Anteprima

EA Sports UFC

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a cura di Pregianza

Durante un evento in Inghilterra di qualche settimana fa, abbiamo potuto vedere EA Sports UFC. Siamo usciti esaltati dalla presentazione, per via della qualità tecnica del titolo e delle sue notevoli potenzialità, teoricamente in grado di far impallidire persino i lodevoli predecessori sviluppati sotto l’ala dell’ormai defunta THQ. Avevamo tuttavia ancora qualche dubbio sul complicato gameplay del  gioco, che avevamo provato con mano ma non esplorato nel dettaglio. Una demo spuntata recentemente ci ha dato finalmente modo di rivedere il combat system del lavoro di EA per benino, e di preparare una breve anteprima dedicata ad esso. Vediamo un po’ se le nostre ottime impressioni sono state confermate.
Lividi
La demo dedicata a EA Sports UFC è sicuramente stata pensata in modo furbo. Parte con un video in cui Jon Jones, il più giovane campione UFC della storia, racconta la sua dura vita da atleta professionista e mostra un po’ dei suoi allenamenti giornalieri, giusto per dimostrare la presenza di materiale video ufficiale nel prodotto, dopodiché introduce il giocatore alle meccaniche tramite un comodo tutorial. Passo dopo passo, il tutorial spiega il sistema, un profondissimo misto di colpi, proiezioni, transizioni a terra e sottomissioni atto a riproporre il più realisticamente possibile la disciplina su schermo. Lo striking è cambiato rispetto a quello di EA Sports MMA: non c’è più il sistema di Fight Night a controllare il tutto, bensì pugni e calci che mutano a seconda del grilletto premuto durante l’esecuzione e della direzione dell’analogico sinistro. Può sembrare riduttivo, ma vengono sfuttati ben tre trigger su quattro, per una varietà di colpi impressionante diretti al corpo, al volto o alle gambe. L’ultimo trigger è dedicato alla difesa, anch’essa influenzata dalle combinazioni di tasti per una parata bassa o alta, o per contrastare atterramenti e leve.
Il sistema, lo confermiamo, funziona anche meglio di quello visto in passato. È tutto più rapido, secco e funzionale, e le mezzelune si sono spostate sulle transizioni, dove sono più adeguate visto il ritmo più lento delle fasi a terra rispetto al corpo a corpo in piedi. 
L’efficacia di ogni manovra, ovviamente, dipende sempre dalla stamina del combattente, che scende ad ogni colpo e si rigenera solo quando ci si muove normalmente senza guardia sul ring. Riprendere il fiato è importantissimo, poiché colpi con la barra vuota sono praticamente inefficaci, e coi polmoni a secco un combattente rischia grosso se viene colpito duramente. 
In generale, il feeling è molto vicino a quello di uno scontro reale, in virtù dell’incredibile cura posta negli impatti e nella fisica del gioco. I pugni si sentono davvero, è evidente quando un attacco va a segno come si deve, e come nella realtà basta un colpo nel posto giusto al momento giusto per ribaltare un match. Potrebbe sembrare randomico, ma tattica, riflessi e uso oculato delle mosse sono fondamentali per trionfare. Combattere a casaccio non porta da nessuna parte. 
I nostri dubbi principali riguardavano il sistema di submission, sembrato troppo semplicistico durante la prima dimostrazione. Questa demo ci ha però parzialmente smentito, dimostrando che le transizioni tra una submission e l’altra appaiono con una certa rapidità, e possono venir forzate con l’analogico destro. La leva sinistra serve a bloccare eventuali fughe del nemico, all’interno di un’interfaccia ove è necessario impedire alla “vittima” di arrivare alla fine di uno di quattro pezzi di un ottagono per costringerlo al tap out. Ci pare ancora un po’ troppo facile fuggire, ma le cose dovrebbero farsi molto più ardue con l’avanzare del match. 
Sempre notevolissimo infine il comparto tecnico, anche se la demo è stata chiaramente fatta un po’ di fretta, e abbiamo notato qualche bug qua e la, tra cui un arbitro scomparso all’improvviso. Per il resto, a livello di animazioni il gioco è stratosferico.

– Combat system estremamente profondo

– Tecnicamente impressionante

La demo di UFC ha confermato la qualità notevole del prodotto, almeno a livello di gameplay e comparto tecnico. Ora non resta che analizzare i contenuti, sperando che la modalità carriera e le opzioni disponibili siano all’altezza dei due fattori sopracitati. Fan delle Mixed Martial Arts, preparatevi.