Il Verdetto di SpazioGames
The Tiny Bang Story, titolo oggetto di questa recensione, fa parte di quel microcosmo di titoli creati da piccole realtà videoludiche che, così come l’ormai famoso Machinarium, sembrano essere capaci di apportare contenuti di qualità elevata non soltanto dal punto di vista puramente ludico, ma soprattutto per quanto riguarda il lato artistico. Analizziamo allora cosa ha da offrire ai giocatori l’opera prima dello sviluppatore Colibri Games, disponibile per PC e Mac.
Un’atmosfera incantataL’impatto con The Tiny Bang Story è per certi versi paradossale; già dal menù principale infatti il giocatore sarà subito immerso nell’atmosfera bucolica ed eterea del titolo ma, una volta cominciata la partita, l’unico aiuto o guida a disposizione sarà rappresentata da un’icona a forma di mouse che farà intendere, in modo per la verità intuitivo, che l’intero gioco si baserà sulla ricerca insistente di oggetti nascosti e risoluzioni di enigmi. Nessun dialogo, alcuna linea di testo: solo un accompagnamento musicale dai toni dolci e vagamenti ipnotici. Da un lato la mancanza di preamboli contribuisce all’immediatezza dell’azione di gioco, mentre dall’altra potrebbe spaesare coloro i quali sono abituati a lunghe cutscene e dialoghi rivelatori. Questa scelta narrativa però giova a creare un’atmosfera sospesa ed incantata, favorita anche dalla presenza di ottimi fondali bidimensionali. Il mouse è mio amicoIl gameplay del titolo è tipico dei puzzle game: infatti le uniche due attività saranno costituite dalla ricerca di elementi nascosti tra i meandri delle schermate bidimensionali e, una volta raccolti gli oggetti richiesti, dalla risoluzione di alcuni enigmi di tipologia varia ma comunque non così originale (assemblaggio di oggetti rotti, ricomposizioni di foto e quadri a partire da porzioni di immagine). In tutto questo l’interfaccia di gioco è ridotta al minimo: gli unici elementi che indicheranno al giocatore le azioni da compiere saranno delle piccole figure raffiguranti gli elementi da ricercare, il loro numero residuo e, vicino a questo, un’immagine leggermente più grande che indica dove bisognerà deporre gli oggetti raccolti. Per ultimo, in alto sulla destra, sarà presente un pulsante contrassegnato da un punto interrogativo; grazie alla raccolta di piccoli insetti che svolazzeranno per le schermate di gioco questo elemento si caricherà e permetterà di conoscere la posizione di un oggetto nascosto in modo particolarmente accurato. Il sistema di controllo, dunque, è basato esclusivamente sull’utilizzo del mouse, per la precisione del solo tasto sinistro. Esprimendo una riflessione sulle dinamiche di gioco, è evidente come il punto debole del gameplay di Tiny Bang Story risieda proprio nella ripetitività delle azioni da compiere: per i cinque livelli proposti, legati insieme da un filo narrativo accennato ed assai poco definito, non bisognerà fare altro che raccogliere oggetti e cliccarci sopra. Il giocatore che dovesse approcciarsi al titolo Colibri Games dunque dovrebbe avere bene in mente che il gioco pone l’accento non tanto sulle attività da compiere, bensì sull’atmosfera, vero e proprio punto di forza di tutta la produzione
Potenza del 2DCome anticipato, è il comparto tecnico l’aspetto più peculiare e d’impatto del gioco. Dal punto di vista grafico il titolo presenta fondali bidimensionali di pregevole fattura, dai colori tenui e dal tratto leggero. Gli scenari così creati, circa sessanta, donano un aspetto quieto e pacifico all’intero gioco, e presentano soggetti vari come morbide colline, placidi laghetti o interni di case che sembrano uscite da un racconto di Andersen. In ultima analisi, anche se gli elementi mobili sono pressoché nulli e l’interazione con l’ambiente è limitata, il risultato complessivo è comunque notevole. Il comparto sonoro non è da meno: le musiche di sottofondo, sebbene ripetute e senza cambi di ritmo, contribuiscono notevolmente a fare entrare il giocatore nell’atmosfera del titolo. Una nota infine sulla longevità: The Tiny Bang Story può essere terminato in circa sei, sette ore, a seconda dell’impegno del giocatore nel trovare i vari oggetti nascosti. Una volta terminato, si potranno affrontare nuovamente alcuni enigmi presenti nel gioco e sarà possibile ascoltare la colonna sonora del titolo stesso, composta da circa dieci brani.
– Atmosfera peculiare
– Comparto grafico bidimensionale notevole
– Una certa ripetitività nel gameplay
– Enigmi tutto sommato semplici
6.9
The Tiny Bang Story farà la felicità degli esteti e dei giocatori alla ricerca di un’esperienza singolare, visto il comparto tecnico bidimensionale decisamente peculiare e caratteristico. Il gameplay che si cela sotto questo strato fiabesco ed incantato però rivela una certa ripetitività dell’azione di gioco e degli enigmi che, oltre a non essere molto originali, appaiono spesso estemporanei e tutto sommato semplici. In definitiva, ci troviamo di fronte ad un gioco sicuramente interessante, che gli amanti delle avventure grafiche basate su oggetti nascosti e puzzle game “scolastici” non dovrebbero farsi sfuggire, visto anche il prezzo a cui viene proposto (8,99 € Steam). Per i non amanti del genere, invece, il consiglio è di pensarci su due volte.