy XIV Stormblood

“Stormblood ripropone di base la stessa struttura dei contenuti già proposti in Heavensward, ma questa volta lo fa con più crisma e cura nei dettagli. Una storia eccezionale, due nuovi job richiestissimi e potentissimi, una rivisitazione totale di tutte le classi e un raid dalle incredibili potenzialità sono tutti elementi che dovrebbero invogliare chiunque a tornare a giocare nel caso avesse mollato la presa dopo la precedente espansione. Altre novità e bilanciamenti sono in arrivo con le prossime minipatch, ma non dimentichiamoci le classiche megapatch trimestrali a cui Square-Enix ci ha abituati in questi anni. Ora più che mai è tempo di entrare a far parte della gloriosa community di Final Fantasy XIV, soprattutto chi in questi anni ha ostentato e non si è ancora lasciato tentare. Non avrete di che pentirvene.”

Xenoblade Chronicles 2

“Che qualcuno raduni l’intero team di sviluppo dei Monolith, li rinchiuda in un habitat adatto e assicuri loro sostentamento e le migliori condizioni per lavorare: come un animale in via di estinzione, questo talentuoso gruppo di sviluppatori è rimasto l’unico a credere nei giochi di ruolo giapponesi nella loro forma più spettacolare, con valori produttivi degni di nota e mondi da esplorare di rara bellezza.Giochi come Xenoblade Chronicles 2 non ne fanno più, ahinoi, e per questo l’incredibile viaggio di Rex e Pyra alla ricerca di Elysium va assaporato fino in fondo, senza fretta, immergendosi completamente nelle lande di Alrest e nelle incredibili atmosfere di gioco.Una degna conclusione per l’incredibile 2017 di Nintendo Switch: dopo Breath of the Wild e Super Mario Odyssey, Xenoblade Chronicles 2 rappresenta un’altra esclusiva di grande peso, nonché un altro ottimo motivo per acquistare la console ibrida della grande N per coloro i quali non l’avessero ancora fatto.”

Nier Automata

“Yoko Taro ha fatto dell’imprecisione tecnica un marchio di fabbrica che è stato confermato in Nier: Automata: non per questo però il suo titolo non va premiato per tutto ciò che è riuscito a offrirci nelle sue circa trenta ore di gioco, per un totale di tre run. Se la prima ci ha tenuti impegnati per circa 15 ore, le altre sono volate, grazie al mantenimento dei progressi ottenuti, ma tutte ci hanno incredibilmente colpito per le scelte narrative e per la capacità di sorprenderci in ogni momento, persino alla terza run. Perché, ricordiamo, ognuna di esse viene affrontata in maniera diversa e con scene inedite. Un’idea narrativa da premiare, così come l’intero stile del gioco, unico e impreziosito dal gameplay di Platinum Games, una certezza nei giochi action. Nier: Automata resta un lavoro ottimo, infastidito esclusivamente dalla resa grafica non ottimale, che scende a troppi compromessi e dal suo nascondersi dietro il genere, che non sarà mai aperto a una platea così vasta da assicurare a Yoko Taro l’ingresso nell’Olimpo. Sul Monte, però, ce lo portiamo noi, più che volentieri. “

Per scoprire il vincitore guardate il video in cima all’articolo.

Il quarto appuntamento degli Spaziogames Awards 2017, per eleggere i migliori giochi dell’anno si conclude qui. Vi rimandiamo ai commenti per esprimere eventuali preferenze, obiezioni, incomprensioni o chiarificazioni.

Ci vediamo domani con il prossimo appuntamento di questa Road to Game of the Year dedicato ai giochi Sportivi. Non mancate e rimanete sintonizzati sulle pagine di Spaziogames.it