Immagine di Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection | Recensione - Un tuffo negli anni '90
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Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection | Recensione - Un tuffo negli anni '90

La collection dedicata ai titoli più famosi delle Tartarughe Ninja dei primi anni '90 è finalmente arrivata.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection
Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection
  • Sviluppatore: Digital Eclipse
  • Produttore: Konami
  • Distributore: Konami
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
  • Generi: Collezione
  • Data di uscita: 30 agosto 2022

Questo è l’anno della rinascita delle Tartarughe Ninja, almeno per quanto riguarda il fronte videoludico. Soltanto un paio di mesi fa vi raccontavamo di quanto fosse ben fatto TMNT: Shredder’s Revenge, un titolo che è riuscito a rinnovare in maniera eccellente la formula dei classici picchiaduro a scorrimento del passato senza dimenticare il legame con i titoli che lo hanno ispirato.

E oggi siamo qui per parlarvi proprio di questo passato, il passato videoludico delle quattro Tartarughe Ninja. Il 30 agosto arriverà la Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection, una raccolta di numerosi grandi classici usciti nei primi anni ’90 e dedicati al famoso cartone animato dell’epoca.

Abbiamo finalmente giocato i titoli della collezione e siamo pronti a parlarvene, tornando indietro nel tempo con la mente a quei pomeriggi dei primi anni ’90, quando il cartone animato delle Tartarughe Ninja regnava incontrastato in televisione, nella sua epoca d’oro.

13 videogiochi dal passato

La raccolta di Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection (già disponibile su Amazon per diverse console) è composta da ben 13 giochi usciti su tutte le piattaforme principali dei primi anni ’90.

Si va dal leggendario NES al suo successore, il Super Nintendo, senza dimenticare il mitico Game Boy. Non manca però anche una rappresentanza di titoli per Sega Mega Drive (o Genesis, in America) e per i cabinati arcade. Per amor di precisione vi elenchiamo tutti i titoli presenti:

  • Teenage Mutant Ninja Turtles (Arcade)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time (Arcade)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles (NES)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles II: The Arcade Game (NES)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles III: The Manhattan Project (NES)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (NES)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles IV: Turtles in Time (Super Nintendo)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (Super Nintendo)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: The Hyperstone Heist (Sega Genesis)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (Sega Genesis)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Fall of The Foot Clan (Game Boy)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles II: Back From The Sewers (Game Boy)
  • Teenage Mutant Ninja Turtles III: Radical Rescue (Game Boy)

Una raccolta davvero incredibile per quanto riguarda la mole e l’importanza dei giochi presenti.

Solitamente i cosiddetti tie-in, ossia i titoli tratti da film o, come in questo caso, da cartoni animati, non sono ben visti, perché si tratta spesso di prodotti di scarsa qualità realizzati al solo scopo di attirare gli acquirenti sfruttando il nome famoso di un brand.

Non è però il caso dei titoli dedicati alle Tartarughe Ninja, dato che la qualità di questi 13 giochi era già molto alta all’epoca della loro uscita, tanto alta che alcuni, come ad esempio Turtles in Time, sono ricordati ancora oggi come dei grandi classici del loro genere.

Tutti i titoli della raccolta furono creati da Konami, quando ancora era focalizzata sul realizzare prima di tutto bei giochi, dato che la software house giapponese deteneva, in campo videoludico, i diritti sul franchise delle Tartarughe Ninja.

Alcuni titoli risultano realizzati da Ultra Games, ma in realtà si tratta di un’etichetta sempre di Konami con base in America, creata per aggirare il blocco di Nintendo che, all’epoca della sua console a 8 bit, costringeva le terze parti a pubblicare al massimo cinque giochi all’anno.

I titoli presenti nella Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection spaziano tra vari generi. Abbiamo una prevalenza di picchiaduro a scorrimento, con grandi classici come l’originale titolo per Arcade e Turtles in Time (presente sia nella versione Arcade che in quella per Super Nintendo). Entrambi i titoli sono ancora oggi molto divertenti da giocare, specialmente in compagnia, dato che rappresentano alcuni dei picchiaduro a scorrimento più riusciti dell’epoca.

Se avete giocato a TMNT: Shredder’s Revenge, ma non avete mai avuto occasione di provare Turtles in Times e gli altri titoli simili a questo presenti nella collezione, potrete riconoscere tutte le citazioni e le meccaniche che gli sviluppatori di Tribute Games hanno ripreso, rinnovato e inserito nel loro gioco.

Ci sono poi tre picchiaduro a incontri, ossia le tre versioni di Tournament Fighters che, pur avendo lo stesso titolo, sono di fatto tre giochi molto diversi tra loro.

La versione migliore, che è poi passata alla storia, è quella per Super Nintendo, ma è interessante provare anche quella per Mega Drive, dalle meccaniche e dai personaggi molto diversi, e quella per NES che, se contestualizzata nel suo periodo storico, rappresenta uno dei picchiaduro più avanzati per la console a 8 bit di Nintendo ed è ancora oggi più che godibile.

Chiudono poi la collezione diversi action platform, come la trilogia uscita su Game Boy, graficamente molto ben fatta per l’epoca della portatile in bianco e nero di Nintendo, e il TMNT per NES, ancora oggi ricordato per il suo infamissimo livello subacqueo.

Ovviamente non possiamo valutare questi 13 titoli con i canoni attuali: la loro giocabilità è figlia degli anni ’90, dunque con una difficoltà superiore, dovuta anche a comandi legnosi e movimenti non sempre precisissimi, ma se consideriamo il tutto in relazione alla sua epoca avremo una collezione di tutto rispetto, con titoli che vanno dal buono all’eccelso.

Fortunatamente la raccolta, realizzata da Konami in collaborazione con gli sviluppatori di Digital Eclipse, viene incontro ai giocatori moderni con diverse opzioni per ottimizzare il gameplay ormai d'epoca. Ogni titolo infatti avrà una funzione di salvataggio e caricamento rapido che consentirà di salvare la partita in qualunque momento.

Oltre a ciò, tramite la pressione di un pulsante (nel nostro caso L1 su PS5) sarà possibile fare un rewind delle azioni di gioco andando indietro di alcuni secondi, così da correggere un eventuale errore. Quest’opzione risulterà una vera manna quando affronterete titoli in cui sarà sufficiente un salto sbagliato per farvi ricominciare da capo un livello, e credeteci se vi diciamo che ciò avverrà molto spesso.

Sono poi presenti delle opzioni che potranno essere attivate prima di avviare uno dei giochi: si tratta in pratica dei cari vecchi cheat code. Questi permettono di selezionare il livello da cui iniziare, avere vite infinite o una diminuzione dei danni subiti e molto altro. Non tutti i giochi però presentano le stesse opzioni e in alcuni dovrete cavarvela da soli.

Un altro interessante strumento per aiutare i giocatori è la Modalità Spettatore, presente in ogni titolo della raccolta. Avviando questa opzione partirà un filmato che ci mostrerà il gioco in questione giocato dall’inizio alla fine alla perfezione e senza subire danni di sorta: utilissimo nel caso si voglia scoprire la strategia perfetta contro un boss.

La cosa più bella di quest’opzione è che in qualsiasi momento, con la sola pressione di un tasto, sarà possibile giocare dal punto in cui il video è arrivato, passando dunque dal ruolo di spettatori a quello di giocatori effettivi.

Tra le altre opzioni presenti, avremo poi la possibilità di cambiare la versione di ogni gioco da americana a giapponese, di rimappare i comandi e di accedere a una guida strategica con diversi consigli e video dedicati a ciascuno dei titoli.

Tutti i giochi della collezione non sono molto longevi: si va da un’ora al massimo di circa tre ore di gioco per titolo, anche se molto dipende dalle abilità del giocatore, ma, considerando che sono presenti 13 giochi, saranno garantite almeno tra le 20 e le 30 ore di divertimento in totale – senza dimenticare che molti dei titoli potranno essere giocati e rigiocati in multiplayer, cosa che ovviamente aumenterà ulteriormente la longevità totale.

L’enciclopedia delle Tartarughe Ninja

A proposito di multiplayer, in Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection (che potete già trovare su Amazon per tutte le console) ci sarà la possibilità di giocare online a ben quattro titoli, mentre molti altri supporteranno il multiplayer in locale.

Purtroppo durante la nostra prova non abbiamo avuto modo di testare per bene questa funzionalità a causa della mancanza di giocatori sufficienti nei server, dato che il titolo non è ancora uscito ufficialmente.

Un altro aspetto della collezione che ci ha sorpreso è l’opzione, presente nel menu principale, chiamata Il covo delle tartarughe. All’interno ci sarà una vera e propria enciclopedia riguardante le quattro verdi tartarughe mutanti.

Qui potrete trovare tutti i manuali originali di ognuno dei giochi presenti, le confezioni scannerizzate in alta qualità, bozzetti preparatori e sketch riguardanti la creazione di ciascuno dei titoli, le pubblicità sulle riviste videoludiche dell’epoca, le musiche, le copertine dei fumetti originali, gli screenshot dei cartoni animati e molto altro ancora.

Gli appassionati della serie passeranno letteralmente le ore con questa raccolta, che racchiude al suo interno delle chicche inedite e mai viste prima.

Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection presenta anche diverse opzioni video: su potrà mantenere la risoluzione originale, con l’immagine rimpicciolita e decorata con i bordi tappezzati da immagini delle Tartarughe, per un effetto che ricorda molto i vecchi cabinati; si potranno in alternativa selezionare risoluzioni più generose, anche a tutto schermo.

Sarà possibile inoltre utilizzare dei filtri che avvicineranno le immagini in movimento all’estetica dei vecchi televisori a tubo catodico o, in alternativa, in formato LCD. In questo modo i giocatori più nostalgici potranno realmente fare un tuffo nel passato, rievocando le atmosfere dei primi anni ’90.

Per concludere, segnaliamo che i titoli sono completamente tradotti in italiano per quanto riguarda i manuali di gioco e tutte le opzioni extra (i giochi invece restano ovviamente in inglese o giapponese, a seconda della versione selezionata).

Versione recensita: PS5

Voto Recensione di Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection - Recensione


8.2

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • 13 giochi tra i migliori dedicati alle Tartarughe Ninja

  • Molte opzioni diverse per rendere i titoli più accessibili

  • Tantissimo materiale extra di ogni tipo

Contro

  • Alcuni dei titoli presenti sentono molto di più il peso del tempo rispetto ad altri

Commento

Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection è un vero e proprio tuffo nel passato, con ben 13 titoli risalenti ai primi anni ’90, di ottima qualità e con tantissime opzioni per renderli più accessibili anche per i giocatori moderni, senza snaturarne però la componente ludica originale. Oltre alla già sostanziosa offerta videoludica, gli appassionati delle quattro Tartarughe Ninja troveranno all’interno della raccolta una vera e propria enciclopedia piena di curiosità e chicche inedite, tra bozze e sketch per la creazione dei videogiochi e manuali originali dell’epoca. Una collezione indubbiamente di valore per tutti i fan della serie.
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