Recensione

Hyperdrive Massacre

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Rifiutare la nuove regole non scritte del progresso, le mode che attecchiscono, i bisogni e i gusti dell’utenza, è una scelta assai rischiosa per chi vuole emergere in un mercato spietato come quello dei videogiochi. In un momento storico in cui il multiplayer online ha assunto un ruolo talmente importante da mettere in ombra – in alcuni casi – persino la classica campagna in singolo, puntare tutto sul multiplayer locale è una sfida assai ardua per qualunque sviluppatore. Con Hyperdrive Massacre, gli italiani 34BigThings scelgono di non lasciarsi intimorire dalle necessità dell’utenza, e puntano tutto sul divertimento da salotto con gli amici.
Massacro nello spazio
Se adottare una scelta così spregiudicata è già un rischio per una compagnia esperta, lo è ancora di più per dei ragazzi esordienti, che devono lottare col sangue per far conoscere il loro prodotto a un pubblico più ampio possibile. Escludere le funzionalità online di certo non giova a questo scopo, pertanto è necessario riuscire ad offrire una formula di sicuro successo che sia al contempo duratura ed efficace sin dall’inizio. Sull’immediatezza, Hyperdrive Massacre non lascia alcun dubbio: è il tipo di gioco con cui chiunque può cimentarsi. Che siate giocatori della domenica, impediti cronici o utenti che non toccano un controller da eoni, ci metterete davvero un attimo ad entrare in confidenza con l’assoluta semplicità del gameplay, che non va troppo per il sottile, non si spreca in virtuosismi tecnicismi e non presenta quella profondità che col tempo permette di sviluppare tattiche complesse. Hyperdrive Massacre fa dunque dell’immediatezza il suo cavallo di battaglia, caratteristica fondamentale per partite rapide con gli amici nei ritagli di tempo o nelle serate a tema all’insegna della rilassatezza e gli sfottò gratuiti. È possibile giocare anche da soli, certo, ma tenete bene a mente che se intendete acquistare il gioco solo per voi, vi precluderete automaticamente metà dei contenuti che ha da offrirvi. 
Ci sono infatti un paio di modalità come Space Soccer e Spong che sono studiate appositamente per essere affrontate assieme ad altri giocatori umani, e guarda caso, sono anche tra le più divertenti.
Hyperdrive Massacre non presenta così tante differenze tra una modalità e l’altra, ma si tratta piuttosto di alcune gradevoli variazioni sul tema che risultano essere divertenti per partite immediate e spensierate. Prima di vederle nel dettaglio, è bene specificare che si tratta di un titolo molto somigliante a In Space we Brawl, che presenta però una cura minore sotto tutti i punti di vista. In sostanza, il vostro compito è quello di distruggere le altre navicelle spaziali utilizzando i proiettili in dotazione e i power up che raccoglierete lungo gli scenari fissi, valutare l’assenza di gravità perenne durante i delicati spostamenti e parare in tempo i laser nemici. Mescolate questi tre fondamenti del gameplay, unendoli alla possibilità di attraversare le mappe da un lato all’altro come avveniva ad esempio nei vecchi Pac-Man, e otterrete tutto ciò che vi serve sapere sul sistema di gioco adottato dai 34Big Things
Sfide all’ultima asteroide
Resa chiara la natura profondamente arcade del gioco, è bene contestualizzarlo per non cadere in facili equivoci: Hyperdrive Massacre, nonostante vi permetta di affrontare altre navicelle controllate dalla CPU, è un gioco sviluppato appositamente per il multiplayer in locale. Ogni altro uso vi annoierà rapidamente, poiché senza quel gusto tipico di un tempo, forse andato ormai irrimediabilmente perduto, il gioco non riesce a divertire come dovrebbe. Da soli potrete giocare al deathmatch, al deathmatch a squadre e al Last Man Standing, ma capirete già da soli quanto sia sconsigliato farlo senza avere alcun tipo di squadra reale che possa mettervi i bastoni tra le ruote. Assieme agli amici potrete invece incarognirvi in Death Race e nelle altre due modalità testé nominate. In Death Race l’obiettivo è quello di correre dietro a delle sfere energetiche che appaiono casualmente nell’arena al fine di acciuffarle prima degli altri. In Space Soccer, che vi risulterà probabilmente la più divertente per via del nostro DNA calciofilo, dovrete mandare in rete la palla a suon di raggi laser. Spong, come facilmente intuibile, è una sorta di partita di tennis digitale che richiama alla mente il videgioco-simbolo del ’72. 
La disponibilità delle astronavi è assai ridotta e varia solo esteticamente tra una skin e l’altra; la stessa cosa si può dire per le arene, che presentano pochi elementi di rilievo e sono tutto sommato molto spoglie ed essenziali. Sia le une, sia le altre, non sono tutte immediatamente disponibili poiché vanno sbloccate man mano. Tecnicamente si tratta di un titolo assai modesto, che punta su ben altri elementi per arrivare all’obiettivo che si è prefissato. Se siete insomma degli habitué delle serate con amici, valutate l’opzione di farlo vostro; in caso contrario, vi avvisiamo che Hyperdrive Massacre ha ben poche possibilità di farsi rigiocare in singolo già dopo un solo pomeriggio.

– Immediato e intuitivo

– Un paio di modalità divertiranno voi e i vostri amici

– Studiato solo per il multiplayer in locale

– Se siete da soli, alcune modalità vi saranno precluse

– Diverte per poco tempo e solo se siete in compagnia

6.0

Hyperdrive Massacre è uno di quei giochi che può farvi rivivere il piacere delle goliadiche serate con amici all’insegna della leggerezza, poiché è immediato, molto semplice e divertente. L’assenza del multiplayer online e di modalità single player impegnative e durature, invece, risultano essere una sentenza per la breve vita di un titolo decisamente inadatto alle maratone in solitudine.

Voto Recensione di Hyperdrive Massacre - Recensione


6