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World of Warcraft: Shadowlands, il futuro tra Fauce e Raid - Provato

In vista della beta, abbiamo messo nuovamente alla prova Shadowlands, addentrandoci nell'universo di World of Warcraft

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a cura di Redazione SpazioGames

A cura di Simone Lelli

Nelle ultime ore, esattamente dopo l’annuncio di tutte le novità legate a World of Warcraft Shadowlands e all’arrivo della sua beta, abbiamo avuto modo di provare alcune dinamiche della nuova espansione del famoso MMORPG di Blizzard, andando a scoprire tanti dettagli legati alle feature di gioco e a delle modalità finora avvolte nel buio.

L’ottava espansione di World of Warcraft punta a far esplorare al giocatore le Shadowlands, un vero e proprio aldilà diviso in congreghe e in cinque grandi zone (Bastion, Ardenweald, Revendreth, Maldraxxus e la Fauce). Nella scorsa anteprima vi abbiamo parlato solo della superficie di questa espansione, mentre stavolta andremo a vedere nel dettaglio qualche meccanica di gioco, l’esplorazione della tanto attesa Fauce, e il Raid “Il Teatro del Dolore”.

Il Vincolo dell’Anima

Addentrandoci nella quest dedicata alla congrega di Venthyr, abbiamo subito messo il naso nel sistema del Vincolo dell’Anima: già annunciato come una delle novità legate a World of Warcraft: Shadowlands, stavolta questa parola perde l’accezione che spesso aveva per parlare di oggetti “legati” ad un personaggio o un account, e diventa un vero sistema di potenziamento del nostro personaggio. Con il Vincolo dell’Anima infatti potremo legare il nostro eroe con uno dei personaggi disponibili, andando a guadagnarne in potenziamenti di vario genere semplicemente “grindando” il nostro rapporto con lui/lei.

Riprendendo quindi un po’ i sistemi di “relazioni” (tra i tanti citiamo quello di Mass Effect), questa è una versione embrionale che vi porterà solo ad avere alcuni bonus. I personaggi con cui potevamo fare il Vincolo dell’Anima nella prova erano Vadja la Lamabruna o il generale Draven: non sappiamo se poi ce ne saranno di ulteriori o meno, ma da quello che abbiamo visto questa meccanica sembra funzionare in modo molto elastico, dando al giocatore la possibilità di resettare le scelte (spendendo dei punti) e attivare un compagno piuttosto che un altro, lasciando quindi libera scelta in qualunque momento. Potremo inoltre resettare il ramo spendendo 1 punto dalla Riserva d’Animum, stessa valuta che utilizzeremo anche per le avventure. Questa sarà in realtà l’energia che risiede nelle Terretetre e, come era per il Potere Artefatto di Legion, sarà spendibile per le feature legate a questa location.

Come abbiamo detto è molto embrionale e si riduce solo a dei bonus, però in compenso funziona in qualunque momento, senza richiedere la presenza del personaggio nelle vicinanze (come succedeva con la meccanica della guarda del corpo). Nei rami che sbloccherete, infine, ci saranno degli spazi vuoti: in questi potrete inserire i conduit, ulteriori potenziamenti che vi lasceranno più libertà nella scelta. Questi conduit possono essere di tre tipologie: Endurance, Potency e Finesse.

Nonostante nel client speciale per l’evento fosse tutto sbloccato e attivabile, la parte più interessante di questa feature sembra essere legata alla costruzione del legame: solo così infatti potrete aggiungere tasselli e bonus che, ovviamente, dovrete scegliere con scrupolo per trovare il migliore adatto al vostro personaggio e al vostro stile di gioco. I conduit, infine, riescono a dare quel tocco di personalizzazione aggiuntiva che darà spazio a build, strategie e combo, cosa alquanto gradita all’interno di World of Warcraft.

Tempo di avventure

Un’altra feature inserita in questa nuova espansione che abbiamo provato sono le avventure: in questa meccanica di gioco ci troveremo davanti delle missioni da far completare ai nostri avventurieri, personaggi unici che avranno le proprie peculiarità e che, di volta in volta, si faranno carico di alcuni alleati per andare a completare missioni, pagando per mandarli con la riserva d’Animum.

Dopo le prime due (basilari da circa un minuto), le missioni che abbiamo visto andavano dalle quattro alle otto ore, portando il giocatore a dover gestire (in cambio di cospicue somme d’oro e oggetti) queste avventure in una sorta di gestionale. Ovviamente ogni avventuriero avrà le sue abilità e si presterà, a seconda delle attività da completare, in modo più o meno performante.

Tutto sommato questa feature sembra essere un grazioso riempitivo, niente di interessante per chi ha amato World of Warcraft per le sue caratteristiche “attive”, ma allo stesso tempo utile per dare un boost “passivo” senza dover spendere decine di ore su farming e grinding. Siamo fiduciosi che andando avanti nel tempo nuove missioni verranno inserite, andando ad aggiungere infine delle vere dinamiche tattiche che richiederanno scelte oculate riguardanti i personaggi mandare all’avventura. Questa modalità sarà infine gestibile tramite applicazione mobile, non richiedendo ogni volta di aprire il client di World of Warcraft per mandare i nostri avventurieri in battaglia.

Se prendiamo ad esempio le precedenti espansioni, non è nient’altro che il tabellone dei seguaci di Warlords of Draenor: l’unica differenza stavolta risiede nel combat log, che ci andrà a evidenziare lo svolgimento del combattimento. L’altra vera utilità invece sembra risiedere nel legame con questi avventurieri: le avventure saranno infatti un modo facile (e che non occupa troppo tempo) per aumentare i legami con questi.

La Fauce

Un luogo che da tempo volevamo esplorare dato l’interesse verso di essa è la Fauce, il torrente di anime che si pone nelle Terretetre e che, come già sapevamo, sarebbe stata una zona dedicata all’endgame di questa espansione. Qui potremo esplorare in lungo e largo un posto pieno di insidie (e, ovviamente, drop di vario genere) senza però disporre di una locanda o un riparo per recuperare salute o acquistare oggetti.

La parte interessante però rimane l’Occhio del Carceriere, un contatore che esplorando la Fauce si riempirà e, a conclusione, vi bloccherà l’accesso alla zona per quel giorno. In pratica per esplorare la Fauce sarete costretti a tornarci, di volta in volta, cercando il vostro obiettivo.

Ovviamente essendo un’alpha, non abbiamo potuto percepire ciò che la Fauce cerca di essere, ma l’idea di avere una sorta di endgame giornaliero da dover somministrare ai nostri personaggi non può fare che bene ad un gioco che fa dell’accesso quotidiano il suo punto di forza. Sarà inoltre interessante farmare nella Fauce e scoprire tutte le informazioni che saprà darci Vinari (una corrotta e unico NPC non ostile della zona): sembra infatti che da lei potremo scoprire utili info sul carceriere, l’entità con cui è in combutta Sylvanas.

Il Teatro del Dolore

Nello scorso articolo vi avevamo parlato delle varie regioni delle Terretetre: tra queste spiccava Maldraxxus, una zona completamente dedicata ai più forti, dove sopravvive solo chi sa vendere cara la sua pelle. Qui risiede il Raid “Il Teatro del Dolore”, una spedizione definita durante la conferenza come “variabile” in base alle scelte dei giocatori (che dovranno scegliere quale tra le congreghe affiancare).

La scelta risiederà proprio nell’ordine in cui affronterete i vari boss della spedizione: all’inizio, infatti, vi troverete in un’arena dove potrete decidere quali incontri svolgere (per poi sfidare il boss finale, Mordretha, una volta conclusi). Con molta probabilità l’ordine in cui affronterete i vari nemici cambierà le dinamiche del Raid, forse dando un pattern di mosse differente a Mordretha oppure facendovi puntare ad un loot diverso per ogni combinazione.

Se volete unirvi al mondo di World of Warcraft, ora potete farlo anche con l’avventura classica.

+ La Fauce può essere un'aggiunta molto interessante

+ Le avventure promettono di essere un buon riempitivo

Per ora le novità si fermano qui: World of Warcraft Shadowlands arriverà sugli scaffali in autunno (è stata anche annunciata una Collector’s Edition), mentre entrerà in beta la prossima settimana, dando ad un pubblico più ampio la possibilità di provare con mano questo nuovo reame. Parlando proprio della beta, in essa sarà possibile provare la prima Incursione dal nome “Castello Nathria”, anch’essa ambientata a Maldraxxus, oltre che testare le varie congreghe (e le loro missioni).

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Per ora le novità si fermano qui: World of Warcraft Shadowlands arriverà sugli scaffali in autunno (è stata anche annunciata una Collector’s Edition), mentre entrerà in beta la prossima settimana, dando ad un pubblico più ampio la possibilità di provare con mano questo nuovo reame. Parlando proprio della beta, in essa sarà possibile provare la prima Incursione dal nome “Castello Nathria”, anch’essa ambientata a Maldraxxus, oltre che testare le varie congreghe (e le loro missioni).