Videogiochi e violenza, Warren Spector: "dobbiamo essere più sensibili"

"Non vedo alcuna ragione perché ci sia una motosega, o un gancio da macellaio, o una decapitazione in un gioco"

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a cura di Paolo Sirio

Uno dei giganti dell’industria del gaming, Warren Spector, è tornato a pronunciarsi sull’argomento della violenza nei videogiochi.

Spector era finito nell’occhio del ciclone per alcune dichiarazioni lo scorso anno, quando aveva in un certo senso dato ragione alla Casa Bianca che aveva aperto un dossier sull’argomento, collegando questa passione con i casi di omicidi di massa negli Stati Uniti.

In un’intervista concessa a VGC, ha parzialmente corretto il tiro ma non ha fatto passi indietro quanto all’opinione che gli sviluppatori abbiano delle responsabilità quando si parla di violenza.

“Ci son cose che penso siano troppo oltre, non c’è dubbio. Vorrei che il pubblico le respingesse e vorrei che gli altri sviluppatori si mostrassero un po’ più restii”, ha spiegato.

“Non vedo alcuna ragione perché ci sia una motosega, o un gancio da macellaio, o una decapitazione in un gioco, mai: è cattivo gusto”.

Il creatore di Deus Ex ed Epic Mickey ha ribadito che “sinceramente non credo che i giochi causino dei comportamenti, ma c’è buon gusto e cattivo gusto”.

“Penso che gli sviluppatori abbiano l’obbligo di essere più sensibili riguardo a queste cose. Ma neanche voglio cadere nella trappola di dire alla gente che giochi dovrebbero fare”.

Voi come la pensate sull’argomento? Diteci la vostra nei commenti.