Anteprima

Donkey Kong Country: Tropical Freeze provato su Switch in vista della Recensione

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a cura di Matteo Bussani

Quando c’è di mezzo Donkey Kong non si può scherzare. Dietro una vena ironica e un coloratissimo mondo scimmiesco, si nasconde uno dei platform più difficili di questa generazione videoludica: un frullato energetico di banane dal sapore intenso, che ha bisogno di ore e ore di digestione e di uno stomaco veramente forte per essere assimilato a dovere. Se fosse uscito qualche mese fa avremmo detto il “dark souls dei platform”, anche se questo titolo è stato già assegnato alla remastered/remake di Crash Bandicoot.

Quasi a non volerlo fare apposta, anche Donkey Kong Country: Tropical Freeze su Nintendo Switch è un recupero del passato, perchè il titolo uscì qualche anno fa, nel 2014 per la precisione, sulla sfortunata console Nintendo Wii U e anche in questo caso sembra ci siano tutte le carte per aspettarsi un ritorno in grande stile.

Donkey Kong is back to Switch

Molti giocatori ricordano, Donkey Kong Country: Tropical Freeze come un gran titolo, anche se per l’esclusività su Wii U non hanno mai avuto occasione di giocarlo, perchè nonostante il numero limitato di vendite la critica fu unanime nel premiare qualità dei contenuti, che era di primissimo livello. La natura hardcore del gameplay aveva abbracciato una varietà di nemici, ambientazioni e lampi di game-design notevoli, catturando in quel vortice di prova e riprova tutti i giocatori amanti dei platform e delle sfide vecchia scuola.
Su Switch, però, la base d’utenza è di molto maggiore rispetto a quella della precedente console Nintendo e la possibilità che essa sia andata ad aprirsi a un pubblico un po’ più casual è elevatissima. Per questo motivo in Nintendo hanno pensato bene che fosse giunto il momento di aggiungere una modalità in grado di dare un “aiutino” al giocatore alle prime armi, senza snaturare l’offerta del gioco. 

Funky Mode in a Funky World

Questa modalità si chiama Funky Mode e ieri siamo riusciti a mettere sotto ai denti i primi livelli del gioco, in questa nuova semplificata veste. 
Ci sono due ulteriori strati di approfondimento della difficoltà: il primo consiste nel giocare con i personaggi classici, mentre il secondo consiste nello scegliere Funky Kong.
Scegliendo i soliti noti Donkey, Diddy, Dixie o Cranky avremo un cuore in più del normale (3 al posto di due) e una volta giunti al negozio di Funky sarà possibile acquistare i vari potenziamenti a costi davvero ridottissimi. I potenziamenti che possiamo utilizzare durante un livello passano da 3 a cinque e non è necessario prendere tutte le lettere della parola KONG nella stessa Run per ottenere la parola completa.
  

Forte sì, ma non invincibile

Scegliendo Funky invece, la situazione diventerà ancora più semplice, visto che il nostro ha delle facilitazioni del gameplay impressionanti. Ha in dote un doppio salto che si sviluppa in lunghezza e in altezza, come quello di Diddy e quello di Dixie messi insieme. Può saltare sulle spine come Cranky, può rotolare illimitatamente, ha cinque cuori invece che tre, e infine può stare sott’acqua senza ossigeno grazie alla maschera di cui è dotato. 
Ovviamente Funky non può portare sulle spalle nessuno, anche perchè non avrebbe bisogno di nessun potenziamento garantito da uno degli altri personaggi. 
Capite bene che con queste condizioni la sfida va a ridursi notevolmente, ma dobbiamo ammettere che affrontare in maniera troppo spensierata il gioco, forti della ridotta difficoltà, anche nei primi livelli potrebbe portarci comunque ad essere fermati prima del traguardo.
La Funky Mode, più che per una partita serena, sembra proprio pensata per avvicinare i giocatori più giovani o comunque quelli che non amano le sfide troppo difficili, ma che voglio riuscire ad apprezzare il lavoro eccellente realizzato su Wii U con Donkey Kong Country: Tropical Freeze.
Tecnicamente il gioco è in tutto e per tutto un porting con risoluzione potenziata (1080p dock, 720p handheld) e qualche miglioramento nell’immagine (anche se marginale) e nelle animazioni, per cui non aspettatevi grossi cambiamenti su questo fronte.

Uno dei platform migliori degli ultimi anni

Più vicino a un nuovo pubblico senza snaturare il livello di sfida

Se l’approfondimento con la versione completa del gioco arriverà con la recensione tra qualche giorno, abbiamo iniziato a vedere la bontà del porting della versione per Nintendo Switch di Donkey Kong Country: Tropical Freeze. La grande novità è certamente la Funky Mode, che dà la possibilità ai giocatori più giovani e spensierati di avvicinarsi al gioco senza il terrore di una curva della difficoltà molto ripida. Se invece non aspettavate altro che l’arrivo su Switch per buttarvi sul gameplay veramente impegnativo del gioco allora, la modalità classica vi darà tutto quello che stavate cercando.