Immagine di Hades II | Provato - Meravigliosamente familiare
PROVATO

Hades II | Provato - Meravigliosamente familiare

Abbiamo scorrazzato per i meandri di Hades II partecipando al test tecnico, per farci un'idea delle novità rispetto al primo: vediamo com'è andata.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Informazioni sul prodotto

Immagine di Hades II
Hades II
  • Sviluppatore: Supergiant Games
  • Produttore: Supergiant Games
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC
  • Generi: Roguelite
  • Data di uscita: TBA

Quando ho visto comparire la prima schermata di gioco del test tecnico di Hades II, ho sorriso con convinzione. Sul display della mia Steam Deck OLED, il sequel dell'amato titolo di Supergiant Games è un vero trionfo per gli occhi.

Come fu a suo tempo per Hades, però, c'è anche curiosità – perché dietro al gioco non c'è solo questo: non c'è solo una patina di colori vivaci, di illustrazioni che strabordano di personalità per raccontare a loro modo il mito classico dell'oltretomba, tra dei e scenari pittoreschi dall'aldilà.

La versione del gioco che ho avuto modo di provare per SpazioGames è volutamente limitata e potete candidarvi per provarla anche voi: si tratta di un test tecnico che Supergiant ha voluto, per mettere alla prova il suo titolo prima del lancio vero e proprio in accesso anticipato, che includerà l'opera completa e che si promette essere imminente.

Poco male: già anche solo dalle aree che permette di esplorare, Hades II ha tanto da dire e riesce a mescolare un affascinante senso di familiaritànuovi strati che si infilano nel suo collaudato gameplay.

E la formula, a quanto pare da questa prova, funziona ancora. Eccome.

Prova, riprova

Questa volta vestiamo i panni di Melinoë, sorella di Zagreus e a sua volta figlia di Ade, che dovrà mettersi sulle tracce di Crono – antagonista della vicenda.

In questi tafferugli tra divinità immortali, la nostra eroina potrà ancora scegliere tra diverse armi (due, nella versione che abbiamo provata), caratterizzate da differenti attacchi e da una loro gittata. Inoltre, ogni tentativo di run permetterà di avere diversi doni dalle divinità: potreste avere in dono le fiamme che potenzieranno i vostri attacchi, ad esempio, o magari i fulmini da nientemeno che Zeus.

Hades II è strutturato come il precedente, ma aggiunge ai combattimenti anche delle abilità magiche molto interessanti.
Una volta "morti", però, il dono è finito: il gioco funziona esattamente come il primo Hades, con meccaniche da roguelikedungeon crawler.

Melinoë attraverserà delle stanze da cui potrà uscire solo dopo aver eliminato tutti i nemici, scegliendo in molti casi quale biforcazione seguire – a seconda della ricompensa che si vuole ottenere e che si pensa sia utile per potenziarsi e per arrivare più in fondo possibile.

Se i nemici dovessero avere ragione di lei, la protagonista si ritroverà al Crocevia, l'hub che sostituisce quello in cui finiva invece Zagreus nel gioco precedente. Qui ci sono tanti volti noti ma anche dei personaggi inediti, tutti caratterizzati da splendide illustrazioni. E, soprattutto, qui ci si prepara al prossimo tentativo – vedremo a breve come.

Una volta fatto e scelta l'arma, si riparte dalla prima stanza, in percorsi sempre diversi, nel tentativo di arrivare fino in fondo. Si muore di nuovo? Si torna al Crocevia, magari ci si potenzia se si hanno da parte sufficienti risorse, e ci si riprova.

Le difficoltà ci rendono più forti, diceva qualcuno. E, per quanto visto a oggi in Hades II, affrontarle è ancora un piacere, controller alla mano.

Magie e stregonerie

Se il combattimento restituisce lo stesso coinvolgente feeling del gioco precedente, con nemici tutti nuovi pronti a farci la festa di scenario in scenario, la novità più interessante è rappresentata dalla magia.

Alla barra della vita, uguale a quella di Zagreus, Melinoë affianca una barra blu che si consuma sfruttando degli attacchi specifici: si tratta di punti magici, che permettono magari di eseguire un attacco caricato a lunga gittata, o di creare un'area intorno a sé entrando nella quale i nemici vengono momentaneamente immobilizzati.

La presenza degli attacchi magici aggiunge ulteriore pepe alle possibilità offerte dal combattimento, che già si difendeva molto bene permettendo di scegliere a inizio run (e per "run" intendo ogni singolo tentativo dopo una morte) la propria arma ideale. Considerando che i punti magici vengono esauriti e non possono essere recuperati a piacimento (come la salute), capire se e quando sfoderare un potente attacco magico può fare la differenza.

Inoltre, anche i doni degli dei si sposano ai poteri magici di Melinoë, il che significa che anche da questo punto di vista il gioco si sforza di offrire ulteriore varietà.

Se già questo mi era suonato particolarmente interessante, perché ho iniziato a chiedermi quanto questo sistema saprà reinventarsi lungo l'avventura completa, anche le possibilità di crescita di Melinoë presso l'hub del Crocevia risultano molto interessanti.

L'atmosfera del gioco è intrisa di riferimenti a stregonerie e incantesimi, al punto che la protagonista può anche raccogliere risorse (portando con sé oggetti come picconi) da gettare in un pentolone per ottenere delle pozioni utili per la run.

Non solo: nella stanza di scelta delle armi ora è anche possibile spendere le risorse per ottenere dei potenziamenti per la nostra alter ego, mostrati sotto forma di carte – delle specie di "tarocchi" dal design piuttosto semplice.

Si finisce così con il costruire, anche più di quanto si poteva fare con Zagreus, una vera e propria build di Melinoë, con i miglioramenti messi insieme via via che renderanno più abbordabili le sfide che all'inizio potevano sembrare insormontabili.

Finezze di stile

Controller alla mano, in questo test tecnico Hades II dà insomma la sensazione di essere una naturale evoluzione di quanto fatto dal suo capostipite. Una scelta sensata, più che altro perché Hades traboccava di una personalità unica che sarebbe un peccato disperdere.

E questo passa anche per la sua direzione artistica e per la scelta del contesto classico del mito ellenico: che abbiate studiato al liceo classico o vi siate appassionati in altro modo alle vicende rocambolesche di Zeus e parenti vari, Hades II sembra riuscire ancora una volta a dare una rappresentazione pittoresca e coinvolgente della cultura classica e dei suoi miti.

I personaggi sono davvero unici, anche quelli che sono stati ridisegnati e hanno un look aggiornato rispetto al primo gioco, e sono caratterizzati da un doppiaggio (in inglese, ma i testi sono tutti in italiano) già da ora di ottima fattura, per il poco che abbiamo potuto sentire, e che vanta anche qualche nome noto che potreste aver sentito in Baldur's Gate III di recente...

Sul comparto sonoro, invece, per ora non abbiamo ancora sentito brani ipnotici come quello che accoglieva da subito Zagreus nel Tartaro, ma siamo curiosi di scoprirli nel prosieguo del viaggio.

Mi concedo anche una nota per chi, come me, ama giocare su piattaforme handheld: ho svolto la prova interamente su Steam Deck OLED e la resa del gioco è già ottima, senza bug, ritardi o grattacapi di sorta. Sembra lecito insomma aspettarsi che Hades II, al lancio, possa venire rapidamente indicato come verificato per la piattaforma di Valve. Fin qui, non male considerando che questo voluto da Supergiant era solo un test tecnico volto a individuarne le problematiche.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Direzione artistica ancora spaccamascella

  • Interessanti novità che aggiungono ulteriori strati al gameplay

  • Atmosfera del mito intatta e, anzi, ancora più convinta

Contro

  • Forse perfino troppo simile al precedente?

Commento

Passare le prime ore in compagnia di Hades II è stato come tornare a casa. Il primo impatto riesce a ricalcare l'atmosfera unica del primo gioco, andando a costruire su quanto di buono (tanto) era stato fatto nell'avventura con protagonista Zagreus. L'aspetto più interessante è proprio il fatto che il gameplay permetta di avere però un approccio vario e stratificato, sia per le arti magiche che Melinoë può sfoderare, sia perché i nemici che abbiamo visto in questa prova si distinguevano già per una certa eterogeneità, chiedendoci di fronteggiare gli attacchi improvvisi, quelli da lontano e magari quelli in gruppo.
Non nutrivamo grossi dubbi in merito, ma Hades 2 ha già da ora tutte le carte in regola per affermarsi come una delle più interessanti uscite su cui metteremo le mani quest'anno: è vero, è davvero simile al precedente, ma è una di quelle somiglianze che fanno bene. In un'industria dove i copia-incolla sono all'ordine del giorno, così come il non prendersi dei rischi creativi, è giusto che questo seguito in realtà faccia tesoro delle unicità e dei rischi che si era già preso il capostipite, perché è questo — anche ad anni di distanza dal primo Hades — a fare in modo che questo franchise sia così unico.