Schreier: l'addio di Houser avrà un impatto sulla cultura del lavoro di Rockstar

Il giornalista di Kotaku parla dell'addio a Rockstar da parte di Dan Houser

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

È di poche ore fa la notizia dell’addio di Dan HouserRockstar Games, software house che aveva fondato con suo fratello Sam, e con la quale aveva firmato videogiochi come la serie Grand Theft Auto e i più recenti successi, come GTA VRed Dead Redemption 2. Sappiamo che la defezione di Houser sarà attiva dal prossimo mese di marzo ed è legittimo che i fan si stiano domandando che impatto potrà avere sui lavori in corso su Grand Theft Auto VI – o su qualsiasi altra cosa Rockstar abbia attualmente in cantiere.

Secondo Jason Schreier, giornalista di Kotaku noto per le sue anticipazioni dal dietro le quinte dell’industria, tuttavia l’impatto più interessante potrebbe verificarsi sulla cultura del lavoro di Rockstar. Nel 2018, a ridosso dell’uscita di Red Dead Redemption 2, le testate anglofone raccolsero testimonianze degli sviluppatori sui casi di crunch presso i diversi studi di Rockstar: la situazione, da allora, ha cominciato a migliorare, ha confermato Schreier sul suo profilo Twitter.

Quando un utente gli ha chiesto se con questo intenda che fosse Dan Houser il responsabile del crunch di tester e sviluppatori, il giornalista ha precisato che «Dan Houser è una delle due persone principalmente responsabili di *qualsiasi cosa* legata a Rockstar.»

Un altro lettore ha domandato al giornalista se con questo intenda dire che Houser favoriva gli sviluppatori o se premeva per il crunch, visto che si aspetta un cambio di cultura del lavoro della compagnia con il suo addio. A questo, Schreier ha replicato con «beh, si è preso una pausa sabbatica da aprile 2019, quindi…», in riferimento al fatto che avesse parlato, poco prima, di condizioni di lavoro recentemente migliorate per i dipendenti Rockstar.

Si tratta sicuramente di una questione spinosa e, già in precedenza, avevamo riportate le testimonianze di alcuni dipendenti, che avevano affermato che le condizioni di lavoro fossero in effetti migliorate dopo l’esplosione del caso nel 2018. Vedremo ora se e cosa cambierà dopo l’addio di Dan Houser – al quale non possiamo che augurare il meglio per il futuro.

rockstar games

Fonte: Jason Schreier