Metro Exodus Recensione | Il Grande Esodo
L'opera più ambiziosa di 4A Games, Metro Exodus, evolve la formula della serie e non tradisce le sue origini. Ecco la nostra recensione.
a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: 4A Games
- Produttore: Deep Silver
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 22 febbriaio 2019
Aggiornamento 18 giugno 2021: questo articolo è stato aggiornato con un paragrafo finale aggiuntivo che prende in analisi l'edizione PS5 di Metro Exodus e le sue peculiarità.
Il sogno di Artyom è quello di un uomo che vuole vivere ancora, cambiare vita, sperare che il suo destino non sia già segnato. Fuori dai cunicoli della metro probabilmente c’è ancora vita, ne è convinto; non sono rimaste solo lande desolate e radioattive dove gli essere umani sono morti e i mutanti banchettano sui loro resti, non può essere davvero questo il mondo post-atomico. Assieme alla sua compagna Anna e a un manipolo di ranger spartani, Artyom salirà a bordo dell’Aurora, un’enorme locomotiva a vapore che funge da casa e da base per le operazioni.Metro Exodus vuole accompagnarvi lungo un intero anno solare scandito dalle quattro stagioni, in un viaggio periglioso dove la coraggiosa ricerca della verità vale più di un’esistenza trascinata per inerzia.
Dalla primavera alla torrida estate passata tra dune desertiche e relitti architettonici, dall’autunno vissuto in una foresta fino al profondo inverno nucleare, Metro Exodus amplia a dismisura il ventaglio dell’offerta, evolvendo il franchise senza mai snaturarlo davvero. Sebbene siano presenti grandi aree da esplorare e obiettivi facoltativi che arricchiscono la corposa storia messa in piedi da 4A Games (che rimane fortemente ispirata da Metro 2035 di Dmitrij Gluchovskij), gli sviluppatori non hanno abbandonato gli elementi che hanno decretato la fortuna della serie. Se è vero che in Metro Exodus sono presenti un grande deserto, la taiga russa e in generale delle aree macroscopiche da esplorare in lungo e in largo, è vero anche che non manca mai l’attenta alternanza di zone al chiuso, opprimenti e spaventose. Tra un bunker anti-atomico asfittico e minaccioso, un laboratorio abbandonato e immerso nel buio – in cui si odono rumori e versi sinistri -, e altri vecchi stabili in cui avventurarsi, Metro Exodus è in grado di presentare con disinvoltura e grande chiarezza tutte le sue facce, configurandosi come un mix molto equilibrato di avventura, lotta per la sopravvivenza, attenta esplorazione e conflitti a fuoco. I dialoghi, doppiati e sottotitolati in italiano grazie a una buona localizzazione, sono molto fitti, a tratti soverchianti, con lunghi monologhi dove Artyom – com’è noto – non risponde mai. Questo crea un effetto straniante ma anche nostalgico, come se in effetti Metro Exodus facesse di tutto per rimanere ancorato alla narrazione dei classici di un tempo. Questi lunghi momenti punteggiati da pause, silenzi, tempi dilatati e stranezze, creano distanze tra i personaggi e talvolta spezzano la credibilità delle scene allestite.
Il Mondo di Domani
La progressione di Metro Exodus segue un’ordinata linearità, pur comprendendo lunghe e facoltative sortite dal tragitto principale, che si traducono in missioni extra legate all’approfondimento della lore e al reperimento delle risorse, fondamentali per la creazione di medikit, proiettili e filtri per la maschera antigas. A difficoltà standard tutto è piuttosto gestibile e i rifornimenti difficilmente mancheranno, ma a difficile o ad estremo dovrete vedervela con una maggiore aggressività nemica e una presenza degli oggetti più rarefatta. A proposito degli avversari, ciò che non convince granché è l’IA dei nemici umani, che eseguono routine comportamentali poco credibili e davvero poco furbe. Anche i mutanti non sono da meno, e a parte rari casi nella sezione finale, risultano essere anche lenti e con movimenti poco fluidi causati dalla mancanza di alcune animazioni di raccordo.
Grazie al ciclo giorno/notte potrete decidere se agire alla luce del sole (affrontando predoni, guardie e soldati), oppure col favore dell’ombra, ossia quando i mutanti e le anomalie atmosferiche saranno i vostri ostacoli principali. Qualunque sia la vostra scelta, tenete sempre a mente che in Metro Exodus la vostra conduzione di gioco sarà cruciale per determinare le conseguenze delle vostre scelte; valutate sempre se è il caso di agire in furtività e stordire chi vi sbarra la strada, oppure se fare un massacro: ci sono innocenti che non hanno colpe e che potrebbero diventare vittime inconsapevoli delle vostre scelleratezze.
Fuga dalla Disperazione
La grandezza di Metro Exodus non si misura solo conteggiando i chilometri che vi farà percorrere, ma anche attraverso l’abilità degli sviluppatori che, in cinque anni di duro lavoro, sono riusciti a far crescere la serie con questo nuovo capitolo. Era inevitabile uscire dai tunnel della metro e mettere l’opera sotto una nuova luce, eppure 4A Games non ha ceduto alle tentazioni del mercato odierno. Metro Exodus è un avventura moderna con l’ossatura solida di un grande classico, e in diverse sezioni di gioco non potrete fare a meno di richiamare alla memoria i momenti più riusciti del primo Rage o le istantanee indelebili di Half-Life. Sì, Metro Exodus è esattamente questo tipo di gioco, capace di lasciarvi dentro nuovi ricordi anche a distanza di molto tempo.
Tecnicamente Metro Exodus si presenta in grande spolvero e su PC, versione da noi provata, riesce a mettere in evidenza le grandi qualità dell’engine proprietario. Non fatevi intimorire dai requisiti, che sono in realtà esageratamente settati verso l’alto: con una scheda grafica di fascia media potrete tranquillamente godervi Metro Exodus a dettagli alti, includendo la tassellazione e sistemando opportunamente le opzioni per non appesantire troppo il frame rate, che non ha mai esitato nemmeno durante i momenti più concitati.
A fronte di una buonissima modellazione poligonale, a soffrire un po’ sono forse gli shader ridotti al minimo sindacale, la poca espressività dei volti, il labiale impreciso, le animazioni lente e spesso un po’ goffe e qualche sparuto glitch grafico dovuto alle compenetrazioni dei cadaveri con gli elementi dello scenario. Al di là di questo, gli effetti luce sono degni di nota, la resa estetica degli ambienti è granitica sia di giorno, sia di notte e, globalmente, la rappresentazione di un mondo credibile e artisticamente ispirato ha ben pochi punti deboli. Metro Exodus è insomma un titolo che riesce a fare meglio dei predecessori, e se siete disposti a perdonargli qualche inciampo, potrete godervi un’opera intensa e molto solida da tutti i punti di vista.
Metro Exodus Enhanced Edition, la prova su PS5
Metro Exodus Enhanced Edition arriva finalmente sulle macchine di nuova generazione tentando di non far troppo rimpiangere i ragguardevoli risultati tecnici raggiunti dalla versione PC, che rimane chiaramente la versione di riferimento e quella in grado di rappresentare al meglio la visione autoriale del team di sviluppo. Ricorderete come ci fosse un evidente scarto tecnico tra le console di vecchia generazione e il PC, con le vecchie versioni bloccate a 30 fps e con una spetto grafico generale piuttosto lontano dalla controparte migliore. Oggi quel divario si è assottigliato in modo evidente, con la versione PS5 che arriva al doppio del frame rate compiendo al contempo un passo in avanti in termini di risoluzione.
Com'è ormai risaputo, su PS5 Metro Exodus Enhanced Edition non gira a 4K nativi per il semplice fatto che il calcolo computazione della macchina non lo consente, a maggior ragione se a ciò vanno aggiunti importanti dettagli grafici e l'utilizzo del ray tracing. Si ha dunque una risoluzione variabile, che scala a seconda delle situazione di gioco e del carico che si presenta nei diversi casi. Oltretutto, essendo PS5 priva della possibilità di usufruire dello sgravio offerto dalla tecnologia DLSS, ha dovuto raggiungere dei compromessi: per esempio, la console Sony ha dovuto rinunciare alla gestione in tempo reale dei riflessi in ray tracing, mentre l'emissive lighting e la global illumination riescono in effetti a donare una bellezza degli ambienti davvero degna di nota, finalmente in grado di far sentire al giocatore tutte le grandi differenze tecniche che intercorrono tra la vecchia e la nuova versione del gioco.
Colpisce, in negativo, la totale assenza di opzioni grafiche, motivo per cui potrete solo giocare con un preset preimpostato che equivale grossomodo ai dettagli molto alti della versione PC. Sono invece presenti alcune opzioni per l'accessibilità. In particolare, ci ha colpito quella che consente di disattivare i fischi acuti che darebbero fastidio agli utenti che soffrono di problemi uditivi. Una volta avviata la partita, vi renderete conto che non esiste il supporto ai grilletti adattivi, né tantomeno si registra un importante realismo legato al feedback aptico, che fa davvero il minimo indispensabile ed è lontano anni luce dal tipo di esperienza che sono in grado di offrire le esclusive PlayStation, davvero un passo in avanti da questo punto di vista.
Buono, ma non incredibile, il supporto alla cuffie Pulse 3D. Va tuttavia ammesso che giocare con un dispositivo del genere cambia in modo davvero sensibile la qualità della partita, al punto che riuscirete ad avere un livello di immedesimazione semplicemente impagabile, cosa fondamentale per un gioco di questo genere. Scendendo ancora di più nel dettaglio, avanzando tra i cunicoli vi sentirete oppressi e braccati, udendo ogni rumore molesto, il passo pesante di Artyom e il suo respiro sincopato da dentro la maschera. Allo stesso modo, suoni gutturali, ruggiti disumani e l'ottimo lavoro sul sonoro del gioco di base si fa sentire a dovere. Buonissima anche la riproduzione degli spari delle diverse armi, che fanno sentire tutta la pesantezza e le diversità delle bocca da fuoco, cosa che non fa, purtroppo, il pad. Tutto sommato si poteva qualcosa in più, ma chi tra di voi lo avesse saltato all'epoca, ha adesso il dovere di recuperare un gran gioco che può sfruttare finalmente la potenza delle nuove macchine su cui gira. Non sarà mai al livello della versione PC, è chiaro, ma su PS5 Metro Exodus Enhanced Edition ha finalmente avuto giustizia.
8.5
Metro Exodus è il progetto più ambizioso di 4A Games e dalla recensione è facile capirne i motivi. Dopo un lustro di duro lavoro, gli sviluppatori ucraini sono riusciti nella difficile impresa di evolvere una serie con delle caratteristiche ben precise e molto apprezzate dai fan, senza tuttavia estirparne le radici. Metro Exodus non si lascia sedurre dalle mode del mercato e si conferma un altro solido capitolo che svecchia e migliora la saga.
Voto Recensione di Metro Exodus - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Storia ben strutturata, intensa e ricca di dettagli
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Il sistema di crafting delle armi offre una grande profondità strategica, soprattutto alle difficoltà più elevate
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Struttura di gioco tra il classico e il moderno, che fa evolvere la serie senza tradirne le origini
Contro
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La sceneggiatura è ipertrofica e alcuni dialoghi/monologhi hanno un effetto straniante
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Animazioni, labiale ed espressività dei volti non al top
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IA deficitaria