Anteprima

Dragon Ball

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a cura di Shiryo

Los Angeles – Dragon Ball è un marchio che tira sempre. L’annuncio di un nuovo progetto legato all’opera di Akira Toriyama ci ha incuriositi da subito, consci di come tantissimi videogiocatori aspettino sempre con ansia ciascuna trasposizione videoludica del celebre manga/anime. Abbiamo potuto gettare un primo sguardo al lavoro dello studio Dimps, in una presentazione piuttosto stringata che ci ha lasciati particolarmente colpiti sotto alcuni aspetti, e pieni di dubbi sotto molti altri.
Punti chiave della svolta
L’annuncio dell’approdo del marchio Dragon Ball su console di nuova generazione Sony e Microsoft -senza dimenticare comunque le precedenti console che avranno la loro versione opportunamente downgradata- non sarebbe stato di per sé una novità eclatante, se non accompagnato da qualche notizia specifica sul gameplay e sul contesto narrativo nel quale Dragon Ball Xenoverse andrà sviluppandosi. Un interessante trailer ed una demo giocata da uno sviluppatore hanno fatto ben poco sotto questo aspetto, riuscendo comunque a suggerirci i punti chiave della produzione. Scopriamo della presenza di un nuovo mondo originale, ricco di tecnologie, e di un personaggio mai visto prima, creato appositamente per il gioco. Saranno entrambi protagonisti di una trama per forza di cose anch’essa originale, e chissà in quale modo integrata alle serie del manga. A proposito, se vi state chiedendo da quali saghe arriveranno i personaggi di Xenoverse, quanti saranno, o qualsiasi altra cosa diversa dai già confermati (Goku, Freezer, Majin Bu e Cell) purtroppo dobbiamo lasciarvi con il dubbio, giacché questo pare essere uno dei tanti argomenti ancora avvolti dal mistero.
Più tattica, meno controlli complessi
Nonostante il titolo sia nuovamente sviluppato con le dinamiche tipiche dei Budokai Tenkaichi, proponendo quindi una telecamera dietro alle spalle dell’eroe, il sistema di controllo sembra strizzare maggiormente l’occhio ai giocatori meno abili con difficili combinazioni di comandi. Da quanto ci è stato spiegato, tutte le combo passano dalla pressione di due soli tasti principali, e l’utilizzo delle mosse speciali è semplificato e reso più fluido che in passato. La promessa è di grande spettacolo, ma con maggiore accessibilità rispetto ai predecessori, lasciando che siano tattica e strategia le protagoniste del gameplay. Ci lascia con buonissime speranze la possibilità di interrompere animazioni già avviate, un sistema che dovrebbe consentire non solo di evitare di rimanere completamente immobili in attesa di riprendere il controllo dopo un bersaglio mancato, ma persino di concatenare mosse in maniera più dinamica. Restando in tema di tecniche a disposizione, abbiamo il gran piacere di confermare la presenza delle trasformazioni durante gli scontri: sarà possibile, per esempio, iniziare un match nei panni di Goku ed evolversi in Super Sayian. Queste si attiveranno come normali attacchi speciali, con semplici comandi utilizzabili una volta accumulato un determinato livello d’energia.
Si vola verso la next gen
Particolare attenzione è stata dedicata alla realizzazione dei personaggi, o meglio dei loro volti, e dell’effettistica delle mosse speciali. Rapide animazioni dopo specifiche mosse andate a segno rallentano leggermente il tempo per mostrare al meglio l’espressione sui volti dei combattenti nel momento dell’impatto, proprio come avviene nell’anime, mentre Ki-Blast e attacchi energetici vari mostrano dettagli interessanti, almeno quanto quelli della scenografia generale. 
Una scenografia che vede protagonista la distruttibilità: l’abbiamo apprezzata in alcune brevi fasi, sufficienti a vedere colonne frantumarsi all’impatto di colpi energetici. Caratteristica interessante di questa edizione è anche il poter combattere sott’acqua, quando la sfida vi ci sposta. Non ci è stato chiarito se il gameplay venga alterato in qualche modo, ma il nostro occhio ci lascia intuire che le meccaniche resteranno assolutamente invariate, e sarebbe anche corretto fosse così, considerando la sovrumana potenza dei protagonisti, che di certo non troverebbero nell’acqua una minima resistenza.

– Interazione con lo scenario

– Buona espressività dei volti ed effettistica

– Si combatte su più livelli, anche sott’acqua.

Dragon Ball Xenoverse è un titolo interessante. Per ora le informazioni sono relativamente poche, ma quanto mostrato ci è parso valido. L’interesse principale adesso si sposta verso saghe coperte, personaggi e gameplay, che vogliamo fortemente testare pad alla mano. Troppo presto, considerando che non ci è stata ancora confermata una finestra temporale di rilascio, ma sappiamo quantomeno le console ove arriverà: Xbox One, Xbox 360, PS3 e PS4. Non mancheremo di aggiornarvi.