Dieci anni di Trackmania

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a cura di Ctekcop

Caduta la ricorrenza del decimo anniversario della serie TrackMania, dopo l’intervista con uno dei pezzi grossi di Nadeo, Edouard Beauchemin, abbiamo deciso di ripercorrere brevemente le orme di questa ormai leggendaria serie di videogiochi, capace di divenire uno dei capisaldi del gaming su PC.
TrackMania
L’inizio di tutto, giunto tra noi a fine novembre 2003 in Francia e Inghilterra e maggio 2004 nel resto del mondo, è un titolo nel quale già si trovano le caratteristiche salienti della serie. Un modello di guida arcade, divertente e per nulla banale, una grafica senza fronzoli, carina ma leggera e ben ottimizzata, si amalgamano con le tre ambientazioni, rally, deserto e neve, fornendo un esperienza ludica sorprendente. Nonostante lo sgomento di alcuni giocatori incapaci di apprezzarlo all’epoca, perdere tempo con le numerose skin incluse o l’editor di tracciati incluso e gareggiare online si rivela sin da subito una vera e propria droga dalla quale è difficile staccarsi, superando il suo difetto principale: la longevità non era estrema se ci si limitava a giocare esclusivamente in singolo.
TrackMania Sunrise
Il secondo videogioco della serie, uscito a cavallo di maggio e aprile 2005, segna un netto passo in avanti dal punto di vista grafico, e non solo, con le sue tre ambientazioni, Isola, Baia e Costa, ciascuna capace di regalare un comportamento dell’auto leggermente diverso. Con l’espansione TrackMania Extreme vengono aggiunti ancora più elementi, e grazie al sempre più elevato successo globale, sia di vendite sia di critica, e il progressivo ampliamento della community online si può tranquillamente iniziare a parlare di un titolo che assume dimensioni di una certa importanza
TrackMania Original
Una riproposizione del primissimo TrackMania con l’engine del successivo Sunrise, così da tenerlo al passo coi tempi. Apprezzabile l’idea di rilasciarlo gratuitamente per chi già possedeva il primo, mentre gli altri avrebbero potuto accaparrarselo grazie all’edizione economica.
TrackMania Nations
Rilasciato agli inizi del 2006, consiste in un titolo gratuito che propone una sola nuova ambientazione, lo stadio per l’appunto. Realizzato con una particolare partnership nata per promuovere l’ESWC di quell’anno, si rivelò in realtà capace di far aumentare esponenzialmente la notorietà della serie grazie a uno strepitoso successo di pubblico, voglioso di provarlo nonostante fosse una versione ridotta dei titoli che sarebbero giunti poco dopo in termini cronologici. 
Avrebbe dovuto reggersi su sponsorship, come quella di NVIDIA, e su degli ad-panel, già intravisti nel corso della serie, ma, nonostante sia a lungo stato il capitolo più giocato, non riuscì a stare in piedi sulle proprie gambe con questa formula che si rivelò col senno di poi un esperimento fallimentare, forse troppo in anticipo sui tempi non ancora maturi.
TrackMania United
Rilasciato a metà 2006 si rivelò all’epoca come il titolo più grande mai realizzato da Nadeo, riunendo in una sola confezione tutte le ambientazioni ammirate in precedenza. Un’esperienza online integrata, con sistemi di ranking globale già sperimentati in Nations e la possibilità di scambiare con facilità contenuti generati dagli utenti elevano il tutto all’ennesima potenza, senza scordarsi di un motore grafico  ancora una volta rivisto pesantemente e capace di segnare netti passi in avanti senza mai andare a discapito della fruibilità su PC non all’ultimo grido. Curioso notare come un anno dopo sarebbe stato reso disponibile su Steam.
TrackMania Forever
Nell’Aprile del 2008 Nadeo aggiorna i suoi ultimi due videogiochi, aggiungendo il suffisso Forever, nel tentativo, effettivamente riuscito, di allungare la loro vita utile. Ecco quindi che con TrackMania United Forever e TrackMania Nations Forever, più che introdurre nuovi contenuti ormai già sovrabbondanti grazie alla vasta e iperattiva community online, lo sviluppatore parigino si concentra su altri aspetti come l’engine grafico, l’interfaccia utente e un sempre maggior focus sull’esperienza online.
TrackMania DS e TrackMania Turbo
Una doppietta di titoli pensata per la console mobile Nintendo, ma non realizzata direttamente da Nadeo. Seppur con tutti gli inopinabili limiti della console di destinazione si tratta due prodotti sorprendentemente buoni, in grado di riproporre in piccolo la medesima esperienza ludica tipica della serie (con tanto di editor!) e perciò capaci di non rovinare il brand TrackMania, estendendone anzi il pubblico a una interamente nuova fascia più giovane.
TrackMania Wii
Immancabile nel 2009 la versione per la console casalinga di Nintendo. Anche qui vengono riproposte quasi tutte le ambientazioni tipiche della serie, al punto da sembrare quasi una trasposizione di TrackMania United, anche se in realtà si tratta di un gioco a sé con tutte le feature che è lecito aspettarsi quali l’editor e un comparto online degno di nota, uno dei migliori che si siano visti su questa console.
La chicca di questa versione è però lo split-screen per divertirsi in compagnia sullo stesso divano.
TrackMania 2
Questa è ormai storia recente: Canyon è uscito un paio d’anni fa approdando su Steam solo agli inizi di quest’anno solare, dopo aver tentato invano di trainare le piattaforme Uplay e ManiaPlanet a seguito dell’acquisizione di Nadeo da parte di Ubisoft avvenuta nel 2009. Nel corso degli ultimi mesi è stato rimpolpato dalle ambientazioni Stadium e Valley.
Anche in questo caso non si può fare altro che i complimenti agli sviluppatori e alla commmunity nella sua interezza, per aver creato un prodotto dalle innegabili qualità e, ciò che più conta, incredibilmente divertente, vera e propria droga oggi come allora.

Quella di Nadeo è in sostanza una storia di passione, sudore e successo che, iterazione dopo iterazione, è stata capace con i vari TrackMania di infilarsi in tantissimi PC sparsi per il globo senza mai più uscirne, regalando ore e ore di goduria pura nel cercare di ottenere quella medaglia d’oro o limare il proprio record sulla propria pista preferita di qualche centesimo.