Magic the Gathering sta per incontrare i mondi di Final Fantasy in quello che, con poca sorpresa, è ufficialmente il set di Magic più venduto della storia.
A confermarlo è stata la stessa Hasbro qualche settimana fa, condividendo i dati finanziari dell'ultimo periodo, che dimostrano come anche il già notissimo set de Il Signore degli Anelli sia stato scalzato con una certa facilità dalla prima posizione dei set più venduti del gioco di carte più famoso del mondo.
Abbiamo quindi l'ufficialità rispetto a quanto era possibile notare con i preordini su piattaforme come Amazon, dove Magic x Final Fantasy è praticamente soldout da settimane nonostante arrivi solo il 13 giugno prossimo.
Non che fosse difficile prevedere il successo di un prodotto del genere, visto che il brand di Final Fantasy trascende l'icona di videogioco ed è un nome legato all'imamginario collettivo globale.
I designer di Wizards of the Coast, con cui ho avuto modo di parlare qualche giorno fa in una chiacchierata a porte (digitali) chiuse, mi hanno confermato proprio questa volontà nel creare un set che parlasse a chiunque ami Final Fantasy. Un prodotto "dedicato ai fan di sempre e ai nuovi amici", per citare il vituperato quindicesimo capitolo della fantasia finale e la sua iconica frase di apertura.
Un dato interessante, forse il più interessante conoscendo la storia di Magic, è che questo set ha iniziato la sua produzione nel settembre del 2022, con una fase concettuale avviata precedentemente. Quasi cinque anni di sviluppo, tempi paragonabili a quelli di un videogioco AA o AAA in alcuni casi.
Un unicum per Wizards, perché adattare una serie così imponente come quella di Final Fantasy non è stato semplice. Un lavoro che, per rinforzare l'idea di quanto tempo sia passato dalla sua concezione alla realizzazione, è iniziato quando Final Fantasy XVI non era ancora stato annunciato, né pubblicato.
«Quando è uscito Final Fantasy XVI ci siamo buttati a capofitto nel giocarlo, un weekend intero per scoprire qualsiasi cosa che potevamo inserire nel set», mi ha spiegato Gavin Verhey, game designer principale di Magic alla guida del team che ha creato Magic x Final Fantasy: «Ci eravamo tenuti degli slot liberi per alcune meccaniche e archetipi, e fortunatamente Final Fantasy XVI ci ha dato molti spunti per riempirli con facilità.»
Per chi non ha familiarità con i set Universi Altrove, quelli che "ospitano" altri universi come Fallout e Doctor Who in Magic, sappiate che i designer di Wizards hanno sempre fatto un buon lavoro nel trasporre il cosiddetto flavour, termine ombrello che comprende dinamiche di gioco, sviluppi narrativi e in generale il feeling dell'opera originale.
Magic e Final Fantasy, dai fan per i fan (e non solo)
Da giocatore di Magic devo essere sincero: il lavoro fatto è di notevole qualità. Difficile dire quanto il power level possa essere d'impatto nel meta, visto che per altro sarà un set legale nello Standard, ma la sensazione è quella di stare effettivamente giocando a un Final Fantasy con le carte di Magic.
Lo si nota anche non essendo estremi fan della saga come il sottoscritto, per la gioia del mio portafogli che sborserà solo qualche solo per qualche carta iconica di Commander, al massimo. Questo finché Magic non inizierà a fare set in collaborazione con Nintendo, ovviamente (non vi sto dando idee, non ascoltatemi designer di Wizards!).
È interessante, ad esempio, il modo in cui sono stati introdotti i "job", ovvero le classi del primo Final Fantasy. Sono di fatto degli equipaggiamenti a tema che danno un'abilità sinergica e il tratto di riferimento alla creatura, come mago, chierico o quant'altro.
Intrigante anche il tema delle evocazioni di personaggi come Yuna, che di fatto recuperano la classica dinamica di gioco da reanimator per restituire l'idea di un personaggio che mette in gioco una creatura ancestrale, che non a caso è un incantesimo saga leggendario.
I designer di Wizards of the Coast hanno giocato anche sul tema delle trasformazioni, tra cambi di fronte di personaggi all'interno della storia e le classiche fasi dei boss dei vari Final Fantasy. Nel set sono presenti moltissime carte modali, ovvero le carte a doppia faccia che possono essere girate al verificarsi di alcune condizioni.
Sono effettivamente molte e potrebbero portare una certa confusione, considerato che il set è pensato principalmente per i non-giocatori di Magic. C'è da dire che gli effetti di attivazione sono molto chiari, ma sarà interessante vedere queste carte all'opera.
Per non parlare di come sono state reintegrate alcune dinamiche particolari delle avventure, a partire da quello che forse è lo spoiler più iconico di sempre del mondo dei videogiochi.
Mi riferisco a quello relativo a Aerith di Final Fantasy VII che, nella miriade di citazioni inserite nel set, è stato replicato nella sua carta.
Nel corso della presentazione non sono mancate nemmeno le curiosità per gli amanti del collezionismo che, come vi avevo accennato tempo fa nella nostra guida all'acquisto, sono stati nelle attenzioni del team di Wizards.
Sono state confermate una serie di carte in edizione alternativa che avranno le illustrazioni originali di Yoshitaka Amano, mentre Testuya Nomura sarà l'autore di una delle carte dedicate a Sephiroth, che mostra la sua evoluzione da antagonista a proverbiale "one winged angel" nella battaglia finale di Final Fantasy VII.
Tra le chicche degne di nota ci sono anche le sedici versioni diverse di Cid, il personaggio ricorrente della saga che sarà stampato in ognuna delle sue incarnazioni videoludiche.
Inoltre è stata confermata la presenza di almeno una carta serializzata all'interno del set. Si tratta del chocobo dorato, ovvero una versione particolare di una carta che sarà stampata in sole 77 copie in tutto il mondo.
Non sarà la corsa alla ricerca dell'Unico Anello del citato set su Il Signore degli Anelli, ma il mercato dei collezionisti sarà sicuramente fomentato anche da Final Fantasy.
Meccanicamente sembra un set interessante in ogni caso, divertente anche da draftare per i giocatori che vogliono scoprire il set dal day one negli eventi Wizards in negozio.
Tuttavia ciò che emerge maggiormente, dal mio punto di vista, è l'idea di un set creato con in mente i fan della saga Square Enix, molto più degli altri set Universi Altrove.
Uno di quelli che incuriosisce anche me, che non sono fan di Final Fantasy ma inizio a essere curioso di capire come queste meccaniche potranno incastrarsi nei miei mazzi (e magari nel crearne di nuovi).