Recensione

Commandos: Behind Enemy Lines

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a cura di A bbbello

La storia è, notoriamente, una fonte dalla quale i videogiochi attingono a iosa. In particolare, gran parte dei gamers fa l’occhiolino al filone bellico, e le software house, pur di far soldi, com’è giusto che sia, sono disposte ad accontentarli. Ecco perché un’infinità di sparatutto e RTS sono ambientati nella seconda guerra mondiale, il conflitto che più di ogni altro si presta a essere trasposto sotto forma videoludica per ovvi motivi.

Squadra speciale all’attaccoAlleati contro asse, quante volte ne abbiamo sentito parlare? D’altronde la storia non si può cambiare, e tocca a noi riviverne alcune tappe nei panni del Commando, un’unità speciale che vanta tra le sue fila uomini tra i più addestrati e coraggiosi. Senza il loro fondamentale contributo in guerra, probabilmente gli equilibri politici attuali sarebbero totalmente diversi, chissà in che misura. Ma lasciamo da parte le disquisizioni fantapolitiche… siete pronti a infiltrarvi dietro le linee nemiche?

Piano, piano!Lungo 20 missioni, diversissime l’una dall’altra grazie a un particolare design oltre che a una moltitudine di elementi, dovrete portare a compimento degli obiettivi illustrati in maniera certosina nel briefing iniziale. Il compito sarà davvero arduo, complice una difficoltà elevatissima dalla quarta missione in poi e che raggiunge dei picchi incredibilmente frustranti. Non fatevi scoraggiare comunque, infatti avrete a disposizione uomini molto in gamba.Sei soldati, ognuno con le proprie peculiarità. Il berretto verde, capace di caricarsi barili di benzina (immaginate a che fine) e cadaveri nonché di scalare le pareti; il geniere, maestro nel maneggiare gli esplosivi a armato di una micidiale trappola; la spia poliglotta che si addentra nei campi nemici e li distrae o li elimina silenziosamente (a voi la scelta); il marine, abile a svanire nell’acqua e a guidare natanti e sottomarini; e, infine, il pilota e il cecchino.Oltre a tali abilità specifiche, ciascun soldato porterà nel proprio zaino una pistola (con proiettili infiniti purtroppo, alla faccia del realismo) e si muoverà anche strisciando e correndo. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Il gioco non è per nulla lineare, lasciando al giocatore la facoltà di decidere liberamente la strategia da adottare. Ben presto, però, vi renderete conto che il modo migliore per affrontare il gioco è rimanere nascosti nell’ombra, approfittare di ogni minimo errore del nemico e, soprattutto, agire silenziosamente senza lasciare la minima traccia. In pratica, è auspicabile liberarsi la strada uccidendo ogni nemico per evitare guai. Infatti, l’I.A. dei soldati tedeschi è qualcosa di mai visto: si accorgeranno perfino delle vostre impronte! Ad ogni rumore sospetto si allerteranno ed andranno a controllare la situazione, comportandosi diversamente a seconda del pericolo: daranno l’allarme se dovessero scorgere il cadavere di un loro compagno, vi arresteranno se ve ne starete fermi o, al contrario, vi spareranno senza alcuna pietà se vi mostrerete tutt’altro che amichevoli. Starà a voi volgere la situazione a vostro vantaggio, magari attirando le pattuglie in un determinato punto per scagliargli contro una granata o per riempirli di piombo sparando da una mitragliatrice fissa.Il ventaglio di soluzioni a disposizione è davvero notevole, sarà un piacere studiare diversi modus operandi originali solo per il gusto di dire “ti ho fregato ancora”. Altre volte, invece, bisognerà spremere le meningi e applicare strategie sui generis per oltrepassare determinate sezioni particolarmente impegnative. In parole povere, non vi annoierete mai. E’ d’obbligo spendere qualche parola per la visuale isometrica, perfettamente funzionale al gameplay, e che fornisce una panoramica completa dello scenario. Comodissima, inoltre, anche la mappa, dove saranno contrassegnati la nostra posizione, i nemici, gli obiettivi e la via di fuga.L’interfaccia è molto semplice da utilizzare. Dopo aver selezionato il soldato desiderato cliccando su di lui o sull’icona raffigurante il suo viso, basterà cliccare nuovamente prima sull’immagine che rappresenta i diversi ordini da impartire e dopo sul punto che vogliamo “colpire”. Ma se questo non vi aggradasse, i programmatori hanno pensato bene di assegnare delle mosse alla tastiera accontentando, così, tutti. Va detto, però, che i nostri uomini sono come dei neonati, da seguire in tutto e per tutto. Non compiranno nessun gesto automaticamente: se saranno sotto i colpi nemici si limiteranno a lamentarsi con qualche frase che sembra provenire da un robot e vi costringeranno a interrompere ogni azione precedente per correre in loro soccorso. Anche per questo è preferibile agire di soppiatto e rimanere celati dietro un muro o all’interno degli edifici (dove tra l’altro i nemici non verranno a cercarci). Un ulteriore difetto è rappresentato da qualche sporadico bug che purtroppo inficia la giocabilità, facilitandoci, anzi mettendoci su un piatto d’argento la possibilità di uccidere il malcapitato di turno. In più, terminando la missione perdendo anche un solo compagno o lasciandolo dietro le sbarre di una prigione tedesca, o ancora distruggendo il veicolo per la fuga, dovrete ricominciare da capo. Fortunatamente, è possibile salvare in qualunque momento. Non oso pensare la rabbia o le imprecazioni se i programmatori avessero scelto diversamente.

Ben fatto, ma si può dare di piùTecnicamente, Commandos: behind enemy lines si presenta piuttosto bene. Graficamente si attesta su buoni livelli, gli scenari sono stupendi, ricchi di particolari e rendono l’atmosfera ideale. Convincenti anche i membri del nostro Commando, così come i nemici, anche se quest’ultimi sono praticamente tutti uguali. Gli effetti grafici sono eccellenti e le esplosioni davvero realistiche. A convincere meno è il comparto sonoro: gli effetti sono ottimi, e le musiche azzeccate, ma le voci presentano pochi campionamenti, ma questa non è una pecca grave, è più un cercare il classico pelo nell’uovo.

HARDWARE

Requisiti minimi: Processore 100 Mhz, 16 mb di Ram, lettore CD-ROM 4x, Windows 95Requisiti consigliati: Processore 133 Mhz, 32 mb di Ram, lettore CD-ROM 8x

MULTIPLAYER

Commandos: behind enemy lines offre la possibilità a 6 utenti di giocare online: ogni giocatore guiderà un soldato.

– I.A. dei nemici sviluppatissima

– Molte azioni da compiere

– Ci sarà da sudare per finire il gioco…

– … ma la difficoltà è forse troppo elevata per alcuni

– Crea dipendenza

9.0

Questo RTS in due dimensioni è promosso a pieni voti. Se amate il genere e l’approccio stealth, dovete comprarlo assolutamente. Da segnalare una difficoltà frustrante in alcuni punti, mai riscontrata in nessun altro titolo, ma in questo caso non è necessariamente un difetto: portare a termine missioni che sembrano insormontabili dà una grande soddisfazione. Complimenti vivissimi a Pyro Studios e ad Eidos.

Voto Recensione di Commandos: Behind Enemy Lines - Recensione


9