Anteprima

Metro 2033

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a cura di drleto

La visione post apocalittica di 4A Games continua a crescere in maniera costante in vista della pubblicazione, programmata per il prossimo 19 marzo. Presso gli uffici italiani di THQ abbiamo potuto provare a lungo sia la versione Pc sia quella per Xbox 360 del gioco, scoprendo i primi terrorizzanti eventi che segneranno la vita di Artyom per sempre.

A bombaIl futuro alternativo che fa da sfondo a tutta la produzione è quello descritto da Dmitry Glukhovsky nell’omonimo romanzo, vero e proprio fenomeno di culto in Germania e naturalmente in Russia. Nella sua visione l’intera umanità è stata sconvolta da un olocausto nucleare e costretta a rifugiarsi sottoterra, nella fattispecie tra i bui cunicoli della metropolitana moscovita, laddove il nostro protagonista è nato e cresciuto senza mai poter vedere l’esterno, sognando il periodo precedente al disastro. Si vive di espedienti ed i pochi coraggiosi si arrischiano in superficie solo per recuperare i beni di prima necessità fondamentali alla sopravvivenza della propria comunità. I problemi per l’umanità non sono comunque finiti, le piccole congregazione sorte nei pressi delle stazioni della metropolitana oltre ad essere in costante conflitto tra di loro sono anche assediate da creature crudeli ed aggressive, dotate persino di poteri psichici, chiamate i Dark Ones.Comunità piccole e disorganizzate come quella in cui Artyom vive non sono sufficientemente forti per resistere a questa minaccia, per questo il giovane protagonista partirà per un viaggio che lo porterà a esplorare dimenticati cunicoli, conoscere misteriosi personaggi e combattere pericolosi abomini.

Cadorna, fermata CadornaMetro 2033 si presenta ai nostri occhi come un FPS dall’impianto di gioco piuttosto classico e lineare. Questo per una precisa scelta di design da parte degli sviluppatori che hanno cercato di costruire un’esperienza che fosse il più possibile intensa e cinematografica, capace di tenere incollati agli schermi per tutte le circa 10 ore necessarie a completare la modalità principale. Da questo primo assaggio i risultati sembrano molto promettenti, l’universo di gioco è infatti minuziosamente caratterizzato e tratteggiato, grazie ad un’infinità di dettagli capaci di proiettarvi in questo ambiente apocalittico. A partire dalla piccola comunità dell’”Esibizione” (la fermata della metropolitana dove Artyom vive), tutto trasuderà la cura maniacale con la quale si è cercare di rendere più verosimile l’esperienza, con il risultato di angosciare e coinvolgere lo spettatore rapito da questo universo. Episodi di cameratismo, bambini che giocano, dialoghi rubati agli avventori di un bar, i freddi silenzi della superficie: è difficile spiegare a parole il risultato di tale ricerca da parte degli sviluppatori, che racconta di una condizione estrema nella quale tutti cercano di sopravvivere alla meglio, assediati da un ambiente ostile e atterriti dai continui attacchi degli abomini. Ed è proprio la sopravvivenza la chiave del gameplay proposto, che arriverà ai limiti del survival horror per via delle poche munizioni a disposizione e di contro l’abbondanza di pericoli. Oltre ai mostri sopracitati dovremo infatti guardarci le spalle da predoni di ogni tipo, nostalgici di vecchie dittature, da trappole ed un ambiente logorato dagli agenti atmosferici, nel quale sarà possibile respirare solo tramite maschere a gas.Anche l’ equipaggiamento rispecchierà un futuro degradato: sarà sporco, vecchio e pesante, ma non per questo meno efficace per i nostri brutali scopi. Il design delle armi, deliziosamente retrò, ha permesso agli sviluppatori di far scomparire l’hud di gioco per una maggiore immersività, mimetizzando i diversi indicatori direttamente nel gioco. Una scelta davvero azzeccata.

PC vs Xbox 360I mesi intercorsi dal nostro primo contatto con Metro 2033, avvenuto direttamente in quel di Mosca, sono serviti agli sviluppatori per raccogliere i feedback dei presenti ed aggiustare il tiro su alcuni aspetti non ancora molto convincenti. A beneficiarne maggiormente è la versione per Xbox 360, ancora inferiore a quella per Pc, ma finalmente giunta ad un grado di maturazione tale da rendere il gioco godibile. In questa versione preliminare abbiamo potuto constatare un netto miglioramento nei controlli, ora molto più veloci e precisi, oltre che una maggiore cura nel comparto grafico. Certo, un Personal Computer dotato di scheda grafica nVidia risulterà notevolmente avvantaggiato sotto questo punto di vista, grazie ad una pulizia delle texture ed un dettaglio davvero notevole, ma abbiamo apprezzato il fatto che nella versione console si sia cercato di mantenere a tutti i costi una buona fluidità, anche nei momenti più concitati. Come dicevamo tuttavia il gioco è una delle bandiere della nuova linea nVidia, grazie al pieno supporto di PhysX e DirectX 10, oltre che già compatibile con le DirectX 11 e persino ottimizzato per display in 3D. Un altro aspetto davvero notevole, su entrambe le versioni, è sicuramente il comparto audio, caratterizzato da un’ottima localizzazione italiana che va ad amalgamarsi alle splendide musiche ed effetti sonori originali, artefici (se non la chiave) della grande atmosfera del gioco. Ed oltretutto sembra che la versione in russo riesca ad essere persino più coinvolgente!Dal punto di vista della longevità sembra che il gioco finale duri intorno alle 10 ore, ma ancora non ci sono indizi per quanto riguarda l’eventuale rigiocabilità della modalità storia. Sappiamo solo che non sarà presente alcuna componente online, scelta al giorno d’oggi coraggiosa, ma che ci risparmia una feature che in pochi avrebbero effettivamente utilizzato ed apprezzato, distogliendo i programmatori dall’ottimizzazione del prodotto finale.

– Atmosfera tetra e terrorizzante

– Ottimo doppiaggio

– Storia intrigante

Metro 2033 si presenta come un titolo di sicuro interesse per via di un’atmosfera molto intrigante ed una realizzazione tecnica (su Pc) di assoluto livello. Un impianto ludico piuttosto classico delega la riuscita del progetto principalmente alla qualità del comparto narrativo. Il legame con l’opera di Dmitry Glukhovsky dovrebbe garantire in questo senso, ma solo al momento della recensione potremo stabilire un giudizio finale. Rimanete con noi.