Recensione

Kathy Rain

Avatar

a cura di erik369

Si è discusso molte volte delle differenze che intercorrono fra le avventure grafiche moderne e quelle classiche. Pur appartenendo allo stesso genere, questi due filoni presentano caratteristiche spesso diametralmente opposte, che li rendono apparentemente inconciliabili. Ma è proprio questa la realtà dei fatti? Non è davvero possibile creare un punto di incontro fra questi due emisferi così vicini ma allo stesso tempo così distanti? Dopo aver giocato a Kathy Rain possiamo dirvi che ciò è invero possibile. I Clifftop Games sono, a nostro avviso, riusciti a realizzare ciò che ci piace definire come l’anello mancante, un vero e proprio punto di incontro fra il vecchio ed il nuovo.

Detective in erbaSiamo negli anni novanta, una giovane donna di nome Kathy Rain viene improvvisamente messa a conoscenza della morte del nonno paterno. Dopo essere stata lontana dalla famiglia per molti anni, la ragazza scopre basita come il nonno fosse divenuto un vegetale a seguito di un incidente bizzarro e misterioso. Decisa ad onorare la sua memoria, Kathy inizia una vera e propria investigazione amatoriale, la quale la porterà a far luce su alcuni dei misteri più inquietanti che circondano Conwell Springs.Quella realizzata dai Clifftop Games è una storia intrigante, ricca di mistero e dalle tinte decisamente fosche. Il tutto sembra iniziare come la più classica delle storie di natura investigativa, con una ragazza tutto pepe che si improvvisa detective al fine di scoprire il passato che circonda un membro della propria famiglia. Tuttavia Kathy Rain nasconde molto di più di quanto faccia inizialmente intendere. Ci troviamo davanti ad una trama profonda ed articolata, in grado di toccare temi molto delicati pur tuttavia senza sfociare nel banale o nel cattivo gusto. La malattia, il suicidio, l’aborto, l’abbandono, queste sono solo alcune delle tematiche che troverete all’interno del titolo, la cui presenza denota un’esperienza decisamente matura, non adatta a tutti i giocatori, ma indubbiamente in grado di lasciare il segno e di far riflettere. Il tutto viene ulteriormente impreziosito da una dose di misticismo e soprannaturale, contribuendo a creare quell’alone di mistero che attrae il giocatore e lo spinge a proseguire nel tentativo di conoscere la verità. Nel caso ve lo steste chiedendo la trascendentalità non risulta affatto essere un banale escamotage che rende interessante una trama altrimenti colma di buchi narrativi, poiché essa si integra perfettamente con l’arco narrativo, il quale riesce perfino a giustificare la sua presenza.Come ogni storia che si rispetti anche Kathy Rain si limita nel dare risposte e spiegazioni. Non fraintendete, i Clifftop Games hanno fatto in modo di chiarire ogni punto della trama una volta giunti alla sua conclusione, tuttavia tali spiegazioni non sono mai assolute, ma lasciano al giocatore la possibilità di interpretare gli eventi secondo il proprio personale punto di vista. Nonostante la maturità dei temi presenti, Kathy Rain non disdegna la comicità, concedendosi spesso momenti ilari supportati da battute e gag mai troppo banali e da numerose citazioni. Si tratta di una scelta indubbiamente azzeccata, che alleggerisce un’atmosfera che altrimenti sarebbe stata fin troppo pesante per essere usufruita fluidamente. Già adesso possiamo dunque vedere come Kathy Rain presenti elementi da entrambi i filoni delle avventure grafiche, accompagnando una trama matura a momenti ilari che arrivano quasi a sfiorare l’assurdo. Nonostante siano diversi i personaggi a figurare nel titolo realizzato dai Clifftop Games, è senza dubbio la protagonista ad aver ricevuto la caratterizzazione più approfondita e completa. Kathy appare inizialmente come una di quelle classiche ragazze ribelli, volenterose di sfidare il mondo e tutte le sue convenzioni. Più tuttavia si avanza nella trama, più si comprende quanto realmente complesso sia questo personaggio, il quale potrebbe inizialmente sembrare fortemente stereotipato. Conoscere il suo passato porterà il giocatore a legarsi con esso, creando un vero e proprio legame empatico. Alcuni particolari retroscena avrebbero dovuto meritare forse un’attenzione maggiore, ma ciò avrebbe potuto compromettere la fruibilità degli eventi principali, distogliendo da essi il focus narrativo. Le restanti comparse presenti nel titolo non raggiungono i livelli di cura e di profondità della protagonista, ma sono comunque scritte abbastanza bene da risultare riconoscibili sin dalle loro prime apparizioni.

In medio stat virtusAbbiamo già avuto modo di accennare alla particolarissima dicotomia che caratterizza Kathy Rain, ma è proprio nel gameplay che essa si manifesta in modo preponderante. I Clifftop Games hanno realizzato un’avventura grafica in 2D che inizialmente potrebbe sembrare molto simile a quelle di stampo classico. In essa infatti figurano alcune delle caratteristiche più tipiche del genere, come la possibilità di raccogliere oggetti conservandoli nell’inventario, o l’obbligo di dover risolvere degli enigmi al fine di proseguire nella trama. Queste feature da avventura grafica tradizionale sono però inserite all’interno del titolo con modalità e caratteristiche che favorisco la fruibilità e l’avanzamento, configurandosi come attività tutt’altro che marginali, ma comunque non abbastanza preponderanti da distogliere il giocatore dalla narrazione.Volendo parlare nello specifico degli enigmi, essi sono tanto numerosi quanto vari, e richiederanno spesso al giocatore di pensare fuori dagli schemi. Non mancheranno situazioni in cui sarà necessario prendere degli appunti su carta, così come avveniva in passato. Nonostante questo però difficilmente vi ritroverete completamente bloccati in un puzzle o in un enigma per un lasso di tempo considerevole. Ogni sfida che il titolo pone al giocatore può essere infatti superata con relativa scioltezza, a patto che si utilizzi il proprio ingegno nella maniera corretta. Insomma, non troverete enigmi dalla risoluzione assurda o improbabile, poiché ognuno di essi risulta verosimile se esaminato nel suo contesto. Ci troviamo dunque davanti ad un tasso sfida che media tra la difficoltà talvolta esasperante delle avventure grafiche classiche e l’eccessiva semplicità di quelle moderne. Il risultato è davvero ottimo, in grado di gratificare il giocatore per i successi ottenuti, evitando al tempo stesso la frustrazione che si riscontra quando si rimane paralizzati nello stesso punto per ore. Ci teniamo a dire che i Clifftop Games non hanno implementato un vero e proprio sistema di aiuti, ma hanno avuto la furbesca idea di inserire dei suggerimenti all’interno del mondo di gioco stesso, tramite dialoghi con specifici personaggi, o considerazioni della stessa protagonista. Questo espediente non solo enfatizza l’autenticità dell’esperienza, ma inganna positivamente il giocatore, il quale proverà comunque un senso di soddisfazione al superamento dell’ostacolo, nonostante questi abbia comunque ricevuto un aiuto. Quanto detto va anche a beneficio del ritmo di gioco, il quale gode di un’alternanza tra gameplay e narrazione ottimale, in grado di stimolare continuamente il giocatore nel proseguire.È anche presente una buona dose di esplorazione, costituita principalmente dalla possibilità di cliccare su molti degli elementi dello scenario, così da ricevere uno o più dialoghi da parte della protagonista. Essi sono spesso commenti pungenti o battute, ma la loro presenza aiuta ulteriormente a sviluppare e a conoscere il personaggio principale. L’utilizzo dell’inventario è molto semplice ed intuitivo, con la possibilità di esaminare gli oggetti in nostro possesso, di utilizzarli in determinati frangenti, o di combinarli tra loro. L’unica nota relativamente negativa è rappresentata dall’obbligo di doversi spostare da una zona all’altra numerose volte all’interno della stessa sezione di gioco. L’ambientazione di Kathy Rain è infatti suddivisa in diverse aree le quali sono selezionabili da una sorta di hub in cui vedremo la protagonista sfrecciare sull’asfalto con la sua moto. Il dover rimbalzare tra una zona e l’altra in lassi di tempo piuttosto brevi potrebbe rivelarsi noioso alla lunga. Fortunatamente tale problema viene arginato da dei caricamenti tutto sommato rapidi, anche se avremmo preferito che si evitassero del tutto queste diffuse interruzioni del ritmo di gioco.

Pioggia scroscianteFino ad adesso non abbiamo fatto altro che elogiare Kathy Rain, enfatizzandone le molte virtù. Giunti al comparto grafico però la questione potrebbe iniziare a farsi più controversa. I Clifftop Games hanno realizzato il titolo in una pixel art dall’aspetto decisamente rétro, enfatizzata dal formato in 4:3 con relative bande nere ai lati. Siamo consapevoli che tale stile grafico potrebbe far storcere il naso a molti giocatori, essendo ormai abituati alle beltà delle produzioni maggiori. Tuttavia ciò che potrebbe inizialmente apparire come qualcosa di rozzo ed obsoleto nasconde una cura per i dettagli davvero ragguardevole. Ci riferiamo soprattutto ai fondali, i quali, oltre ad essere particolarmente numerosi, sono anche stati disegnati a mano. La loro realizzazione vanta una cura per i particolari certosina, rendendoli di fatto non solo visivamente piacevoli, ma anche verosimili ed autentici. Un buon lavoro è stato anche fatto sui personaggi, i cui volti stilizzati vengono ampiamente avvalorati dai ritratti utilizzati durante i dialoghi. Passiamo ad un comparto sonoro di qualità elevatissima, grazie ad effetti sonori ben realizzati, tracce musicali che enfatizzano perfettamente l’atmosfera cupa del titolo, e un doppiaggio di come se ne vedono raramente in una produzione indipendente di questo tipo. Sotto questo punto di vista Kathy Rain ci ha davvero colpiti, regalandoci un’esperienza ancora più vivida e coinvolgente. Ottima la longevità, la quale si attesta su poco meno di una decina di ore per raggiungere i titoli di coda. Anche il prezzo d’acquisto è decisamente conveniente. Con circa quindici euro potrete mettere le mani su questa avventura grafica di rara qualità. In tutto questo c’è però un punto negativo. Con rammarico siamo tenuti ad avvisarvi: Kathy Rain non presenta la localizzazione in italiano. Questa mancanza potrebbe essere un problema decisamente serio, poiché comprenderne i testi ed i dialoghi si rivelerà essenziale per godersi in maniera appropriata il titolo e proseguire speditamente in esso. Si tratta senza ombra di dubbio del difetto peggiore del gioco, il quale potrebbe impedire a molti la sua fruizione.

– Trama matura e profonda

– Protagonista ben caratterizzata

– Connubio riuscito tra il vecchio ed il nuovo

– Pixel art di stile squisitamente rétro…

– Comparto sonoro di notevole qualità

– Localizzazione in italiano assente

– …la quale però potrebbe non piacere a tutti i giocatori

8.5

Kathy Rain è un’avventura grafica di prim’ordine, riuscita praticamente in ogni aspetto. Essa rappresenta anche un vero e proprio punto d’incontro tra i due filoni del genere, costituendo difatti ciò che ci piace definire come l’anello mancante tra il classico ed il moderno. L’assenza della localizzazione in italiano precluderà inevitabilmente a molti la possibilità di godersi in modo appropriato il titolo, ma per chiunque mastichi abbastanza bene l’inglese non possiamo non consigliarvi la prima fatica dei Clifftop Games. In esso troverete un storia intrigante e ben scritta, accompagnata da enigmi non eccessivamente complessi, ma mai banali. Insomma se siete amanti del genere fareste meglio a non lasciarvi scappare l’avventura di Kathy.

Voto Recensione di Kathy Rain - Recensione


8.5