Anteprima

Dragon Ball Z: Infinite World

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a cura di Batiza

Ogni console ha il suo periodo di declino. Questo coincide con l’uscita di macchine più potenti, in grado di coinvolgere l’utenza con effetti audiovisivi sempre più impressionanti all’insegna di quel ricambio generazionale, di cui anche il mondo dei videogiochi necessita. La PS2 si sta affacciando a questa realtà, non potendo più competere ad armi pari con la sorella maggiore PS3, il mostro di Seattle Xbox 360 e l’originalissima Nintendo Wii. Eppure, questo periodo di declino, risulta essere (la storia c’insegna) quello migliore per potere apprezzare una console dotata di un parco software all’apice della sua maturità, grazie a tecniche di programmazione in grado di spremere a fondo ed ottimizzare, le capacità di un hardware che può erroneamente essere considerato obsoleto. Questo si sta cercando di dimostrare, da parte di Namco-Bandai, con l’uscita di un ennesimo episodio del picchiaduro dedicato alla serie cult che vede come protagonista il formidabile sayan e tutti quei personaggi che abbiamo imparato ad amare (e odiare) nel corso degli anni.Dragonball Z: Infinite World si preannuncia come una sorta di summa in grado di raccogliere all’interno di un unico titolo tutti (ma proprio tutti) i personaggi che hanno popolato gli episodi precedenti della stessa serie: una sorta di Mortal Kombat Trilogy applicato a Dragonball, tentativo peraltro già sperimentato con il vecchio Dragonball: Final Bout per PSX.

Graficamente all’avanguardia Nonostante l’anzianità della macchina su cui è progettato per girare, DBZ:IW, si presenta con una veste tutt’altro che scarna, sfoderando una grafica in cel-shading degna di macchine ben più potenti, migliorando quando visto negli ultimi episodi della serie Budokai e Tenkaichi Tournament. Dagli screenshots a nostra disposizione, mancando peraltro le succose informazioni che si vorrebbero trarre da una presentazione ufficiale, possiamo notare una realizzazione magistrale delle skin dei personaggi, oltre ad un utilizzo degli effetti di luce, scaturiti dai colpi speciali, davvero efficace ed in grado di far dimenticare che si stia giocando su una PS2. Nulla possiamo dire per quanto riguarda il comparto audio, al di fuori della considerazione per cui le incarnazioni precedenti, di Goku & Co., da questo punto di vista non sono mai state deludenti.

La vera incognita: la giocabilitàUna delle tante promesse/premesse che sono state fatte alla presentazione di Lipsia riguarda il sistema di controllo, ispirato a quello della ventura incarnazione dello stesso titolo su PS3, che si preannuncia come innovatore, ma in chiave semplificata rispetto alle tecniche macchinose, richieste negli episodi della serie Budokai, per potere mettere in pratica le mosse speciali. In tutto questo si spera che l’innovazione non porti ad un’ulteriore inagibilità del gameplay, aspetto che è sempre stato il punto dolente delle produzioni dedicate alla serie di Dragonball, nonostante le continue migliorie apportate di episodio in episodio.E’ doveroso, però, parlare di vari tipi di giocabilità, tenendo conto che saranno presenti anche modalità denominate Dragon Missions che esuleranno dal combattimento vero e proprio e che, invece, conterranno degli episodi da potersi giocare in story mode, seguendo filoni narrativi indipendenti rispetto al gioco principale. Ciò che non è chiaro, a questo punto, è se questi episodi vanteranno un gameplay paragonabile a quello di un gioco di ruolo, oppure se si tratterà di mere emulazioni di quanto visto in Tekken Force, così ottenendo un piacchiaduro tridimensionale a scorrimento.

Tutti i personaggi Come già accennato, Infinite World potrà contare su un parco lottatori immenso che comprenderà al suo interno ogni personaggio mai apparso in relazione alle avventure delle sfere del drago. Potremo così, presumibilmente almeno, impersonare lottatori visti in episodi secondari o in OAV dedicati a Dragonball, come per esempio Tapion, Paik-Ahn (Pai Quan, nell’anime), nonchè Cooler e Cold (rispettivamente il fratello ed il padre di Freezer) ed ogni altro strano essere che vi sia mai capitato di vedere in televisione o sul fumetto. Questo è ovviamente un punto a favore per Infinite World che diventa, così, potenzialmente infinito (dal titolo appunto…) nel tentativo di acquisire la padronanza del parco mosse di ogni singolo alter ego ludico che avremo il piacere di poter telecomandare. Inutile precisare, quindi, che saranno presenti anche personaggi del calibro di Bardock (il padre di Goku), oltre a un’attesissima incarnazione di Goku (e forse anche di Vegeta), in versione Super Sayan 5: in quest’ultimo caso si tratta di una trasformazione inedita ed è anche per questo che la notizia in questione va considerata come una voce di corridoio, tra l’altro neanche delle più attendibili, ma possiamo pur sempre sperare.

Considerazioni finaliDi giochi dedicati a Dragonball ne abbiamo visti a bizzeffe e quest’ultimo non spicca certo per originalità (d’altronde il tema è quello…), ma potremo accontentarci delle migliorie apportate ad una serie che può vantare dei meccanismi ben collaudati. Considerandolo come uno degli ultimi titoli per la gloriosa Ps2, c’è da sperare che Infinite World rimanga nella memoria di chi, come me, ha amato Dragonball e continua ad amare la Ps2, eccellente compagna di giochi per molti di noi.