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Recensione

Sea of Stars | Recensione - Lì, tra le stelle più luminose

Sea of Stars guarda al passato del genere e lo rinnova, liberandosi di vecchie e noiose consuetudini mentre traccia una nuova strada di grande solidità.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

In sintesi

  • Uno dei migliori JRPG dell'era moderna
  • Gestione di dungeon e traversate impeccabile
  • Guarda al passato, modernizzando l'intero genere

Informazioni sul prodotto

Immagine di Sea of Stars
Sea of Stars
  • Sviluppatore: Sabotage Studio
  • Produttore: Sabotage Studio
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH , PS5 , XSX
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 29 agosto 2023

Sea of Stars ribadisce con forza che grazie al sottobosco indie i JRPG stanno vivendo la migliore delle rinascite possibili.

Se con Chained Echoes (ecco la lusinghiera recensione) abbiamo avuto la chiara dimostrazione che nulla rimane immoto e che esiste sempre un modo per rinnovare un genere e farlo uscire fuori da vecchie e brutte consuetudini, con Sea of Stars arriva forte e chiaro un messaggio: quando si toccano punti di pregio così elevati, anche le grandi major sono costrette ad adattarsi e cambiare.

Se Square Enix si limita a riproporre in tutte le salse vecchi classici e bistrattare le proprie punte di diamante dedicando loro budget esigui, puntando tutto su progetti dal nome altisonante che hanno alterato ormai del tutto la propria fisionomia, fuori dal Giappone c'è un nuovo fermento che non può più essere sottovalutato o ignorato.

Se resistono ancora colossi come Atlus ed etichette di media grandezza, è principalmente dovuto al fatto che i JRPG sono tornati già da diversi anni sulla cresta dell'onda; ma quanto può rimanere accesa questa fiamma prima che si consumi ancora una volta rapidamente?

A questo quesito, ironicamente, rispondono coloro che forse il genere lo amano sul serio, con l'intenzione di svecchiarlo e togliere quelle brutte spine che oggi pungono con insistenza il giocatore moderno.

Sea of Stars, un posto tra le stelle

Sea of Stars racconta la storia dei due figli del solstizio, Zale e Valere, capaci di combinare rispettivamente il potere del sole e della luna per eseguire quella che viene in gergo nominata la Magia dell'Eclissi, unica forza che storicamente può contrastare le forze maligne che minacciano ancora una volta quell'angolo di mondo.

L'alchimista Fleshmancer, assieme alle creature che evocherà per sovvertire l'ordine di quel luogo squassato dal conflitto, possono essere fermate solo da coloro i cui destini sono già segnati da grandi imprese future. 

Sea of Stars prende tutto il meglio dell'intero genere.
Dopo un duro allenamento, e dopo aver compreso davvero cosa li attenderà nella loro avventura, Zale e Valere, assieme all'amico Garl che deciderà di offrire il suo pieno supporto nonostante il suo nome non sia scritto nelle stelle, si imbarcheranno in un'avventura che potrete portare a termine agevolmente in meno di trenta ore anche completando tutti gli extra previsti.

Tra i nostalgici più incalliti potrebbe serpeggiare il malcontento legato a una durata poco soddisfacente, se si prende in considerazione il genere di appartenenza, ma Sabotage Studio è qui anche per farvi comprendere che la quantità fine a se stessa non serve a nulla ed è anzi controproducente per un'opera che vuole condensare tutti gli elementi cardine al meglio, tagliare via ciò che è un odioso orpello ed eliminare di netto tutte quelle controversie che per anni hanno originato vivaci e mai risolutivi dibattiti.

Prima di arrivare al punto, è giusto farvi sapere che Sea of Stars racconta una storia (solo inglese e senza nemmeno i sottotitoli in italiano) tutto sommato leggera e dai toni morbidi, senza per questo cadere nei soliti cliché da JRPG con trame adolescenziali ormai trite e ritrite.

I due protagonisti, paradossalmente, sono i personaggi che più avrebbero beneficiato di un maggior approfondimento sulle loro vicende personali legate al passato, mentre i comprimari risultano essere più a fuoco e con spunti narrativi di maggior interesse.

Poco male, perché ritmo e capacità di offrire sempre ottime novità non mancano nemmeno per un attimo, e questo per un JRPG – che solitamente si prendono sempre i propri tempi prima di sbocciare – è davvero un gran bene.

In Sea of Stars non sarete costretti al grinding, non ci sono missioni secondarie create per diluire a dismisura le ore di gioco, non ci sono quelle lungaggini tipiche che oggi tediano il pubblico e semplicemente non funzionano più.

Questo non significa che non ci siano dei simpatici siparietti, dei momenti in cui dovrete rimbalzare da un punto all'altro o la ripetizione di alcuni scontri che nel frattempo avevate preso un po' troppo sottogamba.

Semplicemente, Sea of Stars prende tutto il meglio dell'intero genere, lo inserisce con grazia all'interno di un impianto solido e con pochissime debolezze, e aggiunge delle novità capaci di mitigare la ripetitività delle azioni e di variare il più possibile scontri, esplorazione e traversate.

A proposito di queste ultime, dobbiamo dire senza ombra di dubbio che si tratta dell'elemento che più ci ha colpito in assoluto, anche più del sistema di combattimento e del sontuoso comparto artistico.

I motivi sono legati al modo in cui lo studio di sviluppo ha reso moderno l'avanzamento lungo le aree, bypassando sciocche e incomprensibili limitazioni che sin dagli albori ancora ci portavamo dietro come una pesantissima palla al piede. 

Più nel dettaglio, nell'era d'oro dei JRPG potevamo solo sognarci di esplorare così a fondo e liberamente degli scenari, e quando capitava di poterlo fare in minima parte, bisognava imboccare forzatamente le uniche strade disponibili mentre si osservava il livello inferiore o superiore in cui saremmo arrivati dopo chissà quante ore di incontri casuali, fatiche e col rischio di dover ricominciare dall'ultimo salvataggio all'imbocco di un sentiero. Era frustrante, inutile e tutto molto sconclusionato.

Fedele alla tradizione, ma anche moderno

Sea of Stars vi permette di arrampicarvi, scendere e salire gradini, lanciarvi in mare per nuotare liberamente, saltare su piattaforme e imboccare vie diverse da quella principale senza soluzione di continuità.

E quando troverete degli ostacoli o dei crepacci da superare, nel corso dell'avventura il gioco vi metterà a disposizione gli strumenti utili a raggiungere zone precedentemente fuori portata. A questo, viene aggiunta una gestione dei dungeon più complessa ma sempre piacevole, che alterna semplici enigmi ambientali a puzzle che richiedono proprio l'uso dei nuovi strumenti in dotazione.

La traversata di Sea of Stars dice addio alle frustrazioni che i giochi di ruolo di questo tipo si trascinavano dietro da decenni.
Un'abilità vi permette ad esempio di emanare dalla mano una sorta di potente soffio in grado di spostare grossi blocchi, talvolta lungo dei binari predefiniti, altre volte liberamente. Col rampino, invece – qui chiamato Graplou –, potrete agganciarvi a degli appigli che fioccano fuori dal terreno, ma anche arrivare subito addosso a un nemico e far partire lo scontro con un piccolo vantaggio.

Nella fattispecie, quando riuscirete a mandare a segno un attacco preventivo, gli avversari lasceranno cadere delle piccole sfere magiche che potrete incanalare quando lo riterrete opportuno. Se ritenete che sia il giusto momento per attaccare con una potente magia, o con un attacco a cui il nemico è particolarmente debole, ecco che questa manovra assume un valore tattico aggiuntivo da non sottovalutare. 

Certo, Sea of Stars non è affatto un gioco difficile, e qualora qualcuno di voi non sia avvezzo al genere o abbia delle incertezze, il gioco prevede l'attivazione di determinate opzioni che vi avvantaggeranno non poco. Un po' come avveniva col sin troppo indulgente Final Fantasy 16 (di cui trovate la Deluxe Edition su Amazon).

Assieme al vostro party da tre personaggi potrete portare a segno attacchi semplici, magie, combo o usare oggetti dal menù di combattimento. All'occorrenza, è anche possibile far subentrare un altro personaggio senza che questa scelta vi faccia mai perdere un turno.

Gli attacchi fisici tendono a ricaricare il mana, pertanto non potrete mai usare magie a raffica né tantomeno abusare di oggetti si supporto (nell'inventario potrete averne dieci unità al massimo).

Premere il tasto azione nel momento in cui l'attacco va a segno migliora di poco i danni inferti; allo stesso modo, premere lo stesso tasto quando ci si difende consente di avere una debole schermatura che argina gli affondi nemici.

Non è vitale apprendere tutte le movenze e avere sempre il giusto tempismo, e questo il gioco lo sottolinea sin dall'inizio per non cadere nell'errore di delegare importanti equilibri di gioco ai soli riflessi, ma senza dubbio vi darà una mano.

D'altra parte, tra i vecchi JRPG erano pochi i titoli che si basavano su questo modus operandi e, al di là di sistemi che servivano soprattutto per emergere come qualità distintive tra opere che tendevano a scopiazzarsi vicendevolmente, i casi non erano moltissimi. Sea of Stars costruisce invece un sistema di combattimento vario, che non lascia il giocatore impartire solo dei comandi dai menù mentre aspetta come va a finire lo scontro.

Se c'è qualcosa da imputare a Sea of Stars è forse la scarsità di opzioni e variabili, che però sono parte integrante della grandezza del progetto, che rimane inequivocabilmente indie.

Si tratta di quisquilie in mezzo a quanto di buono è in grado di fare l'opera di Sabotage Studio, che oltre a gestire alla grande tutti gli elementi di gioco mentre si disfa di ciò che al genere non serve più, caratterizza il mondo di gioco in maniera sublime, sfoggiando una pixel art artisticamente e tecnicamente incredibile per bellezza, colori e profondità dell'immaginario.

Sea of Stars siede meritatamente accanto a quell'altro gigante chiamato Chained Echoes. Da soli, questi due progetti sono in grado di mostrare la via che devono seguire da adesso in poi i JRPG, poiché si pongono entrambi come nuovi metri di paragone e al contempo come chiaro esempio di ciò che non può più essere accettato.

Se il Giappone dimostrerà sufficiente apertura, pescando da questi due classici moderni, allora si assisterà a una lenta e inesorabile nuova età dell'oro per un genere che ha assoluto bisogno di risolvere i forti dissidi interiori che ancora ha col proprio passato.

Voto Recensione di Sea of Stars | Recensione


9.1

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Gestione di dungeon e traversate perfetta, senza sbavature o sciocche diluizioni.

  • Sistema di combattimento vario, che spinge il giocatore a essere sempre attivo.

  • Pixel art di elevatissima fattura.

Contro

  • L'assenza della nostra lingua è un colpo al cuore per chi non mastica l'inglese.

Commento

Sea of Stars siede sullo stesso trono occupato da Chained Echoes. Questa nuova ondata di JRPG moderni è il perfetto esempio di ciò che serve al genere e di ciò di cui deve sbarazzarsi del tutto. I grandi studi di sviluppo in piena confusione non sanno più in quale direzione muoversi e si riducono spesso a propinare al pubblico riedizioni e rimasterizzazioni di vecchie glorie. Se però guardassero con attenzione a ciò che Sabotage Studio e Matthias Linda hanno fatto per il genere, aprendosi finalmente a ciò che si produce oltreoceano, probabilmente si spianerebbe la strada a una nuova e salvifica rivoluzione.
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