Scandalo Facebook, il social finalmente si muove per la questione privacy

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Dopo il monito lanciato dall’Antitrust, che ricorda che Facebook deve essere un buon mezzo di comunicazione senza però sfociare in una sorta di Grande Fratello online, il popolarissimo social network sta finalmente muovendo i primi passi per migliorare la questione della privacy dei suoi utenti, dopo lo scandalo Cambridge Analytica.Secondo quanto riportato dall’odierna edizione del quotidiano Il Sole 24 Ore, infatti, nel prossimo futuro Facebook comincerà ad informare i suoi utenti (compresi i 200.000 italiani) sull’utilizzo improprio che è stato fatto dei dati da loro forniti. In prospettiva, questo dovrebbe aiutare chi ha subito un danno ad ottenere maggiori informazioni e, soprattutto, a sapere come evitare che la cosa si ripeta. Si tratta di una mossa di maggior trasparenza, da parte di Facebook, che sposa in anticipo la nuova normativa in arrivo dall’Unione Europea, che ha deciso di prendere posizione sui data breach.La nuova normativa UE, infatti, che entrerà in vigore a partire dal 25 maggio, obbligherà i proprietari di database ad informare il garante della privacy entro 72 ore da un’avvenuta violazione dei suoi dati. Inoltre, se il rischio di compromissione dei diritti relativi alla privacy dell’utente è elevato, anche quest’ultimo deve essere avvisato.Considerando l’enorme rilievo avuto dalla questione, è probabile che Facebook sarà maggiormente attenta anche a tutelare l’eventuale fuga di informazioni fornite dai suoi utenti, per evitare proprio il ripetersi di casi come Cambridge Analytica. A spingere il social a farlo ci saranno anche nuove multe: in caso di violazioni, infatti, chi sbaglia sarà costretto a pagare fino al 4% del suo fatturato annuo.