Steam ufficialmente anche in Cina... ma con la censura (e i giochi approvati dal Governo)

Per alcuni Valve si sta piegando alle imposizioni di Pechino. Intanto, lo Steam pensato appositamente per la Cina (e le sue regolamentazioni) prende forma

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Il rapporto della Cina con il mondo dei videogiochi è sicuramente molto discusso: solo di recente il Dragone ha aperto maggiormente i suoi cancelli al mondo del gaming, ma non senza polemiche. Ricordiamo, infatti, l'odissea affrontata da ogni console per arrivare sul mercato del gigante orientale, e non sono mancati casi di censura come visto in Genshin Impact.

Tuttavia, proprio quest'ultimo è dimostrazione di un fenomeno di crescita del mercato cinese, che guarda anche ai giochi AAA e lo fa con consapevolezza e cognizione di causa, proponendo progetti ambiziosi come Black Myth: Wu Kong.

In tutto questo, si muove anche il PC gaming: è in lavorazione una versione ufficiale di Steam, pensata appositamente per il mercato cinese, che però in quanto tale dovrà essere sottoposta a delle regolamentazioni estremamente rigide. La cosa sta facendo discutere, perché alcuni accusano Valve di piegarsi alle misure molto strette imposte da Pechino.

Gli sviluppatori che vorranno pubblicare un loro gioco dovranno infatti disporre di un numero di licenza di approvazione fornito dal Governo, che quindi verificherà se quel contenuto possa o meno essere pubblicato – e concederà le autorizzazioni di volta in volta. Inoltre, è necessario che passino necessariamente per un publisher o un operatore di mercato cinese già registrato, e che quindi è stato già approvato dalle autorità.

Tra le altre cose, è un requisito richiesto che il gioco «supporti la possibilità di filtrare i testi», necessaria per censurare alcune parole (come Hong Kong e qualsiasi cosa sia ritenuta lesiva della nazione, era stato spiegato per il caso di Genshin Impact).

L'analista ed esperto del mercato orientale Daniel Ahmad fa comunque notare che la versione cinese di Steam sarà alternativa e non sostituirà quella internazionale – dove questi requisiti non esistono. «Ora come ora i giocatori cinesi possono accedere all'internazionale di Steam senza usare una VPN, quindi possono giocare giochi che diversamente sarebbero bannati» ha spiegato Ahmad.

Vedremo se qualcosa cambierà quando la versione locale di Steam sarà lanciata, o se quella internazionale rimarrà accessibile senza il bisogno di ricorrere a una VPN per risultare collegati da un Paese diverso dalla Cina.

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