Immagine di NBA 2K21 | Recensione PS5 - Un tiro da tre punti
Recensione

NBA 2K21 | Recensione PS5 - Un tiro da tre punti

Visual Concepts ci riporta sul campo da basket. E ne vale a la pena.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di NBA 2K21
NBA 2K21
  • Sviluppatore: 2K
  • Produttore: 2K Games
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , STADIA , PS5
  • Generi: Sportivo
  • Data di uscita: 4 settembre 2020 (PC, PS4, Xbox One, Switch, Stadia) - TBA 2020 (PS5, Xbox Series X)

Lo scorso mese di settembre, sulle pagine di SpazioGames vi abbiamo proposto la nostra analisi di NBA 2K21, ultimo capitolo dell'ormai celebre serie sportiva targata 2K. Sviluppato da Visual Concepts, il gioco ci ha messo sul piatto la stessa atmosfera, le stesse animazioni e, nel complesso, un gameplay davvero poco mutato rispetto alle passate edizioni del franchise.

Non un brutto gioco, sia chiaro, bensì un titolo chiaramente “a metà”, vista la quasi pressoché totale assenza di reali novità rispetto ai precedenti capitoli. Anche il comparto grafico, sempre e comunque rivolto verso l'alto, non mostrava quella perfezione tecnica a cui 2K ci ha da sempre abituati, lasciando inevitabilmente quella spiacevole sensazione di incompiutezza.

Il perché di tutto ciò è presto detto: Visual Concepts ha infatti deciso di pubblicare due differenti versioni per il suo titolo sportivo, una pensata per le “vecchie” piattaforme da gioco, e una “next-gen” che mettesse a frutto tutta la potenza delle nuove console, PS5 in primis. Una scelta sicuramente non facile che, al netto di tutte le problematiche (e le critiche), sembra aver dato i suoi frutti ora che l'update è finalmente disponibile al download. Sviluppatore e publisher hanno quindi deciso di proporre la versione per console di nuova generazione (oppure il passaggio diretto da una generazione all'altra agli acquirenti della Mamba Forever Edition): il basket, ora, sarà davvero così bello da giocare?

La grafica su PS5

Innanzitutto è meglio sottolineare che questa analisi è mirata ad illustrare le novità sostanziali dell'edizione di NBA 2K21 per PlayStation 5 che abbiamo avuto modo di provare, la quale ci mostra i passi in avanti fatti dal team di sviluppo, specie dal punto di vista grafico (grazie all'hardware Sony), senza dimenticare neppure tutta una serie di nuovi contenuti pensati per chi cerca un'esperienza tanto bella da vedere quanto da giocare.

Tecnicamente, quindi, ci siamo trovati con un titolo visivamente straordinario, che riesce a compiere lo “scatto” che molti speravano di trovare: i dettagli del campo da gioco sono sorprendenti sin dalla prima partita, tanto che difficilmente staccherete gli occhi da tutto ciò che circonda i vari giocatori. I giocatori, appunto: le animazioni, che siano quelle per il controllo palla o durante i contrasti, sono quanto di più fedele alla realtà si sia mai visto su un titolo del genere.

Tutti i cestisti si muovono come fossero davvero sul campo, tanto che la fluidità dei movimenti (e la precisione degli impatti) rende le varie sfide realmente sorprendenti. Anche la gestione della fisica sembra aver beneficiato di un incremento considerevole, visto che i vari giocatori reagiranno in maniera differenti a seconda delle situazioni.

I modelli poligonali lasciano inoltre ammirare un'espressività dei volti davvero incredibile (salvo qualche piccola espressione buffa durante i replay), per non parlare della resa della pelle – specie con il sudore – tanto da apparire quasi reale. Inutile dire che la risoluzione in 4K a 60 fotogrammi al secondo sempre stabili sono una gioia per gli occhi, cui fa il paio l'implementazione del tanto amato ray-tracing e dell'HDR per una resa complessiva che lascia davvero impressionati.

Il confronto con la versione PS4 (e Xbox One) è quindi piuttosto marcato - per non dire quasi impietoso - facendo ben sperare su cosa sarà in grado di proporre la serie dal punto di vista grafico nelle nuove edizioni previste nei prossimi anni. Infine, sono da segnalare anche i tempi di caricamento azzerati, un problema ben visibile nell'edizione del gioco disponibile sulle vecchie piattaforme.

La Città e La Mia NBA

Iniziamo col parlare della rinnovata modalità La Mia Carriera, ora più grande e corposa grazie anche alla presenza di un editor riveduto e corretto. Il giocatore potrà infatti decidere se andare al college o approcciarsi sin da subito alla G-League. Portare a casa un numero più grande di punti VC renderà il tutto più strutturato e complesso, dando anche modo di approcciarci a una narrazione più ricca e appagante. Così come più ricca è la trasformazione del vecchio Quartiere in Città: ciò è traducibile di fatto in un ingrandimento della mappa a tutto tondo, concedendo al cestista – e di conseguenza al giocatore – un senso di esplorazione decisamente più ampio.

Potremo infatti accettare vere e proprie “missioni” secondarie, con la possibilità di accettare affiliazioni con gli sponsor. Non mancheranno inoltre tutta una serie di oggetti ed extra mai visti prima, utili a modificare e arricchire l'aspetto del nostro campione. Nota dolente: la gestione dei punti VC sembra sempre mirata a spingere all'utilizzo delle tanto odiate microtransazioni (nonostante nulla vieti di ignorare bellamente la cosa e proseguire per la propria strada).

La Mia Squadra è affiancata stavolta da La Mia NBA – a conti fatti una fusione tra MyGM e la Mia NBA Online: in questa modalità potremo prendere parte a una lunga stagione sportiva dipanata in diversi anni, aprendo un ventaglio con meccaniche gestionali (con una punta da gioco di ruolo) che tireranno in ballo anche vere e proprie questioni finanziarie. Importante anche citare la presenza di squadre della WNBA, nella modalità dedicata al basket femminile. La modalità The W altri non è che la versione di MyCareer dedicata alla WNBA: saremo quindi chiamati a scegliere un'atleta da portare in una delle dodici squadre della lega (e giocabile anche online, per match 3V3).

Giocabilità, sistema di controllo e DualSense

Tutte le novità tecniche e contenutistiche non lasciano per strada tutto ciò che riguarda il gameplay vero e proprio: nell'edizione PS5 di NBA 2K21 la fisica generale riveduta e corretta gioca un ruolo chiave, tanto in campo quanto fuori. La differente struttura fisica dei vari campioni influiranno sul controllo stesso degli atleti: sfruttare la velocità o l'agilità di un cestista non sarà certamente simile a usare la forza per avere la meglio sul proprio avversario.

L'Impact Engine in tal senso fa miracoli, e sorprende costatare quanto le situazioni di sbilanciamento - in cui magari lo scontro tra due giocatori non portava agli esiti sperati - sia ora invece la chiave di volta tra un'azione di successo e un palese buco nell'acqua. NBA 2K21 next gen è innanzitutto un gioco da giocare incredibilmente più intuitivo, grazie al quale si avrà maggiore consapevolezza del campo da gioco (e di ciò che accade sopra di esso).

I grilletti adattivi di DualSense risponderanno inoltre in maniera diversa a seconda della stanchezza dei vari giocatori; durante un match potremo infatti percepire una resistenza alla pressione dei tasti L2 e R2, facendoci così capire che il giocatore selezionato non è più in forma come a inizio partita. Il feedback aptico è inoltre riscontrabile nel corso delle marcature a uomo, con i dorsali nuovamente protagonisti quando ingaggeremo veri e propri "scontri" con giocatori dotati di maggiore forza fisica (che si tradurranno in una maggiore resistenza alla pressione dei grilletti).

La versione PS5 del titolo sportivo di Visual Concepts mantiene in ogni caso il (già ampiamente apprezzato) sistema di mira visto su PS4 e One, nonostante sia palese la volontà di conferire al tutto un controllo sul tiro ancora più elevato (specie per la possibilità di scegliere la parabola del tiro grazie allo stick analogico destro).

Decisamente più fluido e reattivo anche il dribbling, visto che riuscire a eludere una marcatura avversaria è ora decisamente più facile (e appagante sulla breve e lunga distanza), così come la IA controllata dalla CPU sembra avere guadagnato più ingegno e grinta. Insomma, tutti gli aspetti spigolosi e i problemi visti nell'edizione old-gen di NBA 2K21 sembrano essere stati quasi del tutto rimossi o ridotti al minimo. Il team di Visual Concepts si è quindi rimboccato le maniche, proponendo agli appassionati e ai possessori di PS5 un gioco di basket che ha effettivamente un gusto next-gen a cui sarà seriamente difficile resistere.

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Voto Recensione di NBA 2K21 - Recensione


8.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Tecnicamente impressionante.

  • Un gran numero di contenuti aggiuntivi.

  • Sistema di controllo riveduto e corretto.

Contro

  • Infastidisce l'ombra delle microtransazioni.

Commento

Limando ciò che non andava nella versione old-gen e aggiungendo tutta una serie di novità - anche e soprattutto dal punto di vista puramente tecnico - NBA 2K21 si riconferma essere la simulazione di basket che i fan meritano. L'edizione PlayStation 5 è infatti ben migliore rispetto a quella (solo discreta) vista e giocata su PS4, sia graficamente che pad alla mano, lasciando ben sperare circa il futuro del franchise.
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