Recensione

Donkey Kong

Avatar

a cura di Slice

Quando si parla di Donkey Kong, si è al cospetto di uno dei capostipiti della grande famiglia di personaggi Nintendo, e soprattutto lo si collega ad una delle più grosse rivalità videoludiche di tutti i tempi, tra lo scimmione e l’idraulico più amato al mondo: Mario.Inaugurato originariamente in versione arcade nel lontano 1994, il brand fu poi rilanciato per volontà di Nintendo, che creò un nuovo progetto ispirato a questa serie. Fu cosi che poco tempo dopo usci Donkey Kong per Game Boy, lo stesso identico gioco che adesso, sotto forma di operazione nostalgia, ci viene riproposto sullo store del Nintendo 3DS.

Storie di idraulici, scimmie e… bariliChi ha avuto modo di vivere in prima persona il lancio del titolo nel lontano 1994, avrà sicuramente memoria di come i primi minuti di gioco avevano lasciato spiazzati tutti i fan più accaniti, che da tempo aspettavano un seguito della famosa serie. Il gioco in questione infatti, presentava gli stessi identici quattro livelli presenti nell’originale con la semplice aggiunta di una grafica migliorata. Il colpo di scena avveniva alla fine del quarto, quando Mario vedeva Pauline rapita nuovamente dalla scimmia e portata su una piattaforma artificiale, pretesto che serviva per scoprire ben nove stage originali e ricchi di novità a livello di gameplay.Per chi non ne fosse a conoscenza, Donkey Kong altri non è che un incrocio tra puzzle e platform game, in cui il nostro idraulico preferito, all’interno dei livelli che si sviluppano tendenzialmente in maniera verticale dal basso verso l’alto, deve raggiungere la vetta per sconfiggere Donkey Kong che tiene in scacco la bella di turno di nome Pauline. Un gameplay all’apparenza cosi semplice non deve però ingannare, dato che nasconde moltissime insidie ed una profondità associate usualmente a ben altri tipi di giochi. Nell’arco dei 97 livelli che dovremo intraprendere per salvare la nostra Pauline, ci troveremo di fronte a scenari sempre diversi e caratterizzati solitamente da specifici elementi che distinguono un mondo dall’altro.Oltre a tutto questo, rispetto alla versione originale, lo stesso Mario potrà servirsi di alcune nuove mosse aggiunte al suo repertorio (che non molto tempo dopo furono riprese anche da Mario 64), come il salto all’indietro e il salto triplo che, insieme all’aggiunta di diversi nuovi power – up ed al riutilizzo in chiave moderna di quelli già presenti in passato, come il martello, aiutano a dare un’ aria di originalità e freschezza al gameplay. Le novità della versione del 1994 non si fermavano però a questo. Mario sarà anche in grado di saltare sui propri nemici e raccogliere quelli non troppo pesanti per lanciarli in zone dello stage non particolarmente insidiose, o addirittura contro altri nemici per eliminarne due in un colpo solo. A subire, ai tempi, un forte restyling, erano stati anche gli scontri diretti tra Mario e “Kong”, in cui per la prima volta si affrontavano faccia a faccia al quarto livello di ogni mondo. La modalità di scontro, molto semplice a dire il vero, prevede il lancio di barili ed altri oggetti da parte di Mario nei confronti dello scimmione. Niente di strabiliante, ma utile per variare leggermente il gameplay.

8 – Bit Power !Come per altri titoli riproposti su Virtual Console, anche Donkey Kong si presenta nella sua forma originale, senza alcun tipo di Restyling o upgrade grafico. Il level design e gli sprite usati per Mario, i livelli e i nemici sono esattamente gli stessi di 17 anni fa ma, tutto sommato, risultano ancora estremamente godibili da vedere. Non ci sarebbe dispiaciuto rivedere la versione per SNES, sopratutto per l’aggiunta del colore e dell’audio della console casalinga di Nintendo. Tuttavia, per i nostalgici o i giocatori amanti del retrogaming rimane un prodotto che già ai tempi aveva sbalordito per l’ottima fattura sopratutto per una console portatile e che, ancora oggi, non sembra per niente sfigurare.Concludiamo dicendo che anche il suddetto titolo sfrutta tutte le peculiarità dei remake per Nintendo 3DS, ovvero la possibilità di lasciare in stand by la partita e quella di creare un punto di recupero in qualsiasi momento. Venduto per 4 euro, Donkey Kong rientra nella lista di quei titoli che hanno fatto la storia del videogioco e quindi, anche se il prezzo potrà sembrare eccessivo per un gioco di 17 anni fa, noi ci sentiamo di consigliarlo ad occhi chiusi. L’unica vera insidia che minaccia il successo del titolo è da trovare nei vari remake e spin – off derivati dal gioco originale (ad esempio la versione con Mini Mario presente anch’essa su Virtual Console) che, con una grafica più aggiornata e accattivante e novità di gioco date dallo sviluppo più recente, possono far desistere il videogiocatore a comprare il vero capostipite della serie.

– Il divertimento e l’originalità rimasti intatti

– Longevità’ assicurata grazie agli oltre 90 livelli

– è Donkey Kong!

– 4 € per un titolo di 17 anni fa sono sempre tanti.

– La presenza di remake più recenti potrebbe essere un problema.

7.8

Donkey Kong grazie al suo gameplay ancora fresco e divertente a distanza di 17 anni, una longevità assolutamente di tutto rispetto e due personaggi carismatici e divertenti, potrebbe fare la fortuna di tutti quei giocatori o pendolari che amano partite rapide e molto pick and play con il loro Nintendo 3DS. Consigliato.

Voto Recensione di Donkey Kong - Recensione


7.8