Videogiochi nel mirino dell'Europa che chiede di proteggere i giocatori

La Commissione Europea torna a parlare di videogiochi, chiedendo delle misure per protegge i giocatori dalle pratiche scorrette.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

L'Europa è molto attenta ai videogiochi ultimamente, e in particolare la Commissione Europea.

Oltre all'affare in cui è centrale Call of Duty (l'ultimo capitolo è su Amazon), la commissione da tempo sta controllando il mondo videoludico.

Tempo fa si è schierata apertamente contro Nintendo e la gestione dei Joy-Con e del famigerato drifting, denunciando anche l'azienda.

Più di recente, invece, si è accorta che i videogiochi sono un patrimonio importante e devono essere tutelati, con delle misure pensate proprio per far crescere il settore.

Ora, come riporta Games Industry, Il Parlamento Europeo chiede una migliore protezione dei consumatori nel mondo dei videogiochi.

Questa settimana la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento Europeo ha chiesto una serie di norme a livello di UE per proteggere i giocatori

In una votazione con ampio sostegno (35 voti a favore, nessuno contrario e 3 astensioni), la commissione ha approvato un progetto di relazione riguardante in particolare le loot box e ai bambini.

Il comitato ha chiesto che le informazioni sui contenuti dei giochi, le politiche di acquisto in-game e i gruppi di età target siano prontamente disponibili, proprio come le classificazioni PEGI, e che i genitori abbiano strumenti di controllo efficaci su quanto tempo e denaro i loro figli spendono per i giochi.

L'obiettivo è evitare che gli sviluppatori facciano leva sul gioco d'azzardo a livello di design, inducendo i giocatori meno smaliziati a cedere agli inganni.

Oltre a questo, il Parlamento Europeo ha chiesto di indagare sull'utilizzo delle valute premium nei videogiochi, e anche su altre questioni come la protezione dei dati, la sicurezza degli utenti e la non discriminazione.

Una iniziativa che apprezziamo perché valorizza il lavoro degli sviluppatori. Così come iniziative simili tra cui Epic Games che ha sviluppato degli account appositi per i più giovani.

Su un altro fronte, invece, l'Europa continua a combattere contro Xbox e Activision per quello che è il caso videoludico più importante di sempre.